“E’ in crisi” dice il dottore della mente. “Chi è in crisi?” domanda il paziente. “Il maschio è in crisi” dice il dottore della mente. “E’ sotto attacco” dice il paziente. “Il maschio tradizionale è in crisi, siamo stati abituati a credere, erroneamente, a un modello maschile forte, autoritario, violento, un maschio con il fucile e il coltello, ma la realtà ci dimostra che questo modello, sbagliato devo ripeterlo, ingannevole, è in crisi, anzi, è definitivamente finito!” dice il dottore della mente. “La realtà è la realtà” dice il paziente maschio. “Da psicologo mentale qualificato, rispettabile e autorevole membro dell’Associazione Psicomentale Globale, posso affermare che la mascolinità da tempo ha imboccato altri percorsi” dice il dottore della mente. “Ha deviato” dice il paziente. “Deviazione non è il termine più corretto, diciamo che c’è stato un adattamento evolutivo, il maschio non è più quello di una volta, questo lo può constatare chiunque mi pare, il maschio si è evoluto” dice il dottore della mente. “Si è degradato, l’uomo forte non serve, è pericoloso, e per questo viene archiviato non prima di essere colpevolizzato e criminalizzato” dice il paziente. “Come dice? Dobbiamo quindi rivedere il nostro approccio scientifico verso il nuovo maschio umano, dobbiamo rielaborare i nostri modelli psicomentali comportamentali, riconsiderare le nostre valutazioni morali, rivedere i nostri paradigmi, i nuovi modelli costruiti dai nostri esperti mentali fanno emergere un maschio più sensibile, che non nasconde le lacrime, che non teme la propria emotività, di contro registriamo un modello femminile più virile, più forte, più testosteronico vorrei dire, ma il testosterone nella donna, per anni sopraffatta e sottomessa, non guasta mentre nell’uomo invece, non solo guasta, ma è pericoloso” dice il dottore della mente. “La natura ha dato all’uomo virilità e testosterone e alla donna femminilità e estrogeni” dice il paziente maschio. “Come dice? La natura? La natura è in costante evoluzione, è malleabile, manipolabile, non esistono realtà rigide, tutto è transitorio, fluido, questo si applica anche ai sessi e alla sessualità, non è vero come sostengono certi sprovveduti ciarlatani mentali che gli uomini che si vestono da donne e le donne da uomini, in realtà confermano la separazione dei generi, ormai come per le nazioni i confini sono sempre più labili, sempre più inesistenti, il nuovo maschio educato e trattato con chimiche femminili oggi è sempre più femminile, sempre più fragile, sempre più sensibile, incline alla facile emotività, delicato, insicuro, diciamocelo chiaramente, questo non è un segno negativo, anzi è positivo, perché la mascolinità è sinonimo di violenza, per questo è pericolosa, una minaccia da debellare al più presto” dice il dottore della mente. “Così i governanti eliminano ogni ostacolo” dice il paziente. “Come dice? La mascolinità oggi, a causa dei crimini del passato, anche delle guerre e delle persecuzioni razziali e religiose, si sente in colpa per questo regredisce, torna indietro e si attenua” dice il dottore della mente. “Essere maschio implica una colpa?” dice il paziente. “Certamente, la storia lo dimostra, dobbiamo attenuare la mascolinità, smussarne gli angoli, togliere le spine per evitare le ferite” dice il dottore della mente. “Evirare il maschio è di questo che stiamo parlando?” dice il paziente. “Un nuovo paradigma non è da escludere totalmente soprattutto in un mondo afflitto dalla sovrappopolazione, la scienza ha ampiamente dimostrato di essere in grado di far fronte alle esigenze riproduttive umane, i bambini oggi si fanno in laboratorio, non serve il seme, non servono i testicoli, non servono i rituali d’accoppiamento, non serve l’ormone maschile pericoloso, serve meno maschio, meno virilità diciamocelo chiaramente” dice il dottore della mente. “Meno imbroglioni” dice il paziente. “Esatto, essere maschio oggi è colpevole, il maschio, in particolare il maschio candido, sa di essere la causa dei mali del mondo per questo si auto evira, si auto castra, si auto flagella, si nasconde, si fa donna, il maschio è sempre più incline al suicidio, per queste profonde e motivate ragioni, la Comunità Globale Psicomentale per la Salute contro la Demenza Mentale, ha rivisto le linee guida sul maschio, i maschi hanno difficoltà di apprendimento, difficoltà comportamentali a causa dei loro ormoni