“Ha sentito direttore?” domanda trafelato il caporedattore. “Sì ma solo di sfuggita ero in riunione, raccontami bene!” dice sconsolato il direttore. “Uno straniero del sud ha sequestrano un bus di cui era autista con a bordo sessanta bambini, li stava portando in centro città per dargli fuoco” dice il caporedattore. “Cristo Santo, dargli fuoco?” esclama il direttore. “Sì, dargli fuoco, ha legato le maestre ai sedili minacciandole con una pistola, ha requisito i cellulari ai ragazzi appena adolescenti, uno di loro ha avuto il coraggio di nasconderlo e di chiamare la polizia che è intervenuta con le pattuglie tamponando il bus e tagliandogli la strada, i ragazzi sono riusciti a scappare, il terrorista ha ancora avuto il tempo di dare fuoco all’autobus prima di essere arrestato” dice il caporedattore. “Quali sono le motivazioni che adduce?” domanda il direttore. “Voleva vendicate i suoi fratelli razziali del sud che muoiono nel tentativo di arrivare nel nostro paese e nei paesi del nord, questo terrorista aveva premeditato il gesto, aveva anche lasciato un messaggio testamento con le ragioni del gesto, i magistrati non hanno dubbi, si tratta di un attacco terroristico, compiuto da uno straniero per difendere la sua gente che cerca di arrivare nel nostro paese a danno degli autoctoni, un gesto gravissimo, il gesto è profondamente razziale, uccidendo i nostri ragazzi voleva vendicare i suoi fratelli di sangue del sud, questo manda in frantumi la retorica ugualitaria, siamo tutti cittadini del mondo, siamo tutti fratelli, la gente agisce emotivamente per difendere i propri interessi tribali di sangue, cosa facciamo? Non possiamo certo ignorare il fatto come facciamo di solito nei crimini degli stranieri accolti a danno degli autoctoni accoglitori! Come facciamo adesso a dire che gli indigeni candidi sono razzisti? Come facciamo ad alimentare il senso di colpa in una popolazione invasa dagli stranieri?” dice preoccupato il caporedattore. “Non possiamo ignorare il fatto, non possiamo fingere di non vedere il dato razziale come di solito facciamo nei casi di cronaca, diremo che si tratta di uno straniero, ammorbidiamo, edulcoriamo, smorziamo, il colpo di testa di un brav’uomo, per un giorno siamo costretti a non parlare di accoglienza e integrazione, va bene, niente accoglienza integrazione, lo mandiamo come primo servizio!” dice coraggioso il direttore. “Primo servizio? Siamo sicuri?” domanda il caporedattore. “Certo, siamo sicuri, primo servizio, però nonostante la gravità del gesto, gli diamo solo un paio di minutini veloci, qualche foto sfocata, voci in sottofondo, parole rubate veloci e poi per la restante mezz’ora attacchiamo il Ministro Interiore con ampi servizi, rubriche, opinionisti e approfondimenti perchè ancora si ostina a voler fermare il flusso migratorio illegale proveniente dal sud nel nostro paese per definizione inarrestabile, come sostengono tutti i massimi demografi della Scienza Globalisti, e criminalmente, dittatorialmente, si oppone all’accoglienza dei migranti che soffrono e anche al mescolamento etnico per difendere la nostra gente dall’estinzione, chiaro esempio di RCPT, Razzismo Candito Prematistico Totale, presto vai, non perdiamo tempo!” dice il direttore. --- “Buonasera, eccoci signori, la notizia principale di questa sera riguarda un autista che maldestramente e per ragioni ancora da verificare, ha sequestrato un bus con a bordo dei ragazzi dal numero imprecisato, che per fortuna sono riusciti a scappare grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine, tutto sì è concluso bene insomma, possiamo stare tranquilli, pericolo scampato, un colpo di testa forse provocato dal troppo caldo e dalle temperature straordinariamente sopra la media a causa del fenomeno ormai noto dell’Aumento Calorico Globalistico Antropale Indotto, le attività in quota non c’entrano, in fondo un po’ è anche colpa nostra che inquiniamo solo perché esistiamo, la Scienza, i dati, ci dicono che l’integrazione dei migranti procede bene solo che il Ministro dell’Interiore si oppone al loro arrivo, sequestra le navi cariche di esseri umani sofferenti al largo delle nostre coste senza nessuna possibilità per questi poveri migratori molti di loro minorenni, di comunicare con i loro parenti, un vero e proprio sequestro di persona, abbiamo chiesto ai nostri esperti cosa ne pensano, gli abbiamo fatto alcune domande, ecco le risposte, sono tutti concordi, qui è in pericolo la democrazia, tutti registrano una deriva autoritaria, le leggi razziste preludio dei campi e già prefigurano la guerra...” riporta i fatti il direttore.
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