“Il paese brucia! La più grande democratura del mondo brucia!” dice il giornalista.
“Lasciamola bruciare!” dice il manifestante di colore scuro.
“Il mondo è in crisi da mesi per via dell’emergenza sanitaria presunta provocata dal virus virale mortale invisibile, voi scendete in pizza per protestare contro il razzasmo dilagante all’interno delle forze ordinative, un poliziotto candid avrebbe ucciso un falsario di colore scuro, ancora una volta, l’ennesimo episodio di omicidio a sfondo razzasta, solo l’ultimo di una lunga serie di episodi razzasti che coinvolge le forze ordinative, tutte le star dell’arte canora e visiva sono sul piede di guerra, scrivono messaggini di fuoco sulle piattaforme digitali contro il Presidente sostenuto dai razzasti della nazione, se ne deve andare, dicono gli artisti sempre più politici, la prego ci dica, com’è stato ucciso l’appartenente alla vostra comunità etnos razzale?” domanda il giornalista.
“I liberi informatori scrivono che è morto per soffocamento, ma l’autopsia direbbe che le cause del decesso sono molteplici, ci sono molti punti oscuri in questa vicenda, come in tutte le grandi vicende che hanno un’importanza mediatica di rilievo, a quanto pare i due, l'agente e la vittima, si conoscevano bene, lavoravano insieme nei locali notturni, e poi siamo sicuri che l’ha ucciso, se l’ha ucciso, proprio perché la sua pelle è scura? Come le dicevo in queste grandi vicende mediatiche, non escluso il virale mortale invisibile, c’è sempre qualcosa che non torna, come direbbe quel grande investigatore, ci sono sempre tanti fili pendenti difficili da ricongiungere, e sono proprio questi fili pendenti ad alimentare la teorizzazione della complottazione gov-lab, l’unica cosa che dovrebbe fare l’autorità gov-chem-lab, invece di censurare chi esprime liberamente il proprio pensiero, sarebbe quella di provare a ricongiungere i fili pendenti, se ci riesce” dice il manifestante di colore scuro. “La città è stata messa a ferro e fuoco, i manifestanti vestiti di nero, incappucciati e mascherati per non essere riconosciuti, i blocchi neri, come agenti infiltrati manifestano chiaramente contro il razzasmo dilagante nel paese, i cartelli sono inequivocabili, anche gli artisti prog chiedono alle autorità gov-lab di fare qualcosa contro il razzasmo imperante contro le minoranze non candid” dice il giornalista.
“Non lo so, io ho seguito direttamente le manifestazioni, certo la prima linea era piena di questi soggetti irriconoscibili non appartenenti alla comunità locale che mostravano ai fotografi della grande stampa libera i loro manifesti con scritte inneggianti al potere scuro, che il potere scuro prevarrà sul potere candid, ma se ci pensa bene questo è razzasmo, non anti-razzasmo come scrivono i liberi informatori, invece di escludere il razzasmo lo alimentano, questo stanno facendo i blocchi neri non appartenenti alla comunità, stanno alimentando il proprio razzasmo scuro minoritario contro quello maggioritario candid del paese, poi nelle manifestazioni c’erano dentro molti altri imbucati esterni, come quelli delle organizzazioni umanitaristiche in difesa delle minoritarie etnos favorevoli all’ingresso dei migrali illegali clandestini nel paese, e si sa che quelli sono burattini del grande capitale, infatti erano tutti ben vestiti, guardi, io vivo in questa città da molto tempo, le posso dire che se si vanno a vedere i dati sui crimini interazzali quelli più massacrati sono proprio i candid indigeni sopraffatti dagli stranieri che arrivano a ondate ogni giorno dal sud, stupri, omicidi, rapine, droga, dovrebbero essere loro a manifestare ma quando lo fanno i media liberi parlano di premalisto totalistico razzale candid e la partita finisce lì come nel flipper, pensi che i premalisti candid sono in cima alla classifica per quanto riguarda la pericolosità terroristica nel paese, sono considerati peggio dei fondamentalisti della religiosità ma non mi pare che abbiano mai commesso crimini di rilievo, il maggiore pericolo interno, questo secondo l’agenzia d’intelligence più rilevante nel paese e nel mondo liberato, e questo è preoccupante, ambiguo, è come una malattia autoimmune, l’agenzia per la sicurezza nazionale che individua come pericolo terroristico principale la sua stessa gente, è molto strano, io non vedo premalismo candid, io vedo molta violenza prodotta dagli stranieri ma non per ragioni premalistiche, ma per necessità materiali” dice il manifestante di colore scuro.
