“Si tratta di elementi che non possiamo ignorare” dice l’antropologo. “Ti riferisci a quegli studi psicologici?” domanda il ricercatore. “Certamente, questi studi dicono chiaramente che la rettitudine morale è determinante nella definizione della stima di se” dice l’antropologo. “Si ma non vedo come questo possa riguardare il nostro gruppo di appartenenza” dice il ricercatore. “Il perché è molto semplice, lo studio dice anche che la stima di se, il percepirsi moralmente retto, dalla parte del bene, in senso religioso dalla parte di Dio, è fondamentale nel determinare identità sociale, coesione pubblica, fiducia generale, conformità, armonia sociale all’interno del gruppo di appartenenza, in altri termini non solo la percezione ma i comportamenti sociali morali determinano un clima generale di fiducia e di coesione, di gratitudine, chi riceve bene vuole restituire bene, di contro chi riceve male, o crede anche perché portato a credere, di ricevere male, vuole restituire male, la vera giustizia è restituzione, occhio per occhio, la vendetta placa le coscienze così come la restituzione di un favore, in questo senso i comportamenti morali determinano coesione sociale, di contro in una società dominata dal crimine, dalla corruzione, dalla disomogeneità anche etnica e razziale, dall’immoralità indotta esternamente, la coesione sociale è impossibile, perché prevale l’individualismo, si tratta di concetti molto semplici da comprendere per una mente avveduta, riesci a capire l’importanza di questi studi?” domanda l’antropologo. “Non ne sono sicuro” ammette il ricercatore. “Rifletti, nella competizione sociale ottenere la superiorità morale e culturale è fondamentale, e questo i politici lo sanno bene, e anche i religiosi, questo principio psicologico motiva la loro esistenza e il loro agire, in qualsiasi conflitto, di qualsiasi tipo e intensità, il primo elemento della propaganda per entrambe le parti è quello di dipingersi dalla parte del giusto, dalla parte morale, e viceversa ritrarre dalla parte negativa l’avversario, questo ha molti effetti ma in primo luogo quello di creare coesione sociale, unità e unità è spesso sinonimo di forza, forza da usare contro l’avversario che ci minaccia, compattezza contro il male rappresentato dal nemico che, indipendentemente da quello che è, dal suo valore intrinseco, deve necessariamente incarnare il male proprio in quanto avversario, non in quanto portatore del male, l’errore di molti storici è stato quello di far diventare storia ufficiale, accademica, la propaganda di guerra utile a creare coesione necessaria per abbattere il nemico di turno, e quelli che negano la propaganda di guerra insegnata come storia ufficiale, sono oggi chiamati negatoristi, ma questo è un altro discorso, il dato assodato è che la rettitudine morale crea stima di se e la stima di se crea coesione sociale, senso di identità e appartenenza e in definitiva forza” dice l’antropologo. “Come possiamo usare questo principio a nostro vantaggio?” domanda il ricercatore. “Dipingendo il nostro gruppo come moralmente e culturalmente superiore agli altri, questo creerà senso di appartenenza, coesione e la coesione in ultima istanza è forza, perché un gruppo coeso e solidale facilmente sbaraglia un gruppo scollegato, costituito da soggetti che ragionano in termini individualistici, perseguendo l’interesse personale invece di quello generale della propria collettività d’appartenenza, soggetti tanto stupidi da non comprendere che perseguire l’interesse personale invece che quello collettivo è deleterio per l’interesse personale, nella competizione sociale l’individualismo è come veleno, per questo dobbiamo diffondere questo veleno individualistico presso tutti i diversi non appartenenti al nostro gruppo, attraverso la promulgazione di leggi che promuovono la dissoluzione famigliare, l’indipendenza giovanile e femminile da qualsiasi forma di dipendenza sociale, e la famiglia è una forma di dipendenza sociale costrittiva, così la rappresenteranno i nostri ideologi, anche la dipendenza dei figli dai genitori è opprimente e va spezzata attraverso l’abolizione della patria potestà per legge, attraverso l’affidamento coatto a comunità statali o private, gli individui sociali dovranno essere totalmente autonomi e quindi scollegati, divisi, facili prede del nostro appetito, di contro all’interno delle nostre società promuoveremo l’omogeneità etnica, legami sociali forti, coscienza della nostra superiorità morale e culturale di origini divine e questo lo otterremo grazie alla religione, inoltre come sempre