“Direttore non capisco” dice il caporedattore. “Che cos’è che non capisci?” domanda il direttore. “Anche oggi una nostra connazionale, una giovane donna, è stata massacrata, stuprata e uccisa da un uomo, un essere umano, un trentenne” dice il caporedattore. “Che cosa c’è di nuovo rispetto alle altre volte? Tu sei troppo sensibile! Quand’è che ci farai il callo?” domanda il direttore. “Mai credo, intanto riflettevo, mi chiedevo, perché se un nostro connazionale senza ragione viene sventrato in mezzo alla strada con un cacciavite da un altro essere umano, un quarantenne, nessuno grida al vile e vigliacco attacco razzasta contro un indigeno nordico, attacco motivato dall’odio razzale contro la nostra gente che mette in pericolo il nostro inalienabile diritto umanista a vivere nelle nostre terre, mentre se un professore universitario, non dico sventra, ma critica il comportamento rapace di certa gente portando prove e documenti, perde il posto di lavoro e rischia la galera perché accusato di sentimento cattivo avverso razzale violento immotivato ingiustificato pregiudiziale contro innocenti a priori negatore del diritto vitale altrui? Criticare qualcuno per le sue azioni scorrette significa minacciarne il diritto vitalistico, il diritto esistivo che ogni essere umano ha? Perché se un artista scrive o dice certe parole offensive, oggettivamente degradanti, volgari, devianti, demoniache persino, è libertà espressionale e la libertà espressionale è un’espressione della libertà umanista che non può essere limitata in alcun modo da nessuno sulla terra, mentre se un indigeno anche in passato non necessariamente nel presente, diciamo, dieci anni fa, con la tecnologia tutto è registrato, la tecnologia serve a semplificarci la vita ricordate? Se un indigeno dicevo, esprime verbalmente o per iscritto, le sue perplessità riguardo a certi comportamenti di attori stranieri destabilizzanti che mettono a rischio la stessa vita della collettività, è immediatamente censurato, accusato di razzasmo, di odio violento schiumante, e per questo censurato e limitato nella sua libertà espressionale ma anche di movimento, i conti economici chiusi, la sua vita rovinata, di fatto accompagnato alla porta della vita sociale e dell’esistenza, incentivato al suicidio! Perché? Ma la libertà espressionale in quanto espressione della libertà fondante l’essere umanista, non era inviolabile? Ma allora perché è costantemente violata? Ma scusa la diversità delle idee? La diversità a quanto pare come l’assoluta libertà espressionale ha dei limiti belli grossi! Non si tratta di diritti universalistici ma particolaristici! Ad uso e consumo di alcuni! Se il forte dice qualcosa che non va e qualcuno lo fa notare, allora è libertà espressionale immediatamente negata nel momento stesso in cui la si afferma perché quello che ha evidenziato la magagna è subito censurato, silenziato, isolato, trattato psicomentalmente persino, intubato! Se il debole osa umilmente sollevare la mano per evidenziare una catastrofe imminente, portando prove e documenti! Ahhhhhhhhhhhhh! Esprime sentimenti odiatori cattivi! Ahhhhhhhh! In questo caso non si tratta di libertà espressionale manifestazione dell’espressione libera diritto umanista centralista, è cattivo sentimento e quindi censurabile! Un giochino per gli stolti ampiamente, universalmente mi sento di dire, accettato e introiettato! Perché se dico certe cose non è libertà espressionale, non è diritto umano fondamentale, e se ne dico altre invece lo è? A quanto pare non è solo che cosa viene detto ma chi lo dice! Perché se dico certe cose assolutamente legittime, gli altri non esercitano su di me il loro legittimo diritto di critica, controbattendo alle mie parole con altre parole, con cifre e documenti, ma pretendono di esercitare su di me, senza averne i titoli, il diritto censuratorio? Perché se certe cose sconcertanti sono dette, allora è ovvio, è scontato, è palese daì! che si tratta di libertà espressionale, espressione dell’infinita libertà diritto umanista fondativo universalistico, e la libertà espressionale non può essere limitata perché altrimenti non sarebbe libera come pretende di essere e deve essere, l’espressione libera non può essere messa in discussione nelle moderne democrature evolute del progresso proiettate verso il futurismo, ma, attenzione c’è un ma, ma se certe altre cose sono anche solo accennate, anch’esse manifestazione palese della libertà espressionale, nohhhhh! Ahhhhhhhhhhhhhhhh! Apriti cielo! Allora interviene la CMGT, Comunità Multilaterale Globale Totale dall’altra parte del mondo a tapparti la f. bocca! Taci bastardo! C’è qualcosa che non funge in questa libertà espressionale! Siamo così liberi che oggi la gente preferisce tacere, esattamente come in quelle dittature distopiche passatiste! Siamo così saturi di libertà, pieni i polmoni, che la gente trema mentre parla in pubblico o sui media sociali virtuali, che è come essere nudi sul balcone in centro città! La