“Non voglio” dice il ragazzo. “Devi farlo” dice religioso. “Non voglio” insiste il ragazzo. “Tu non puoi astenerti, tutti i membri della nostra comunità sono chiamati ad agire per la comunità, per rafforzare la comunità, per il bene della comunità altrimenti che senso ha l’appartenenza alla comunità se i suoi membri non partecipano attivamente al suo benessere? Vogliamo finire come quelle società antiche invase e disperse dagli stranieri? La comunità esiste se tutti si riconoscono, se sono uniti, se collaborano insieme per rafforzarsi, che senso ha dirsi famigliari se non ci si aiuta quotidianamente e ci si sente solo per le feste per farsi gli auguri? Te lo dico io, è stupido e non ha alcun senso! Anche tu quindi come tutti devi agire per il bene della comunità di cui fai parte!” dice il religioso capo. “Ma sono uno studente cosa posso fare? Uccidere il professore?” si lamenta lo studente. “Augurati che non sia mai necessario farlo per la salvezza della nostra comunità! Il bene della comunità prevale su tutti gli altri, noi non possiamo agire individualmente! Noi siamo membri di una comunità e dobbiamo sempre agire pensando alla nostra comunità perché se la comunità muore anche noi moriamo, riesci a comprenderlo?” domanda il religioso. “Sì ma cosa posso fare io per la comunità se sono un semplice studente!” si lamenta lo studente. “Tutti devono contribuire come possono e tutti possono contribuire, tutti, nessuno escluso, il panettiere additivando le sue farine, il farmaceutico aggiungendo elementi estranei nei suoi preparati, il pilota spruzzando, così il chimico, il medico ammalando, il giudice dando torto a chi ha ragione, il politico facendo l’interesse della nostra gente invece di perseguire l’interesse pubblico generale, e poi gli intellettuali, gli storici alterando e interpolando, così gli scrittori narrando storie utili allo scopo, i fumettisti persino facendo apparire i nostri nemici come i nemici di tutti e le nostre colpe atti eroici, i cantanti, gli artisti, tutti insomma nei loro diversi ruoli devono lavorare per difendere il supremo interesse della sacra comunità a cui apparteniamo tutti, lo capisci? Per cui anche tu in quanto studente puoi fare molte cose per aiutare la tua comunità” dice il religioso. “Per esempio?” domanda lo studente. “Colpevolizzare i nostri nemici” dice il religioso. “Chi sono i nostri nemici?” domanda il ragazzo. “Dovresti averlo compreso ormai, tutti quelli che non appartengono alla nostra comunità speciale, puoi compiere molte azioni utili per colpevolizzare i nostri nemici, per esempio potresti commettere delle azioni criminali e attribuirle a loro, pensi di poterlo fare?” domanda il religioso. “Azioni di che tipo?” domanda il ragazzo. “Cose molto semplici ma che verrebbero gonfiate a dismisura dall’informativa, molti comunitari prestano il loro servizio nell’informativa libera e fanno la loro parte, se gli giungesse all’orecchio una notizia di un certo tipo saprebbero immediatamente cosa fare, agirebbero in automatico senza bisogno di consigli, occupano il posto che occupano perché sanno esattamente quello che devono fare e come lo devono fare, ogni tanto hanno bisogno di una revisione, di una correzione di rotta, ma questo è normale, a questo servono i congressi tenuti a scadenze regolari dai comunitari, semplici corsi di aggiornamento, è esattamente così che la nostra comunità ha ottenuto la primazia, noi lavoriamo come una coscienza collettività, per noi l’individualismo è un cancro da debellare perché ne riconosciamo chiaramente tutta la sua pericolosità, per questo lo promuoviamo costantemente nelle società ospitanti, l’unione fa la forza ricordalo!” dice il religioso. “Certo” domanda il ragazzo. “Vedo che inizi a comprendere, il nostro ruolo nella storia e nella realtà è sempre stato questo, l’Altissimo ci ha affidato questo compito, noi siamo gli oppositori, gli avversari, i sabotatori, i rivoluzionari, i sovvertitori, i divisori, i guastatori, i disturbatori, gli ostruzionisti, i colpevolizzatori, i nemici, i manipolatori, quell'elemento che rende imperfetto ciò che altrimenti sarebbe perfetto, la sabbia di mare impastata con il cemento, il sassolino nella scarpa, il graffio sulla macchina nuova, l'inciampo sul traguardo, il pelo nella minestra, l’ostacolo indesiderato e inopportuno, la tentazione per l'austero, la torta al cioccolato per il diabetico, la catastrofe, la