“Buongiorno direttore” saluta entusiasta il giornalista.
“Eccoti! E’ passato tanto tempo!” dice il direttore.
“Il virale invisibile, la chiusura del mondo, i flussi migrali incontrollati, le rivoluzioni per i diritti delle minoritarie oppresse dall’uomo candid, l’abbattimento delle statue, il lavoro da casa, in pochi mesi hanno cambiato il mondo, finalmente ci si rivede” dice il giornalista di cronaca.
“Il mondo non è più lo stesso” dice il direttore.
“La vedo preoccupato” dice il giornalista. “Mi preoccupa la rapidità degli eventi, l’uniformità degli eventi, ovunque le stesse procedure, le stesse conclusioni, gli stessi protocolli, come se il mondo fosse controllato dallo stesso potere che impone le sue regole a tutti in modo uniforme” dice il direttore.
“Sono le autorità multilaterali a emanare le Linee Guida, i paesi non devono fare altro che uniformarsi” dice il giornalista.
“Bene, allora che cos’hai per me?” domanda il direttore.
“Le forze ordinanti hanno condotto tre operazioni antidroga nello stesso giorno” dice il giornalista.
“Hanno tanto lavoro arretrato, si ritorna alla normalità” dice il direttore.
“Sono state arrestate delle persone e sequestrate parecchie dosi di boosha” dice il giornalista.
“Di che cosa?” domanda il direttore stupito.
“Boosha, è una droga simile all’anfetaminica” dice il giornalista.
“Non avevo mai sentito questo nome” dice il direttore.
“La usano molto alcune comunità non indigene” dice il giornalista.
“Migrali?” domanda il direttore.
“Asiali” dice il giornalista.
“Accogliamo migrali insieme ai loro usi e costumi” dice il direttore.
“Usi e abusi, due trentenni sono stati arrestati per spaccio di boosha” dice il giornalista.
“Trentenni locali?” domanda il giornalista.
“Asiali, le forze dell’ordine hanno arrestato anche un altro uomo, un trentacinquenne, per spaccio di polvere bianca” dice il giornalista.
“Un uomo trentacinquenne locale?” domanda il direttore.
“Del sud, migrale del sud, le forze ordinanti sempre nello stesso giorno hanno fermato altri due uomini, uno quarantanne e un trentaduenne” dice il giornalista.
“Uomini va bene ma di dove?” domanda il direttore.
“Lo sa direttore, le Linee Guida, le Regole Etiche” dice il giornalista.
“Lo so, certo che lo so ma le Regole Deontologiche sono per la gente comune, io voglio sapere, io devo sapere quello che stiamo facendo” s’indigna il direttore.
“Migrali del sud, due illegali del sud arricchenti, gli hanno sequestrato qualche chilo di droga, polvere biancha e fumo inebriante” dice il giornalista.
“Non li accogliamo a dovere” dice il direttore.
“Esatto, loro delinquono perché non si sentono accolti a dovere, perché i candid anche se accolgono migrali a milioni sono razzasti opprimenti del diversity uguale, una evidente contraddizione che nessuno nota, loro delinquono perché non diamo loro diritti bastanti, loro vogliono di più, vengono qui perché vogliono di più, e noi non gli diamo abbastanza, non sono felici perché non ci inginocchiamo, non abbattiamo statue a sufficienza, non facciamo i ricongiungimenti familiari, non si sentono a casa loro, dobbiamo farci da parte e rendere il paese la loro nuova casa, non hanno amore, per questo se lo prendono con la forza, loro delinquono per i soldi, perché solo il crimine può dargli le risorse economiche materiali che gli possono permettere di vivere al nostro stesso livello, di essere come noi, meglio di noi, non è per male, loro ci vogliono aiutare” dice il giornalista.
“Basta così?” domanda il direttore.
“Hanno accoltellato un uomo in centro, gli inquirenti stanno indagando, i sospetti ricadono su un essere di specie ominide, un essere umano adulto di genere maschile, un trentatreenne” dice il giornalista.
“Va bene, scrivi quello che ti pare, ti saluto, alla prossima pandemanza!” saluta il direttore.