dobbiamo essere attenti all’inverso del principio, se la moralità produce coesione sociale, l’immoralità deve produrre dissoluzione sociale, per questo all’interno del nostro gruppo promuoveremo principi morali, retti, lo studio costante, l'auto-perfezionamento, il rispetto per l’anzianità, la morigeratezza, la solidarietà verso il prossimo, verso i propri simili, mentre all’esterno del nostro gruppo i nostri agenti sul campo descriveranno questa solidarietà verso i membri del proprio gruppo come razzismo, xenofobicismo, paura del clandestino, del diverso, discriminazione razzoetno, ziscismo persino, i nostri agenti promuoveranno in ogni modo possibile l’uguaglianza, i diritti universali per tutti senza distinzione di razza e religione, l’immoralità diffusa soprattutto tra i giovani, la corruzione, la disonestà, la slealtà, modelli sociali sbagliati attraverso i mezzi intrattenitivi e l’arte pop, la licenziosità, l’autodistruzione, la prostituzione minorile, rapporti innaturali di ogni tipo, l’uso di droghe, la liberalizzazione delle droghe, la tossicità come libera scelta, l’interruzione gravidativa come diritto universalistico, tutto sarà fatto in nome della pace, dell’amore, dell’uguaglianza, della tolleranza del diverso e della Libertà, gli stolti ci seguiranno a frotte, tutto questo per produrre dissoluzione sociale, per distruggere l’identità, il senso di appartenenza sociale, così saranno più facili da conquistare, il nostro primo obiettivo sarà quello di combattere ferocemente tutti coloro che, individui o gruppi, proveranno a categorizzare il nostro gruppo in termini negativi, di contro i nostri agenti lavoreranno attivamente all’interno dei vari gruppi etnici e delle varie comunità nel mondo, per distruggere tutte quelle istituzioni che promuoveranno il nazionalismo come cemento sociale e le associazioni religiose come elemento moralizzatore e quindi motore di coesione sociale, i nostri agenti infiltreranno queste istituzioni apparentemente come sostenitori ma poi le sovvertiranno dall’interno, corrompendo e corrodendo i gangli decisionali, facendogli fare l’opposto di quello che è lo scopo originario, la missione originaria, mentre condanneremo come razzista, ani-egualitario, egoistico, discriminatorio, totalitario, contro la libertà dei popoli il loro nazionalismo, santificheremo come necessario e divino il nostro nazionalismo, e per questo Santo e Giusto, Eterno, voluto dallo stesso Dio Del Cielo, l’Unico e il solo, il politeismo non esiste, esiste il monoteismo e guarda caso l’Unico Dio dell’Universo è il Nostro Dio” dice l’antropologo. “Adesso capisco, questo spiega perfettamente la degenerazione sociale che osserviamo nelle culture diverse-avverse, questa è la prima dimostrazione che tutto è sotto il nostro diretto e capillare controllo, tutto avviene come in quella favola del burattino bugiardo, li daremo tutta la libertà che vogliono e quando saranno diventati asini, li venderemo al mercato per il nostro profitto personale” dice il ricercatore. “Vedo che inizi a comprendere! Si tratta di concetti difficili che solo persone di esperienza possono comprendere, per questo in una società saggia, matura, solo gli anziani devono essere chiamati a decidere, i giovani non hanno l’esperienza per comprendere la verità, per questo, la nostra società è governata dai saggi anziani, mentre alle altre società, quelle dei nostri schiavi e nemici, concederemo il diritto di voto non solo alle donne prevalentemente soggette all’emotività, ma anche ai ragazzi appena adolescenti, perché non c’è cosa più facile che manipolare la coscienza di un ragazzo attraverso i mezzi informativi e i programmi mediatici, fargli credere che il genere sessuale è libera scelta persino, e tutto questo lo faremo come se si trattasse di una conquista sociale, di progresso collettivo, la conquista di nuovi diritti e libertà democratiche, nelle società controllate promuoveremo la divisione tra Stato e Chiesa ampliando il processo decisionale all’inverosimile e così generando il caos, nel nostro paese sarà la Chiesa degli Anziani Eletti della Nobile Casata a governare anche se formalmente i cittadini saranno chiamati periodicamente a esprimere il loro giudizio sulle politiche governative, elezioni che serviranno solo da sfogatoio per il popolo ma il cui esito in alcun modo possibile inciderà sulle politiche governative determinate dal Consiglio degli Anziani Saggi, è molto semplice, se fa bene è un nostro diritto, se fa male, è un loro diritto” dice soddisfatto l’antro.
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