“Buongiorno” saluta il giornalista. “Buongiorno” saluta la paleoantropologa femmina. “Di fronte a un fenomeno migratorio di proporzioni globali, che cosa può insegnarci oggi la paleoantropologia?” domanda il giornalista. “Credo molto” dice la paleoantropologa femmina. “Che cosa in particolare?” domanda il giornalista. “Il nostro è un passato disastroso, fatto di migrazioni e incroci etnici, e la lezione che ne possiamo trarre, soprattutto in quest’epoca di fortissime migrazioni di massa dal sud al nord, un fenomeno senza precedenti nella storia umana, è che il meticciato, il mescolamento biologico con l’altro, con lo straniero, ci può aiutare a sopravvivere e così ad avere un futuro” dice la paleoantropologa femmina. “Molto interessante, lei è favorevole alle migrazioni di massa?” domanda il giornalista. “Certamente, le auspico, ma non si tratta di essere a favore o contro, stiamo parlando di un fenomeno inarrestabile, globale, possiamo solo accettarlo, non solo, le migrazioni sono necessarie, le imploro come essere umana e come scienziata, come esperta di paleoantropologia, guardi, abbiamo condotto approfondite ricerche scientifiche e gli esiti sono sconcertanti!” dice la paleoantropologa femmina. “Potrei anticiparla ma mi dica, quali sono gli esiti?” domanda il giornalista. “Il nostro codice genotico si è evoluto in milioni di anni e ha in se gli elementi di un meticciato globale!” dice la paleoantropologa femmina. “Ecco” dice il giornalista. “Noi siamo ibridi, mescolati, bastardi, ci siamo ibridati con l’altro in passato e dobbiamo continuare a farlo adesso per sopravvivere, solo mescolandoci con l’altro la specie umana può sopravvivere, dobbiamo adattarci all’ambiente circostante, dobbiamo farlo in fretta prima che sia troppo tardi, dobbiamo imparare le abitudini dei nostri nuovi vicini, dobbiamo frequentarli, dobbiamo aiutarli, dobbiamo sfamarli, alloggiarli, assisterli in ogni momento vitale, dobbiamo appagarli, soddisfarli, dobbiamo mescolarci con loro, questo è l’insegnamento che da antropaleontologale della scienza mi sento di fare a tutti i popoli nordici candidi interessati dai forti movimenti migratori provenienti dal sud, la resistenza è inutile, la resistenza è deleteria, perché farsi il fegato grosso, mettere a rischio la sopravvivenza, dobbiamo isolare chi resiste, dobbiamo respingere chi resiste alle migrazioni salvifiche, dobbiamo rassegnarci e accogliere a braccia aperte tutti quelli che liberamente arrivano da noi al nord per arricchirci, e in definitiva per salvarci perché, non siamo noi a salvarli, sono loro a salvare noi!” dice la paleoantropologa femmina. “Gli sbarchi sulle nostre coste sono ripresi pesantemente, ogni giorno arrivano migliaia di migranti del sud” dice la paleoantropologa femmina. “Anche in questo caso la scienza ci aiuta a capire, le migrazioni ci sono sempre state, certo forse non di così vaste proporzioni come oggi e non così mirate, mirate verso il nord, poi oggi abbiamo mezzi trasportativi molto più evoluti, le barche, le navi, i treni, gli aerei persino, i camion, so che questi migranti del sud arrivano al nord in ogni modo possibile, persino in barca a vela, ma quello che è interessante notare è che anche in passato gli uomini si spostavano dal sud al nord, in modo graduale certo, per abituarsi alle condizioni climatiche più rigide e alle nuove malattie, poi c’è stato l’adattamento evolutivo adattivo dovuto anche al mescolamento etnico con le popolazioni nordiche che ha incrementato il patrimonio genetico arricchendolo in positivo, se oggi i maschi del sud, circa l’ottanta per cento dei migranti, si prendono le donne del nord è positivo, gli indigeni candidi devono capire che questa presa va agevolata e non ostacolata, perché il meticciato come c’insegna la storia antropale, ci rende più forti e adatti a resistere alle intemperie e alle difficoltà del nuovo ambiente, in passato le migrazioni hanno comportato una nuova fase di crescita e sviluppo, proprio come avviene oggi, le migrazioni ci arricchiscono indubbiamente, non solo da un punto di vista genetico, ma anche fisico, biologico, anatomico, estetico, intellettuale, culturale ed economico persino, la scienza ci dice che in passato, circa mille milioni di anni or sono, circa dieci specie umanoidi si sono mescolate dando vita a nuove varianti umane più belle e forti, è la scienza a dircelo, se vogliamo essere più adatti alla sopravvivenza, dobbiamo mescolarci con l’uomo colore del sud, il meticciato non solo è necessario ma è anche bello, questo dice la scienza!” dice la paleoantropologa femmina. “Non solo la scienza, ma anche tutti i cartelloni pubblicitari presenti in città” dice sempre più sconsolato il giornalista. “Noi oggi siamo il frutto di mescolamenti etnici avvenuti nel passato, noi abbiamo vinto la lotta vitale perché ci siamo adattati, la scienza ci dice che la nostra specie ha prevalso perché si riproduceva molto, facevano tanti incroci con altri ominidi, ecco noi oggi se vogliamo sopravvivere dobbiamo incrociarci, mescolarci, fornicare, copulare, penetrarci e ibridarci con gli ominidi migranti del sud colore scuro, questo dice in modo chiaro e perentorio la Vera Scienza! Non dobbiamo meravigliarci di fronte al fenomeno migratorio così vasto e prorompente, le migrazioni c’erano già mille milioni di anni fa circa, è per le stesse ragioni, gli ominidi del sud si recavano al nord, non sappiamo esattamente come, forse usando gli elefanti come mezzi di trasporto, per ibridarsi con le indigene nordiche sfuggendo al clima torrido e alle guerre territoriali, esattamente come oggi, uguale uguale, da un punto di vista scientifico quello che sta succedendo è normale, il meticciato è il trionfo evolutivo, tutte le scienze sono concordi su questo, il migrante ci fa bene, l’infiammazione è solo uno stato iniziale, poi passa, non ha senso discutere, questo dice la Vera Scienza Scientifica!” dice la paleoantropologa femmina.
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