“Si concludono le sfilate maschili della capitale della moda, che nome ha voluto dare alla sua collezione la casa di moda più prestigiosa al mondo?” domanda il giornalista della moda. “Addio!” dice il primo stilista della casa modale più prestigiosa al mondo. “Perché addio?” domanda il giornalista. “Volevo chiamarla Addio Uomo! Ma poi ho preferito solo Addio! Anche perché guardando le mie creazioni, direi che è piuttosto chiaro il soggetto del saluto!” dice sorridendo lo stilista. “Addio è un saluto definito, non è un arrivederci, è un a mai più!” dice il giornalista. “Certamente, A mai più uomo!” dice sorridendo lo stilista. “Perché questo addio all’uomo?” domanda il giornalista. “Perché i tempi sono maturi! Perché l’uomo maschio francamente ci ha rotto le scatole! - ah ah ride il creatore in stato alterato - Lei lo sa io sono piuttosto irriverente, mi piace la provocazione, per questo faccio sfilare i miei modelli con le chiome blu, verdi e rosa, truccati come prostitute di strada, dotati di monili, pendenti e collane di cristallini tipicamente fem, con le borsette femminili decorate con motivi floreali che inneggiano alla liberty sex, le croci rovesciate appese al taschino, i calzoncini corti e i grembiulini da scolaretta dell’ottocento in questa commistione di stili senza tempo, le mutandine a righe traforate sul retrò sono un must, i jeans denim biodeg strappati, bucati sul retrò anch’essi e lisi, vomitati e urinati dagli animali di conforto umano sostitutivi domestici sono eccezionali! Le magliettine sempre bucate a richiamare l’idea del buco maschile, in plastica riciclata, sono un inno all’impotenza maschile, viva l’impotenza dico io, che cosa c’è di male nell’impotenza? L’uomo maschio impotente è incentivato a trovare nuove strade espressive! Io lo so bene! L’uomo impotente non potendo dare è costretto a ricevere per trovare il suo piacere! Basta! Non se ne può più! L’uomo maschio candido, come ha detto anche quel cantante famoso, ha stufato! L’uomo deve ri-mettere in discussione quello che di sbagliato c’è nella sua natura, quello di sbagliato che gli è stato insegnato dai cattivi genitori, da genitori passatisti tradizionalisti etero pervertiti, l’uomo oggi si prende troppo sul serio! Le donne auspicano da sempre un uomo molle, aperto, anal! Ecco, io do alle donne l’uomo che hanno sempre voluto! Bisogna scardinare le identità stereotipate! Il mio è un manifesto contro la mascolinicità macistica stereotipatata tossicistica psicomentale di cui l’uomo candido nordico è affetto in modo esorbitante! Dobbiamo avere il coraggio di dire basta! Basta! L’uomo è schiavo del pene! Rendiamolo schiavo del culo! L’uomo è schiavo del suo macismo tossico! La visione manichea che divide il mondo sex in due, maschio femmina, è finita per sempre! L’uomo è finito per sempre! Uomo donna sono solo visioni pregiudiziali stereotipali mitologiche malate passatistiche! L’uomo può, deve dico io, essere donna e viceversa! Chi non riconosce questa nuova realtà di fatto è pazzo!” dice isterico lo stilista. “Addio all’uomo maschio candido dunque, un addio definitivo!” dice il giornalista modale. “Ma certo, oggi si concludono le sfilate maschili e finalmente dopo duemila anni possiamo sbarazzarci di questo uomo irsuto affetto da mascolinicità tossicistica macista violentatrice! La mascolinicità in tutte le sue sfaccettature ci spaventa! L’uomo deve re-imparare a dialogare con la sua parte femminilistica! Con il moccioso interiore! Con l’animaletto guida! L’uomo deve chiacchierare con il suo ano! Gli uomini omo sono più stimolanti, più affascinati, più isterici, più depressi inclini al suicidio, senza dubbio alcuno! L’uomo donna rende il mondo più affascinante, più floreale, più profumato! Con l’uomo macio invece il mondo profuma di merda! Dobbiamo difenderci! Come facciamo per gli animaletti domestici umano sostitutivi di conforto, li cippiamo e li castriamo! Perché non possiamo fare lo stesso con l’uomo maschio candido nordico? Cippato e castrato è migliore! Non rompe le scatole alle donne, non le molesta! Non c’ha le fregole! Non è sempre infoiato! Non è premale! Non ha brame di conquista, vuole