“Buongiorno Presidente” saluta il giornalista. “Buongiorno” saluta il Presidente democraturatico. “Le sue ultime dichiarazioni riguardo a quella potenza economica e militare orientale, hanno suscitato molto scalpore” dice il giornalista. “Non vedo proprio come possano aver suscitato scalpore, non vedo proprio!” scuote la testa il Presidente democraturatico. “A causa di quella dichiarazione i rapporti diplomatici con quel paese si sono interrotti” dice il giornalista. “Questo non è un dato del tutto negativo, sono dispiaciuto, quando i rapporti s’interrompono è spiacevole, perché poi mancano i confronti diretti, c’è la necessità degli intermediari, fioccano gli equivoci, ma era necessario, lo rifarei” dice il Presidente democratico. “Perché?” domanda il giornalista. “Emanare l’Atto DHUD, Diritti Humani Universalistici Democraturatici, che stabilisce punizioni economiche severe nei confronti di quei paesi che deliberatamente violano i diritti umani universalistici, non solo era necessario ma è un atto Etico, Morale, Civile, di Giustizia, di Equità, noi siamo una democratura, la più grande della terra, la Prima in assoluto, e dobbiamo difendere i nostri valori democraturatici ovunque nel pianeta questi siano violati!” dice il Presidente democraturatico. “Siete presenti militarmente in tutti gli angoli della terra, i vostri soldati in giro per il mondo uccidono ogni giorno, per non parlare delle guerre e delle sanzioni economiche imposte agli avversari politici che hanno la sola colpa di volersi autodeterminare, un principio sancito e riconosciuto in tutti i trattati internazionalistici, le vostre sanzioni hanno prodotto e producono milioni di morti, comprese donne e bambini, in giro per il mondo, molti osservatori indipendenti sostengono che la più estesa democratura della terra è anche la prima entità politica nella violazione dei diritti humanitaristici universalistici, e che per questa ragione non ha nessun diritto di ergersi ad arbitro dei diritti umani universali violati, come se il demonio giudicasse delle azioni scorrette altrui, questo dicono gli osservatori” dice il giornalista. “Mi lasci dire, gli osservatori non sono indipendenti e soprattutto non osservano bene, noi siamo presenti militarmente in giro per il mondo proprio per difendere la democratura, è chiaro che ci sono delle vittime, ma se non facessimo quello che facciamo, ci sarebbero certamente molte più vittime, mi sono spiegato? Tutto su questa terra ha un costo, anche la democratura ha un costo, e il costo è un valore che va pagato, e così chi non si adegua alla democratura deve pagare un costo, e noi siamo quelli che obbligano chi non paga a pagare, è molto semplice, noi siamo gli esattori, i riscossori al soldo dei portatori d’interesse creatori prestatori internazionali, non permettiamo ai criminali, agli evasori, ai non paganti in giro per il mondo di farla franca, li andiamo a prendere per un orecchio e gli facciamo pagare il dovuto fino all’ultimo centesimo, se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato è che la pace si difende con la forza, che la debolezza oltre che una calamità, è una calamita per l’ingiustizia, se una vecchina se ne va in giro di notte con una borsetta zeppa di quattrini in un quartiere multicultural, stai pur certo che qualcosa di brutto può accadere, non c’è bisogno della pre-crimine per capirlo! La forza e la giustizia vanno a braccetto, noi andiamo in posti pericolosi e dobbiamo essere preparati, se andiamo in paesi stranieri, non armati fino ai denti, ma deboli con le chiappe al vento, come la vecchina, stai pur certo che qualcosa di brutto accade, per questo abbiamo sanzionato quel paese straniero, perché vuole fare di testa sua e inoltre viola i diritti humanitary universalistici da noi stabiliti, qualunque cosa siano questi cosiddetti diritti!” dice il Presidente democraturatico. “Molti vostri alleati violano i diritti universalistici, sparano in testa ai bambini ogni giorno, bombardano paesi innocenti impunemente, senza pagare nessun costo, detengono armi di distruzione di massa, stuprano, rubano, spiano e fanno genocidio di popoli, ma non li sanzionate, al contrario, li ricoprite di miliardi di denari a fondo perduto” dice il giornalista. “E che c’entra? Quelli sono nostri alleati! Ma lei di diplomazia mica ci capisce niente! La sua ignoranza diplomatica mi lascia allibito! I diritti humanity sono in primo luogo uno strumento politico, una leva per ottenere quello che ci serve dai nostri nemici, se gli amici violano, è come se violassimo noi stessi, e noi violiamo parecchio, se gli amici violano, chiudiamo un occhio e anche l’altro, perché la leva non ci serve, è molto semplice, non starà mica registrando vero?” dice il Presidente democraturatico. “Non si preoccupi, dunque i diritti human sono solo uno strumento politico per ottenere