“E’ quantomeno controverso” dice l’economista centrale. “Controverso?” esclama stupito il politico. “Controverso, controverso!” conferma l’economista centralizzato. “Si tratta di uno strumento economico che ci permetterebbe di risolvere il problema del debito della pubblica amministrazione, dei semplici certificati, emessi dal tesoro, che verrebbero accettati da altri come mezzo di pagamento, poiché questi ultimi potrebbero a loro volta usarli per pagare le imposte, lo Stato adoperando questo strumento economico non aumenterebbe il suo debito pubblico, ma potrebbe onorare i suoi debiti contratti con i cittadini e le imprese private erogatrici di servizi, costantemente i tecnici burocrati dell’Istituto Economico Centrale Unionista Unico Emettitore Valutario, ci richiamano alla disciplina economica, all’austerità, alla riduzione della spesa pubblica, al taglio dei servizi essenziali, alla vendita dei beni dello Stato, ci redarguiscono chiedendoci di ridurre il debito pubblico perché è l’annoso debito la reale causa della crisi economica e della scarsa fiducia e crescita, questo strumento valutario ci consentirebbe di attuare delle misure economiche non produttrici di nuovo debito e di ripianare i debiti della pubblica amministrazione, parliamo di miliardi, se il pubblico non paga i fornitori questi non possono pagare gli operai, sono costretti a licenziare, a ridurre la produzione e a chiudere in molti casi, l’economia si ferma e tutto va a rotoli, già solo onorando i debiti contratti lo Stato darebbe una sferzata vitale all’economia, e i buoni statali servono proprio a questo, come una trasfusione di sangue per un paziente anemico, ma a quanto pare i tecnici economici unionisti vogliono farci morire d’inedia, a loro non piace il fatto che riusciamo a estinguere i debiti contratti perché così non avrebbero più potere ricattatorio nei nostri confronti, se possiamo cavarcela da soli perché stare a sentire le loro quotidiane minacce di sanzioni economiche? Sanzioni economiche che sarebbero il colpo di grazie per il nostro paese! La moneta nelle mani del potere è in primo luogo uno strumento di controllo sui popoli, la maggior parte del debito pubblico è, numeri alla mano, causato dagli interessi sui debiti contratti dal paese per trasferire ricchezze e denari all’Unione Economica Unionista che è la stessa che ci presta i soldi, è un circolo vizioso, se andiamo a vedere i numeri, il debito mostruoso è dovuto per la gran parte all’adesione all’Unione Unica Continentale Economica Unica che è la stessa che ci rimprovera per il debito pubblico mostruoso, questo è evidente a tutti quelli che si occupano di questa materia, il nostro strumento economico, ‘controverso’, ci permetterebbe di fare economia, di dare cioè linfa vitale all’economia inespressa presente nel paese ma non espressa proprio a causa della cronica mancanza di mezzi economici in grado di far esprimere questa richiesta economica, c’è la domanda, c’è l’offerta ma non ci sono i mezzi economici in grado di far incontrare queste due esigenze fondamentali, lo Stato è un cattivo pagatore perché gli esperti economisti unionisti costantemente chiedono allo Stato di ridurre il debito e di fare tagli, per questi esperti saldare i debiti contratti con i privati erogatori di servizi è una spesa, lo Stato non ha soldi da spendere, non ha mezzi economici propri, li deve chiedere in prestito a interesse, ma questo farebbe incrementare il debito che dobbiamo ridurre, ecco perché lo Stato è un cattivo pagatore, è un chiaro circolo vizioso dal quale è impossibile uscirne, ma i mezzi fiscali possono servire allo scopo, senza utilizzare i loro mezzi economici produttori di debito, chi controlla i mezzi economici controlla la vita del paese, controlla tutto, per questo loro dicono che i nostri mezzi economici alternativi, paralleli, sono ‘controversi’!” si lamenta il politico. “Capisco il suo sfogo ma la valuta fiscale è di fatto nuova moneta e questo è vietato dai Trattati Unionisti, dopo l’iniziativa parlamentare del governo nazionale di elaborare una proposta di legge per l’introduzione di una valuta fiscale parallela, tutte le Agenzia di Valutazione Economica Internazionali Autonome e Indipendenti Private, sono andate in allarme rosso! C’è unanime preoccupazione! C’è molta apprensione, inquietudine! Gli esperti economisti mondiali guardano il paese con inquietudine! Le agenzie di valutazione unanimemente, come se avessero la stessa mente, hanno intimato al governo nazionale di fare marcia indietro, perché lo strumento fiscale economico alternativo parallelo potrebbe soppiantare la valuta unica ufficiale produttrice di debito arricchente per gli emettitori, le valute alternative tolgono profitto ai profittatori internazionali, inoltre minano la rispettabilità e la credibilità del sistema paese agli occhi degli speculatori privati internazionali perché evocano, richiamano l’idea dell’uscita dal sistema economico unico unionista, evocano l’autonomia, l’indipendenza del paese dalle dinamiche economiche mercatistiche globali, l’autodeterminazione, e questo, è inutile dirlo, crea molta preoccupazione, allarme, un paese che si crede sovrano non può decidere liberamente gli strumenti economici da adottare per far prosperare la propria economia, deve lasciare fare alla mano invisibile mercantilistica emettitrice, inoltre