essere conquistato! Non vuole sottomettere ma vuole essere sottomesso per bene! Non vuole fare violenza ma vuole essere oggetto di violenza altrui, anzi, trova piacevole la violenza altrui! Sono tutte qui le ragioni dell’uomo tranx nuovo! L’uomo tranx nuovo cippato e sterilizzato sa stare al suo posto! Succhia e accoglie dentro di se come certi robot del piacere! I tempi sono cambiati, tutto il mondo cambia, al Ballo dell’Opera quest’anno per la prima volta nella storia, saranno due donne ad aprire le danze si rende conto? Una gioia immensa! Un’istituzione così tradizionale che si apre al moderno, al progresso, al miglioramento, alla ricchezza diversitaria! Due donne apriranno il ballo dell’opera nella capitale più conservatrice del continente nordico, e i biglietti sono andati esauriti da mesi! Una cosa che manda in brodo di giuggiole le élite multilaterali! E’ quello che hanno sempre sognato! La gente apprezza la modernità! La gente abbraccia il nuovo che avanza! Celebrano i nuovi diritti umanistici universalistici e la morte dell’uomo! Una cosa fino a poco tempo fa inimmaginabile ma adesso reale, un cavaliere donna! E allora, se il ballo dell’opera può avere il cavaliere donna, noi, che siamo la casa di moda più prestigiosa del mondo, possiamo avere l’uomo depotenziato della sua mascolinità tossicistica, noi possiamo avere l’uomo finalmente impotente, non più attivo ma mollemente passivo, è straordinario!” esulta lo stilista sempre più euforico. “La lavagna, le aule, le campanelle, le cartelle piene di libri, perché ha scelto una coreografia che richiama ambientazioni scolastiche?” dice il giornalista. “Perché l’uomo deve re-imparare a essere uomo! Deve re-imparare come si diventa uomo! Maschio non vuole dire per forza duro, maschio può essere anche molle, dolce, fragile, femminile, perché no? Oggi la società non condanna più certe inclinazioni! Non ci sono più freni! Il biasimo è finito! Possiamo mostrarci e scendere in piazza tutti nudi per celebrare le nostre manie passionarie! Oggi l’uomo può finalmente essere totalmente se stesso, può usare gli organi escretori per ricevere, può abbracciare senza timori il suo lato più dolce e femminile, oggi l’uomo può succhiare senza indugio perché oggi tutto è possibile ed è meraviglioso!” esulta lo stilista euforico. “Per questo i modelli in passerella si portano alla bocca dei lecca lecca molto evidenti?” dice il giornalista. “Certamente, il lecca lecca, nell’immaginario è un simbolo erotico femminile, adesso è un simbolo erotico anche maschile, il maschio nella liquidità sociale si è appropriato dei simboli e degli stilemi femminili, oggi anche l’uomo può leccare e succhiare il lecca lecca in passerella celebrando la sua morte! Perché no? Chi ce lo vieta? La religione un tempo guardiano dei costumi e della morale, oggi tace, non giudica, acconsente, anzi, si fa promotore del cambiamento e dei nuovi diritti moderni e afferra il coltello per pugnalare l’uomo a morte!” esulta lo stilista euforico. “Per questa ragione sia nella coreografia che sugli abiti compare il simbolo delle assi che s’incrociano?” domanda il giornalista. “Certamente, oggi tutto può essere re-inventato, ri-modellato, ri-plasmato, i modelli usano le assi incrociate per simulare atti erotici, si può fare, chi ce lo vieta? Come dicevo oggi tutto può essere re-inventato e sempre in un senso deteriore mai in un senso migliorativo, noi non siamo bacchettoni, a noi piace il deteriore, piace il posteriore, piace inferiorizzare, degradare, mortificare gli stereotipi soprattutto in ambito sex, viva l’uomo tranx nuovo!” esulta lo stilista euforico. “Avete già in mente qualcosa per la prossima edizione delle sfilate uomo?” domanda il giornalista. “Certamente, dal prossimo anno le sfilate uomo avverranno in contemporanea con le sfilate donna, il guardaroba maschile non solo deve dialogare con quello femminile ma è diventato il guardaroba femminile, evviva! Finalmente ci siamo sbarazzati del maschio candido tossico! Noi siamo contro la rigidità maschile rivolta la femminile, guai!” esulta sorridente lo stilista uomo donna.
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