quello che vi serve” dice il giornalista. “Ma certo! Anche la questione dell’ambiente, tutti i giorni i media mediatici globali liberi e indipendenti sia chiaro, che ce la menano sul tempo, fa brutto tempo, piove, emergenza pioggia, sole, emergenza sole, vento, emergenza vento, neve, emergenza neve, terremoti, incendi, morti e feriti, fate presto, fate presto, il mondo è finito! Aprono il freezer e mostrano il ghiaccio che si scioglie, ma certo! Se lasci il freezer aperto! E poi le manifestazioni in piazza con i ragazzini che vogliono bigiare la scuola, ma sono cretinate! E’ piuttosto evidente che si tratta di una dannata montatura!” dice il Presidente democratico. “Per ottenere cosa?” domanda il giornalista. “Per portare alla luce del sole una realtà di fatto non a tutti nota!” dice il Presidente democratico. “E sarebbe?” domanda il giornalista. “L’Autorità Globale, le nazioni non esistono più, lavoriamo tutti per l’Autorità, noi politici lo sappiamo, allora si tratta di farlo accettare alle masse, si tratta di portarlo alla luce, affinché tutti riconoscano quello che è già un dato di fatto! Per governare eventi o presunte minacce globali, il brutto tempo per esempio che minaccia la vita sul pianeta, serve un’Autorità Terreste capace di mettere in riga le diversità, i singoli paesi come le pecore senza pastore, vanno in ordine sparso, fanno di testa loro, hanno persino l’orgoglio e l’ardire delle proprie idee, serve dunque qualcosa o qualcuno che uniformi queste teste, serve una cosa che pareggi le asperità, un martello bello grosso per battere i chiodi sporgenti e livellarli tutti, per spianare, per uguagliare, ecco l’Autorità è il pastore che governa le greggi, il piallatore delle asperità, porta ordine là dove regna il caos, è il risolutore delle ingiustizie, il ripianatore, l’equalizzatore, il giustiziere dell’universo, l’Autorità deve comparire sulle scene come entità necessaria, come quella struttura istituzionale che ci salverà dalle avversità, dalle invasioni alene, come quell’organo che porterà finalmente pace sulla terra, tutti gli umani portatori di diritti dovranno sottomettersi all’Autorità Salvifica, ecco il nostro compito, noi siamo portatori d’acqua, noi portiamo l’Autorità agli esseri umani!” dice il Presidente democratico. “Capisco” dice il giornalista. “Vede, il nostro problema è l’individualismo, siamo troppo individualistici, questi staterelli vogliono tutti fare di testa loro, c’hanno le idee loro! Ecco, questo è molto pericoloso! Pericolosissimo! Così, con tutti che pensano per conto loro, non si riesce a combinare nulla di buono lei mi capisce! Se tutti fanno quello che gli pare non si va da nessuna parte! Come in una squadra sportiva, se uno corre di qua per conto suo e l’altro di là, la partita va in malora, gli avversari vincono! Per vincere tutti i giocatori devono fare quello che gli dice l’allenatore, solo così si può vincere, non possono fare quello che gli pare, capisce?” dice il democraturatico. “Lei giocava?” domanda il giornalista “Certo, ero un fuoriclasse ma l’allenatore non mi amava” dice il Presidente democraturatico. “Perché?” domanda il giornalista. “Facevo sempre di testa mia!” dice il Presidente democraturatico. “Ecco” dice il giornalista. “Questi nazionalisti la devono smettere! Il passato e passato! Adesso c’è il futuro! L’Autorità è spaventata da questi nostalgici, da questi rigurgiti premali, bisogna fermarli, rischiano di rovinare il Programma, c’è troppa autonomia, troppa autodeterminazione, troppa sovranità, l’Autorità chiede uniformità, accentramento, l’Autorità è preoccupata da chi ritiene di possedere la verità, per questo lavora per cancellare la verità con la menzogna, chi conosce la verità è poco malleabile, tende a non accettare compromessi, non si accontenta delle menzogne offertegli, non accetta la versione ufficiale degli eventi, ecco perché la verità va nascosta, gli uomini non sono pronti per la verità, gli uomini vanno trattati come bambini, abbiamo notato che se li trattiamo come bambini si comportano come bambini, e i bambini sono facilmente manipolabili, capisce? La verità è definitiva” dice il Presidente democraturatico. “Definitiva?” domanda il giornalista. “La verità è così punto! Mentre sulla menzogna c’è margine di manovra, per esempio, c’è una cura contro il cancro? Sì, punto, questione chiusa, finito! Invece, c’è una cura? No, ma la cerchiamo, e qui si apre un mondo lei capisce! Ecco perché la menzogna regna ovunque incontrastata! In fondo che importa? Siamo polvere nel vento, nel lungo termine siamo tutti spacciati, tutti destinati all’oblio, tranne chi ha la forza, il potere, di conservare la Memoria, non è difficile, basta visitare i musei per capirlo! Che ne dice, ci facciamo un drink?” dice il Presidente democraturatico.
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