“C’è molta scontentezza tra la gente” dice il giornalista. “La sua è una visione semplicistica della realtà delle cose, ci sono delle sacche certamente, dei rigurgiti pericolosi, dei nostalgici che minano la pace sociale ma che stiamo arginando con efficacia usando vari strumenti” dice il Presidente della Nazione. “C’è una sorta di blackout mediatico, è più di un anno che la gente scende in piazza spontaneamente ma i giornali non ne parlano, si registrano veri e propri bollettini di guerra, moltissime persone hanno perso gli occhi, le mani, molti morti, molti disabili permanenti, scendere in piazza nella capitale è diventato pericoloso, ma a tutto questo che non è poco, non viene dato il giusto risalto, sia da parte dei media informativi liberi, che dai politici, che dagli intellettuali, che dai notisti, che dagli artisti, che dagli esperti di scienza sociale etc, si preferisce ignorare, di contro, se nella parte media del mondo un affamato s’incatena in piazza, la libertà informativa democraturatica annuncia in prima pagina la nuova rivolta contro i regimi totalitaristici religiositari spingendo sulla necessità, ovviamente, di un repentino cambio di regime, se la gente scende in piazza dall’altra parte del mondo, in manifestazioni non sempre spontanee certamente sostenute dai democraturatici, si rende necessario il cambio regime, se qui in terra di libertà, uguaglianza e fraternità, la gente comune da oltre un anno scende in piazza chiedendo migliori condizioni di vita, rischiando la vita persino, non è successo nulla, circolare, il governo è stabile” dice il giornalista. “Nessun intento manipolatorio da parte della libera informativa, si tratta di scelte editoriali liberamente ispirate dalla libertà mercantile, si è deciso di dare maggiore spazio alle notizie di natura economica, la crisi che stiamo vivendo è soprattutto una crisi di natura economica e poi c’è il dramma quotidiano dei migranti, di questi poveri migranti che attraversano l’inferno per arrivare da noi, ma noi non siamo abbastanza xenofili da accoglierli, integrarli e amarli” dice il Presidente della Nazione. “Molti non a torto sostengono, che i cosiddetti rigurgiti nazionalistici, sono dovuti proprio al forzato mescolamento etno con questi migranti del sud così diversi dal tipo specifico nordico candido” dice il giornalista. “Posso riconoscerlo, ma dobbiamo fare di più, dobbiamo impegnarci di più per accogliere diversità straniera bisognosa, non dimentichiamo le nostre radici religiose, non possiamo stare con le mani in mano, non possiamo essere indifferenti di fronte alle loro sofferenze, ai loro bisogni, alle loro necessità, come dice il profeta, aiutate sempre anche quando non potete e anche se questo significa morire” dice il Presidente della Nazione. “Molti rimproverano al governo non solo nazionale ma continentale unionistico, di non aver mai chiesto il parere della gente, il parere dei popoli riguardo al mescolamento con popoli provenienti da altre regioni della terra, non c’è mai stato un referendum, una consultazione pubblica aperta, niente di niente, i popoli si trovano di fronte al fatto compiuto della multilateralità e spesso protestano, rifiutano questa condizione che loro vivono come calata dall’alto, imposta con la forza e chi protesta è accusato di estremismo prematistico ultra xenofobo” dice il giornalista. “Anche i governi democraturatici si sono trovati spiazzati, hanno fatto quel che hanno potuto di fronte a questo fenomeno spontaneo lo ribadisco, di proporzioni così enormi, globali direi” dice il Presidente della Nazione. “Molti osservatori hanno raccolto evidenze, ignorate dalla libertà magistraturale indipendente sempre pronta ed efficiente quando si tratta d’inquisire e arrestare ogni coro razzistico alla stadio perché la xenofobic è anti-sociale, prove, evidenze, che dimostrano in modo inequivocabile che il fenomeno migratorio di proporzioni