sventura dell’umanità, questo il compito che ci è stato assegnato, questo è quello che facciamo e che abbiamo il dovere morale di fare” dice il religioso. “Potrei disegnare dei simboli offensivi per la nostra comunità sui muri delle nostre scuole esclusive, nei nostri quartieri o sulle facciate dei nostri luoghi di culto, i liberi informativi potrebbero attribuirli ai nostri nemici anche senza prove certe, usando il potere dell’allusione per far cadere i sospetti sui nostri nemici, per far credere che sono stati loro e non noi gli artefici di quelle offese tremende” dice il ragazzo. “Bravo, buon sangue non mente, sei figlio di tuo padre, bene! Sapevo che potevo contare su di te, anche se più forti dobbiamo apparire deboli agli occhi della gente comune, sempre sofferenti, sempre vittime, vittime per antonomasia, nessuno ha sofferto più di noi sulla terra, ma le nostre sofferenze non sono meritate, noi non abbiamo mai fatto nulla di male per meritarcele, siamo sempre stati pacifici, incolpevoli, innocenti, abbiamo sempre seguito i comandamenti divini che prescrivono il prestito interessato, gli altri ci hanno sempre odiato senza ragione, fin dai tempi dei piramidali, certi malvagi odiatori dicono che non si è trattato di una fuga dall’oppressione, ma che quella è stata la prima espulsione, la prima di una lunga serie, che gli schiavi non posseggono oro, essere vittime ci conferisce un grande potere, ci da il pretesto per le leggi speciali emanate da tutti i governi liberi cosiddetti per proteggerci, ci consente di vivere da privilegiati, i militari posti a protezione delle scuole e dei luoghi di culto, nei nostri quartieri, sono finanziati con soldi pubblici, non siamo noi a pagarli, sono loro che spendono milioni, miliardi, chiesti in prestito a interesse agli specialisti del debito, per proteggerci, perché siamo vittime e tutti sanno che lo siamo, capisci? E più lo siamo e più la gente odia i nostri privilegi e questo ci da il pretesto per essere trattati in modo speciale, è un circolo che dobbiamo mantenere, capisci? Se attacchi devi sempre fare in modo che appaia come atto difensivo, come fanno i nostri, bombardano aggressivamente ma lo dicono atto difensivo, per questo è importante essere e rimanere vittime! Io prendo ancora denari pubblici perché i miei parenti sono stati vittime del regime in passato, non sono costretto a lavorare per vivere e questo mi da un sacco di tempo per studiare e elaborare piani, strategie e tattiche per rendere la nostra comunità sempre più forte, lo capisci? Bene, organizza un piano, va bene prendere di mira le scuole, i luoghi di culto, i nostri quartieri, ma io se fossi in te mi concentrerei anche sui cimiteri” dice il religioso. “Devo sfregiare le tombe?” domanda il ragazzo impaurito “Credo di sì è necessario” dice il religioso. “Ma io ho paura!” si lamenta il ragazzo. “Non crederai certo a tutte quelle storie sulla vita dopo la morte! Sono tutte sciocchezze, svegliati! Tutto si gioca in questa vita, l’unico paradiso possibile è qui in terra, se sei ricco e puoi permetterti quello che vuoi, ecco allora sei in paradiso, se puoi commettere un crimine senza temerne le conseguenze, nella più totale impunità, con tutte le ufficialità che, non senza lauto guadagno, sostengono la tua causa e dicono che non sei un criminale ma un filantropo, un umanitario, un santissimo santo, ebbene, quello è paradiso, hai capito? Questo è tutto il paradiso che ci è stato concesso, siamo esseri senzienti pieni di bisogni il paradiso è appagare i bisogni dilanianti, per questo inganniamo costantemente i nostri nemici, per poter vivere in paradiso qui sulla terra, per poter avere le donne che vogliamo, per poter schiacciare i nostri nemici, sottometterli, fargli sputare sangue, per vivere nelle agiatezze, nel lusso sfrenato, per prenderci tutte le cose belle che questa terra può offrire, per poter gioire delle loro sofferenze, per poter vivere da re come vogliamo, questo è il paradiso, inferno è quando sei schiavo di qualcuno, quando hai fame sete e freddo, quando non hai nulla, quando hai sempre i soldi contati, quando sei costretto a lavorare per vivere, quando rimani solo perché non hai nulla, quando tutti ti odiano perché sei debole e non hai potere, quando sei condannato all’estinzione, alla sconfitta, quando sei costretto a dover reprimere le tue pulsioni naturali, quando sei sterile, quando sei costretto a