Autore Alex Payne
Pubblicato 01/03/2022, 19:15
“Allora confessi?” domanda l’inquirente.
“Nego, nego tutto, non sono stato io a ucciderlo!” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord presunto assassino.
“Io ho qui una tua confessione, tu ammetti di avere ucciso il prete che aiutava i migrali stranieri del sud al nord, ogni giorno il prete degli ultimi portava da mangiare ai senza tetto, ai migrali illegali, non solo li sfamava, cercava di consolarli, di aiutarli” dice l’inquirente.
“Non è vero!” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Non è vero? Tutti in città conoscevano il prete degli ultimi, tutti sapevano quello che faceva, non è vero che vi portava da mangiare ogni giorno? Non è vero che gli dovete la vita?” domanda l’inquirente.
“E’ vero, ci portava da mangiare, è vero, ci portava da mangiare ma il suo intento, il suo vero intento era un altro!” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Un altro, e quale sarebbe stato il suo vero intento?” domanda l’inquirente.
“Convertici tutti alla sua religione blasfema! Quel prete era un demonio, usava la carità per farci adoratori del demonio, io lo dicevo agli altri stranieri illegali come me, ma a loro non importa nulla dell’anima, loro prendevano il mangiare e poi andavano a pregare con quel prete, si convertivano!” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Per questo lo hai ucciso? Per questo hai cercato di tagliargli la testa infierendo con violenza sul suo corpo quando il prete era a terra agonizzane? E’ così? Lo hai fatto perché vi stava rubando le anime e la vostra religione è contraria, è così?” domanda l’inquirente.
“No!” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Le prove sono schiaccianti, ho già tutti gli elementi per incastrarti, sono qui solo come atto di clemenza, se ti dimostri pentito potresti avere delle attenuanti, negare invece peggiorerà solo la tua situazione” dice l’inquirente.
“Sì! Sì! Lo ucciso perché era malvagio, perché era un adoratore del demonio e cercava di convertire gli stranieri del sud al nord alla sua religione blasfema usando il cibo e il denaro, sono un martire! Ho fatto quello che andava fatto! Ho fatto la cosa giusta! Ho ucciso il blasfemo! Per questo ho cercato di tagliargli la testa, di staccargli la testa dal corpo, ma non ci sono riuscito” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Dunque l’omicidio è stata pianificato, premeditato, era tanto che pensavi a come ucciderlo vero?” domanda l’inquirente.
“Sì, mi sono procurato un grande coltello da cucina, aspettavo da mesi il momento opportuno, non solo lui, ma tutti i suoi accolti, tutte le anime perse, erano tutti adoratori del demonio, lui era il primo, lo seguivo tutti i giorno, l’altro giorno era solo, stava caricando la macchina, sono uscito da un cespuglio e l’ho colpito ripetutamente, si è accasciato a terra, l’ho messo a pancia in giù, con una mano gli ho alzato la testa, con l’altra tagliavo con il coltello per staccargli la testa dal corpo ma non sono riuscito a rompere l’osso, poi ho sentito de rumori e sono scappato” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Perfetto, questo coincide con i riscontri dell’autopsia dell’anatomopatologo che dice che ‘l’ampia ferita al collo appare suggerire un tentativo di decapitazione non portato a termine per la volontà di resecare il piano osseo della colonna vertebrale’, nella tua confessione hai parlato di complotto” dice l’inquirente.
“Sì, il prete complottava per rubare le anime degli stranieri, loro ci accolgono per rubarci l’anima, per farci diventare come loro, ma noi vogliamo rimanere noi stessi, qui sono tutti adoratori del demonio senz’anima, ho ucciso quel demonio così non ruberà più l’anima a nessuno” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Un complotto nascosto per rubare le anime, questo ha dei risvolti psicologici inaspettati, dimmi Moham, tu senti delle voci? Hai delle voci nella testa?” domanda l’inquirente.
“Non lo so!” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Se senti delle voci potrebbero essere state loro a suggerirti di decapitare il prete degli ultimi, non so se capisci” dice l’inquirente.
“Ogni tanto sento delle voci” dice lo straniero assassino.
“Che cosa ti dicono le voci?” domanda l’inquirente.
“Mi dicono di fare cose brutte” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Sono state le voci a dirti di ammazzare il prete?” domanda l’inquirente.
“Sì, sì, sono state le voci, io non ero in me, sono state le voci a guidare la mia mano, a spingermi ad accoltellare ripetutamente il povero prete, io non volevo!” dice in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Liberatelo, ci sono le attenuanti psicomentali, il soggetto necessita di supporto psicomentale, non c’è odio razzale o simili, lui non era in se, tecnicamente non è stato lui a uccidere ma la voce, signor Moham le assegneremo uno psicomentale a spese dello Stato per la cura riabilitativa finalizzata a un successivo reinserimento sociale attivo” dice l’inquirente.
“Grazie! Non lo faccio più” ringrazia in lacrime lo straniero illegale del sud al nord.
“Grazie per il tempo che ci ha voluto concedere” dice l’inquirente.
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