globali che osserviamo quotidianamente, non è così spontaneo così come lo si vuole far apparire, è una macchina, una catena, una cinghia di trasmissione ben oliata che lavora con efficienza sbalorditiva, ci sono organizzazioni sul territorio del sud piene di quattrini che si occupano di promuovere e incentivare le migrazioni dal sud verso il nord, le organizzazioni dell’umanità open, lavorano in sintonia con i trafficanti, si tratta di meccanismi precisi ben collaudati, esistono rotte rodate, via mare, via terra, con l’intento di riempire il nord con il sud, gli intellettuali, i notisti, i politici, la cultura in generale, le opere mediatiche, i libri, i quotidiani, le pubblicità, gli artisti, gli sportivi persino, lavorano all’unisono per plasmare l’opinione pubblica nordica all’accoglienza della diversity, e in definitiva, al proprio stesso suicidio” dice il giornalista. “Sciocchezze! Sciocchezze! Il fenomeno è spontaneo, sono rifugiati scappano dalla fame e dalle guerre!” dice il Presidente della Nazione. “Arrivano a milioni ma solo il due per cento di questi sono veri rifugiativi, tutti gli altri sono migratori clandestini, e poi in molte regioni del mondo le guerre sono finite, questi profughi hanno il diritto di poter tornare nelle loro terre natie, perché devono forzatamente mescolarsi con i nordici?” dice il giornalista. “Sciocchezze! Lei ama la semplificazione! Le statistiche non sono precise, ci sono molti dubbi sui numeri, quello che in qualità di Presidente di un grande paese accoglitivo democraturatico posso dire è che questi giovani ragazzi scappano dalla fame, dalle sofferenze, dalle persecuzioni, molti sono omo tranx e scappano dalla morte, vengono da noi perché siamo tranx friendly, per vivere liberamente la propria passione e per essere felici, abbiamo il dovere di accoglierli, dobbiamo restare umani, scappano dai cambiamenti climali, da loro fa molto caldo, non c’è l’acqua, le cascate si prosciugano, le temperature arrivano fino a sessanta gradi si rende conto? I fiumi evaporano ma cosa insolita, i vapori poi non producono piogge, così tutto si secca e le piante muoiono, gli animali, gli elefanti sono i primi a morire perché sono grandi grandi e hanno bisogno di molta acqua per sopravvivere, e poi ci sono gli indigeni che sono milioni che patiscono ogni genere di sofferenza, insomma i migratori scappano da tutto questo ed è giusto che noi umanamente li accogliamo tutti integrandoli, è giusto così, non possiamo lasciarli lì a morire di sete, dobbiamo fare qualcosa, se vogliamo salvare il sud dobbiamo portarlo al nord non c’è alternativa” dice accorato il Presidente. “State lavorando sulle politiche migratorie, per venire incontro alle richieste dalla gente?” dice il giornalista. “Certamente, ci rendiamo conto che gli indigeni sono stati sottoposti a un notevole stress in questi ultimi anni, per questo stiamo rivedendo le politiche migratorie, in particolare quelle economiche, si tratta di misure molto innovative, si tratta di un centinaio di misure migliorative con l’intento di riformare e efficientare il comparto accoglitivo” dice il Presidente. “Ho sentito che introdurrete delle quote? In vista delle prossime elezioni volete provare a rastrellare voti a destra?” domanda il giornalista. “Le quote riguardano gli studenti stranieri in ingresso nel paese, vogliamo arrivare ad accoglierne circa due milioni, circa il doppio della quota attuale, e poi riguarderanno i migranti economici, e sono una dimostrazione chiara che l’immigrazione, l’accoglienza fa bene al paese, perché questi migranti non rubano soldi pubblici ma entrano nel meccanismo produttivo, pagando i contribuiti contribuendo così al benessere generale del paese e del continente intero, in questo modo vogliamo riprendere il controllo dlla nostra politica migratoria!” dice deciso il Presidente. “Il paese soffre una gravissima crisi economica da anni ormai, c’è