“Che cosa sta cercando di dire?” domanda il giornalista.
“Non lo so con certezza, io sono uno che osserva, mi guardo in giro, e quello che vedo non mi piace, è come se chi ha potere nel paese e nel mondo, stesse cercando di fomentare, da anni ormai, uno scontro razzale tra candid e scuri, stanno usando gli scuri per eliminare i candid, ma potrei sbagliarmi” dice il manifestante di colore scuro.
“Dunque secondo lei le rivolte di piazza che avvengono in tutto il paese non sarebbero per fermare il razzasmo violento dei candid contro i colore scuro minoritario da tutelare e difendere anche con un premalismo moderato?” domanda il giornalista.
“No, no, il paese è nel caos ma non per il razzasmo, o meglio, forse qualcuno della nostra comunità che ha creduto a quello che ha visto sullo schermo mediatico domestico, ha ritenuto giusto scendere in piazza per manifestare contro il presunto razzasmo candid delle forze ordinative, questo non lo nego, le autorità gov-lab fanno leva su questo, il controllo mediatico è fondamentale per questo, molti hanno creduto a questa realtà virtuale mediatica non reale, per questo hanno incendiato le auto delle forze ordinative, una donna ha gettato una molotov dentro un’auto di pattuglia con gli agenti dentro, molti hanno creduto a questo castello mediatico virtuale, ma molti altri invece no, infatti in molti luoghi le sedi mediatiche libere informative sono state vandalizzate, rotti i vetri del quartier generale delle centrali trasmissive, e cosa rilevante, quelli maggiormente presi di mira, sono stati i negozi delle grandi catene alimentari, saccheggiati fino all’ultima provvista” dice il manifestante di colore scuro.
“Perché è rilevante?” domanda il giornalista.
“Perché la gente manifestava non contro il razzasmo, ma per le restrizioni governative imposte a causa del presunto virale mortale invisibile, la gente è scesa in piazza sfruttando il caos per svaligiare supermercati alimentari, la gente non crede a questa storia del virale mortale e delle misure contenitive diretta conseguenza dell’emergenza virale, mentre saccheggiavano non rispettavano mica le distanze sociologiche, che ti serve rubare cibo se poi muori? Molti non erano nemmeno mascherati, le pare che se ci fosse una reale emergenza virale mortale, parlo di morti veri mica i numeri al lotto governativi sciorinati tutte le sere dai liberi informativi della verità, le pare che se questa cosa fosse vera, la gente, senza le leggi autoritarie dello Stato democraturale suggerite dalle Centrali Multilaterali, non si tutelerebbe da se? Le pare che se questo virale fosse reale una madre o un padre non farebbero qualsiasi cosa per salvare la vita dei figli? Adesso le dico di cos’ha paura la gente! La gente ha paura dell’assenza di soldi, della mancanza del lavoro, dell’affitto, del mutuo, delle tasse, della miseria, della fame mica del razzasmo! Nella nostra comunità non c’è lavoro, e chi lavora guadagna una miseria, a questo aggiungi la reclusione forzata per il virale nemico invisibile, chi riusciva a sopravvivere prima, a galleggiare, con la reclusione forzata è come se fosse stato condannato a morte, i media liberi della verità non hanno fatto altro che attribuire al razzasmo i saccheggi prodotti dalla fame e dalla necessità creata dallo stesso gov-lab, questa l’idea che mi sono fatto, ma potrei sbagliarmi” dice il manifestante di colore scuro.
“Questo è teorismo della complottazione lo sa bene vero?” domanda il giornalista.
“Se, dopo averci levato tutto, ci levate anche il pensiero, che cosa ci rimane?” dice il manifestante di colore scuro.
"Nulla"