gli speculatori potrebbero decidere di fare la guerra economica al paese, un chiaro avvertimento, non una minaccia ma un ammonimento rispettoso, un richiamino, un consiglio insomma, il governo sovrano nazionale dovrebbe evitare di parlare di certe questioni nel parlamento sovrano nazionale perché solo accennare all’idea dell’indipendenza economica valutaria, mette in subbuglio i liberi mercati mondiali, li fa agitare, li fa fibrillare, crea allarme, le borse crollano, e la moneta che vi prestiamo vi costa ancora di più e il debito cresce invece di diminuire, e così aumentano le richieste di austerità e di tagli e di privatizzazioni e di cessioni incondizionate di sovranità e di beni pubblici, i politici possono fare politica ma solo nella direzione voluta dai mercati, perché altrimenti i mercati si spaventano, e se i mercati si spaventano le economie nazionali crollano, capito? Non è difficile! E’ questa la Libertà! Gli Stati nazionali non devono interferire, non devono produrre interferenze, nelle libere dinamiche economiche, devono lasciare fare alla Libertà! Si tratta di teorie elaborate secoli fa ma che voi non avete ancora imparato! Quando gli Stati nazionali intervengono nell’economia creano sempre disastri, complicano tutto, soprattutto se stampano mezzi economici propri non interessati e si rifiutano di prenderli in prestito a interesse dai liberi emettitori sovranazionali! E’ così che si forma il debito pubblico! I privati internazionali prestatori invece vanno sempre a segno, riescono sempre a fare i propri interessi a danno di quelli di tutti gli altri! Il business multilaterale non può essere controllato dalla politica, la politica deve sottostare al business! Mi sono spiegato? Non esistono scorciatoie, l’unico modo che avete per ripagare i debito è attraverso i tagli e le riduzioni di spesa, cessioni incondizionate, privatizzazioni, esternalizzazioni, la totale distruzione statale, la cessione di ogni prerogativa nazionale alle Istituzioni Globali Sovranazionali, questa è l’unica via! Non potete inventarvi la moneta, solo noi possiamo farlo, solo la nostra moneta è legale, solo noi possiamo prestare moneta a interesse perché la nostra moneta non è gratis! La nostra moneta crea il debito e questo è il pretesto per prendervi tutto, se ve la create da voi la moneta non fate debito e noi non possiamo espropriarvi delle cose che vi appartengono, non è complicato! Capite che non possiamo consentirvi di ridurre il debito perché il debito è il punto d’arrivo finale di un percorso che è quasi alla fine, abbiamo lavorato tanto per mettervi in gabbia, per portarvi fino a qui, e adesso vi permettiamo di emanciparvi, proprio adesso che siete tra la vita e la morte e non avete nessun mezzo per contrastarci? E’ credibile? Non pensavo che sarei dovuto arrivare a questo ma, date le circostanze, sono costretto a ricordare, sommessamente, che esiste solo un precedente storico di questo tipo e non fu propriamente un successo, sappiamo tutti com’è andata a finire, persecuzioni mirate non casuali, guerra globo, campi lavoro, stragi specifiche, maggiore dominio globale, se vi opponete ci rendete le cose più facili” dice l’economista centrale. “La valuta fiscale fu un successo, una situazione molto simile, se non identica, a quella attuale, mostruoso debito dovuto all’obbligo di riparazione di guerra, iperinflazione, carriole di soldi per comprare una bistecca, austerità imposta dal governo per ripianare i debiti di riparazione di guerra pretestuosamente gonfiati, disoccupazione, povertà, malnutrizione, grazie alla valuta fiscale la malattia economica fu guarita totalmente, il paese ritrovo prosperità e ricchezza persino, ecco perché gli unionisti non vogliono consentirci di adoperare questo strumento economico, perché non saremmo più loro schiavi, perché non ci vogliono vedere prosperare, tutto questo dimostra solo una cosa” dice il politico appassionato. “Che cosa?” domanda l’economista centrale. “Che chi prova a liberarsi dal giogo economico internazionale, firma la sua condanna a morte, è perseguitato dalla dittatura mondiale in cui siamo costretti a vivere e che ci tiene tutti in catene!” dice il politico appassionato. “Nessuna dittatura, è la Libertà mercantile, sono le semplici, basilari, regole economiche che voi non conoscete, non potete liberarvi dal debito mostruoso usando i soldi del monopoli, non va bene, non potete liberarvi dal giogo economico unionista, l’unico modo per prosperare è rimanere connessi all’unione unionista e adoperare per i propri scambi economici la valuta unica unionista debitoria, non potere scollegarvi a piacimento, ormai le economie globali sono tutte collegate, non potete scollegarvi, non potete esercitare l’autodeterminazione, c’è il pilota automatico, non potete elaborare scorciatoie, non potete chiudervi, non potete stamparvi la vostra moneta, dovete usare la nostra e ce la dovete restituire con gli interessi, non potete chiudervi, dovete costruire una società aperta, inclusiva verso gli stranieri migranti perché voi avete degli obblighi ben precisi! Ignoranti! Adesso state attenti perché siete sotto osservazione da parte di tutto il mondo libero, e se sbagliate, sarete puniti! Nessuna minaccia! Solo dialogo costruttivo!” dice l’economista centrale.
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