bisogno di tutto, politiche industriali, politiche sociali, politiche infrastrutturali efficaci e molto altro, ma allora perché la priorità dello stato, degli stati nordici, è quella di accogliere e integrare migranti del sud a milioni? Perché questo impegno sostitutivo? E’ questo che la gente non capisce, per questo gli indigeni arretrano su posizioni identitarie protettive! Oltre a questo perché importate lavoratori se la disoccupazione indigena è già piuttosto elevata, se i giovani indigeni candidi emigrano per trovare lavoro? E poi perché integrare lavoratori stranieri, entrano, prestano il lavoro necessario e poi ritornano a casa loro, perché devono persistere sul territorio nordico?” dice il giornalista. “Troveremo il modo di accoglierli tutti, incentiveremo le aziende private e pubbliche, ad assumere migranti e inglobare stranieri, fisseremo le quote di migranti che per decreto ministeriale potranno entrare nel paese se la loro professionalità è richiesta” dice il Presidente. “Ma la legge già prevede gli ingressi economici di questo tipo” dice il giornalista. “Si ma nell’ultimo hanno ne abbiamo rilasciati solo cento mila, sul milione previsto, dobbiamo accelerare, cerchiamo ingegneri, biologi molecolari, architetti virtuali, ma anche camerieri, muratori e giardinieri, l’amministrazione pubblica creerà un portale sulla rete virtuale, che terrà conto dei posti vacanti da ricoprire in tempo reale, i migranti potranno consultarlo e candidarsi liberamente, si tratta di rendere più efficiente il meccanismo del permesso economico in modo tale da non disperdere forza migratoria” dice il Presidente. “Con questo efficientamento i migranti in ingresso aumenteranno” dice il giornalista. “Se lo Stato rilascia un milione di permessi, è un fatto positivo per tutti, significa che queste posizioni lavorative sono ricoperte, e questo porta a più guadagni economici e così c’è più benessere per tutti” dice il Presidente. “Più migranti” dice il giornalista. “Non è così semplice, si tratta di una razionalizzazione migliorativa, creeremo centinaia di nuovi centri accoglitivi identificativi per stranieri bisognosi, con oltre due milioni di posti in più, metteremo mano anche ai ricongiungimenti familistici, i migranti da soli soffrono, sono giovani maschi spaesati, senza la figura materna si sentono smarriti, spesso si fanno tentare dalla delinquenza, esistono studi scientifistici che dimostrano in modo inequivocabile che i ricongiungimenti familistici, diminuiscono il tasso criminale nei migranti, io dico spesso, non serve la polizia per mettere in riga questi giovani neri del sud, servono le mamme, le zie, i parenti stretti e anche quelli lontani, dobbiamo ricreare il sud al nord, solo in questo modo i crimini scompariranno!” dice convintamente il Presidente. “Anche recentemente sono state scoperchiate delle frodi, padri o madri che si dichiaravano tali ma che non lo erano” dice il giornalista. “Casi isolati irrilevanti da un punto di vista statistico” dice il Presidente. “Molti cercano di arrivare al nord, il nord razzista e xenofobicistico, per ricevere gratuitamente cure mediche specialistiche, solo l’anno scorso la cifra è stata di circa due miliardi, anche in questo caso sono state scoperte molte frodi, cure superflue erogate ma non dovute” dice il giornalista. “E con questo? Il diritto alla sopravvivenza è il primo diritto umano, se soffrono e stano male e rischiano di morire, di estinguersi, è giusto che facciano tutto il possibile per restare in vita, è giusto che vengano da noi a curarsi, le ricordo che siamo democratura, che riconosciamo gli Universali Diritti in modo egualitario, e che da noi vige il Diritto all’Assistenza Sanitistica Universalistica! Se lei fosse in fin di vita non farebbe di tutto per sopravvivere?” dice il Presidente. “E’ quello che dicono i rigurgiti” dice il giornalista.
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