masturbarti, quando sei schiacciato dalla depressione, quando sei ricoperto di croste, quando sei maledetto da Dio senza sapere perché, quando il tuo unico amico è il silenzio, quando sei ridotto a vivere contro natura, quando sei obbligato a strisciare, a servire, quando tutta la tua vita è dedicata al benessere del tuo nemico, quando non puoi schiacciare il tuo nemico ma sei costretto a servirlo, questa è vera maledizione, inferno eterno, non ci può essere nulla peggiore di questo, nemmeno la morte, la morte è una benedizione per questi miserabili perché segna la fine delle loro sofferenze, per noi è una maledizione perché pone fine ai nostri sublimi godimenti, in generale la morte segna la fine di tutto, fine dei giochi, tutta la nostra realtà è quella che sentiamo, vediamo e tocchiamo, tutto è materiale, non esistono gli spiriti, non esistono realtà spirituali, sono pure invenzioni partorite da menti diaboliche per ingannare gli uomini, nessuno le ha mai viste queste cose spirituali, persino gli Dei hanno poteri materiali, che hanno effetti materiali concreti, i mondi spirituali sono solo delle trappole per gli allocchi suggestionabili, impauriti e deboli che sprecano le loro vite utili solo in quanto possono servirci, inseguendo un fantasma, sono storie che ci servono a sottomettere i nemici ma sono false, se cederai tutte le ricchezze andrai in paradiso! Se vivrai in catene andrai in paradiso! La sofferenza porta al paradiso! Se ti prendono a calci non reagire perché il regno dei cieli è delle anime innocenti! Non ti ribellare al padrone la sottomissione è gradita al tuo dio! E loro ci credono! Loro lo fanno! Miliardi di babbei! Ti rendi conto? E poi si offendono se gli diciamo che sono inferiori! Ma scusa, ma come si può credere a simili idiozie! Tu non devi farti ingannare da certe storielle inventate per farti stare meglio, queste storie sono utili perché in questo modo loro rinunciano alle cose materiali e noi abbiamo meno avversari per prenderci quello che ci spetta, non è complicato, devi solo osservare la realtà senza pregiudizi, hai capito? Tornando a noi, elabora il tuo piano, puoi anche estenderlo in più giorni, non è necessario che tu faccia tutto in una notte, mi raccomando però la tua prima preoccupazione deve essere la copertura, non devi farti scoprire, devi agire senza testimoni, non devi parlarne con nessuno, si tratta di una cosa che sappiamo solo io te e nessun altro, quando fai queste cose meno persone sanno meglio è per tutti, studia bene il tuo piano, se scrivi su carta ricordati di bruciare tutto alla fine, fai degli appostamenti per studiare la zona, studia le abitudini dei residenti, persino le abitudini degli animali domestici, se un cane nel quartiere dell’operazione ha la diarrea, tu lo devi sapere, tutto questo per non essere visto da occhi indiscreti, elabora anche un piano secondario nell’eventualità che le cose dovessero andare storte, inventati una storia caso mai dovessero prenderti, che ne so, sto cercando il cane, ho litigato con mio padre e volevo sfogarmi in qualche modo, piuttosto che improvvisare è sempre meglio elaborare in anticipo una storia, se t’inventi una storia sul momento poi potresti contraddirti in un secondo interrogatorio, capisci? Quando sei sotto adrenalina o scosso dalle emozioni sei più soggetto a errori di questo tipo, per questa ragione mai farsi trovare impreparati, qualsiasi cosa succede tu segui un protocollo, un percorso prestabilito e ripetuto fino alla noia, le emozioni prendono il sopravvento se succede qualche cosa d’imprevisto ma se prevedi tutto allora puoi riflettere e agire freddamente, l’improvvisazione va bene se sei un genio ma se non lo sei meglio studiare e preparasi al meglio, dobbiamo sempre pensare a tutto, noi siamo maestri dell’inganno, tutto il nostro primato si basa sull’inganno, sul potere teatrale, sulla narrazione, sull’invenzione, la magistratura, i giornali, gli spettacoli della scienza, noi siamo maestri nel creare storie in grado di sostituire la realtà e ipnotizzare gli stolti, per questo devi prevedere tutto, devi pensare a tutto, tutto deve essere calcolato al secondo, la tua storia deve essere perfetta! Capito?” dice il religioso capo. “Ho capito” dice lo scolaro. “Bene, vai a casa a studiare e quando pensi di essere pronto torna qui da me, bene adesso vai” dice il religioso.
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