libertà espressionale non è poi così ovvia, perché potrebbe trattarsi di sentimentale odiatore! La libertà c’ha bisogno degli interpreti! E chi sono gli interpreti? I multilaterali, sempre Loro! Perché? Perché se dico ‘m fott tu madr’, se mostro ai bambini piccoli come farsi sodomare dagli adulti è ok, che è ok transitare ma non lo è restare, ci fanno le opere cosiddette artistiche psicomentali visive su questo tema, perché in questi casì è evidentemente, palesemente, chiaramente, cristallinamente, libertà espressionale! Perché non è bene opprimere e limitare il diritto al piacere contro natura del piccino, e poi perché stabilire quello che può e quello che non può essere detto è roba da dittatura distopica Ovrale Stasica Cecca AzziFas Kapaggibbi Eccellon Satrapica - ( propria adesso che, sotto invasione straniera, abbiamo appena istituito il MOSOCS, Ministeriale Osservatorio del Sentimento Odiatore Contro l’Indigeno? No. Contro lo Straniero! Che ha già iniziato a lavorare con profitto... ) - mentre se dico ‘ci stanno massacrando’, è sentimento cattivo violento prevaricatore discriminale anti-xeno anti-om supremale razzale schiumante azzfas rabbia fuori di se schiuma? Perché se una vecchina che vive da sola in periferia circondata da stranieri illegali del sud, una situazione che sarebbe insostenibile anche per un giovane indigeno, esercita la sua libertà espressionale libera diritto umanista, e dice stanca e sconsolata ‘ho denunciato queste persone, le ho segnalate alle forze dell’ordine, spacciano e commettono atti criminali qui sotto di giorno e di notte, ovunque in questa zona ma nulla è stato fatto dall’amministrazione pubblica’, perché se una vecchina indigena dice queste cose è razzasmo anti-xeno anti-diritto-privacy e non il contrario, razzasmo oppressore antri indigeno? Perché se una povera vecchina di periferia che vive da sola, costantemente minacciata da avventori spacciatori alieni, è costretta a portarsi la pistola nella borsetta quando la sera porta a passeggio il cane, è accusata di razzasmo anti-xeno premale totale schiuma e non è invece considerata vittima, lei sì, di sentimento odiatore razzale anti-indigeno che mette a rischio il diritto vitale esistivo degli indigeni territoriali? Perché quando si trattano certi temi la logica s’inverte e il cervello si stacca dalla corteccia e si ribalta? Perché se muore uno straniero è razzasmo fioccano le celebrazioni e dio lo protegga, mentre se muore un indigeno, stiamo ripulendo l’ambiente? Perché ogni anno in mille occasioni ricordiamo i morti stranieri del secondo conflittuale e non ricordiamo mai i leali indigeni morti per difendere il luogo di nascita? Perché ovunque questa patologica incapacità di pensare a se stessi e questo costante interamente darsi senza freni con voluttà alla voluttà altrui? Perché se gli indigeni delle isole nordiche del sud del continente nordico, scioperano e protestano con forza nelle piazze, perché invasi dai migratori stranieri illegali clandestini del sud che letteralmente occupano illegalmente impropriamente irregolarmente clandestinamente arbitrariamente ingiustamente tutto il suolo delle isole nordiche del sud, al grido, ‘rivogliamo la nostra terra’, sono schiumosi razzali premali candid e non il contrario vittime di razzalismo soppiantativo? Perché ovunque la verità è violata, struprata e poi fatta a pezzi e bruciata come quella povera ragazza indigena massacrata dagli illegali migrali del sud portatori sani di diritti umanistici universalistici! Dio liberaci da questa dannata schiavitù! Dio ti prego liberaci! Qui non è forse in gioco il diritto umano fondante universalistico autodeterminativo? No? Il diritto esistivo che appena lo nomini tutti smettono di discutere e abbassano la testa sconfitti? No? Perché tutti i governi di tutta questa parte di mondo emanano decreti legge non universalistici, pensati per tutti, ma specifici particolaristici, miranti a tutelare non gli indigeni locali tutti, ma una minoritaria straniera? Non è questa una violazione dei pilastri fondanti della civiltà umanoide nordicale? Perché i governi liberi democraturatici letteralmente proiettati nel futuro, esplosi verso i fasti dell’avvenire, stanno emanando leggi che prescrivono ai propri cittadini cosa è legale amare e cosa è illegale odiare, che è segno di libertà espressionale criticare anche ferocemente, anche odiare, se stessi, ma che è sentimento odiatore se le critiche riguardano specifici forestieri, perché gli stranieri clandestini illegali irregolari del sud sono umani, esseri vitali, e non invasori usurpatori, conquistatori?” domanda il caporedattore. “Si potrebbero spendere molte parole al riguardo, ma vediamo se riesci a capire, non è complicato, c’è chi può e c’è chi non può! Capito?” dice rassegnato il direttore. “Capito” dice il caporedattore. “Non farmi perdere altro tempo, non siamo all’asilo, torna a lavorare santo dio!” si lamenta il direttore.
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