specifici, sono violenti, sbraitano, usano le mani, litigano a scuola, sembrano confusi, incerti, tutti questi sintomi sono un chiaro segno, non dei libri che leggono, dei programmi che seguono, dell’educazione che ricevono, dell’ambiente insomma, della società, ma di un vero e proprio cambiamento evolutivo, il maschio si sta riadattando alla sua nuova natura femminea, gli episodi di violenza in realtà non sono altro che delle crisi di rigetto, la vecchia natura non vuole lasciare spazio alla nuova sensibilità ma alla fine deve capitolare, dobbiamo cambiare i modelli di riferimento culturali, non più un uomo forte, determinato, deciso, pronto, anche disposto ad adoperare la forza per difendere le sue prerogative, ma più moderno, più evoluto, i modelli del passato erano troppo rigidi, pericolosi perché portavano il maschio a imporsi con la violenza, oggi noi sappiamo che la violenza è pericolosa, per questo dobbiamo fare qualcosa per salvare la società, per salvare il mondo, dobbiamo fare qualcosa per salvare l’uomo da se stesso, dobbiamo imporre modelli e paradigmi meno rigidi, più labili e transitori, perché l’uomo può essere donna e la donna può e deve essere uomo, servono standard di riferimento più moderni, più al passo con i tempi, più evoluti, in linea con le nuove necessità adattive umane maschili, perché diciamocelo chiaramente, il vero problema sociale è la mascolinità, la mascolinità è colpevole, pericolosa, foriera di sventure, servono nuovi trattamenti specifici maschili, il nuovo maschio non deve temere le lacrime, il nuovo maschio non deve avere paura ma deve farsi aiutare dagli esperti della mente ad accettare il suo repentino cambiamento e affrontare le colpe connaturate e incistate nella sua vecchia natura e accettare così la sua nuova pelle più fragile e femminea, più aperta all’accoglienza anche dello straniero del sud sempre in costante arrivo in un flusso che tutti gli esperti ci dicono inarrestabile, il maschio candido deve farsi aiutare ad accettare la sua sconfitta evolutiva, la sua propria estinzione inevitabile, non tutti hanno il coraggio di accettare la propria stessa morte, ma è necessario farlo perché chi non accetta è pericoloso, è una minaccia sociale, come quel tale che se ne è andato in giro a sparare per sfogare i suoi ormoni violenti, il maschio candido deve farsi curare senza paure, non deve minimizzare i problemi com’è sempre stato abituato fin da piccolo dal modello eccessivamente virile del passato, perché solo chi si cura può guarire, chi rifiuta le cure rimane malato grave, il nuovo maschio deve accettare la sua nuova condizione senza tentennamenti, senza infingimenti, con coraggio, non deve aver paura di vestirsi di rosa, perché questa vecchia dittatura dei colori imposta dagli stereotipi violenti passati è ormai finita” dice il dottore della mente. “La realtà sgradita trasformata in stereotipo” dice il paziente maschio malato. “Come dice? I nuovi maschi devono cambiare approccio, non devono temere le nuove cure psicologiche di cui sono destinatari irrinunciabili, i nuovi maschi devono, guidati dai propri dottori mentali, imparare a combattere i pregiudizi stereotipali indotti da una cultura retrograda e francamente sorpassata, i nuovi maschi devono abbracciare la propria diversità con coraggio, abbandonarsi alla libertà sessuale senza preconcetti o stereotipi violenti passatisti perché l’amore è ovunque, il nuovo maschio non deve opporsi con violenza ai nuovi migranti del sud, ma accoglierli dentro di se con amore, soddisfarli, appagarli, perché solo l’amore spegne ogni conflitto, i pregiudizi di genere sessuale sono ormai sorpassati, la Libera e Indipendente Comunità Scientifica si è espressa in modo molto chiaro al riguardo, i rigidi generi sessuologoci sono un costrutto sociale, la natura non impone nessun ruolo particolare all’uomo o alla donna, gli ormoni non contano, sono le abitudini che hanno fatto l’uomo e la donna, ma le abitudini sono espressioni sociali che noi scienziati della società e della deviazione mentale possiamo certamente cambiare secondo il maggior utile collettivo e del potere a cui questa collettività indistinta deve inevitabilmente fare riferimento, mi rivolgo ai maschi, non tiratevi indietro, abbracciate la vostra nuova natura, accogliete, amate, abbattete i confini, rinnegate i pregiudizi di genere sessuologico, è giusto usare gli organi preposti per appagarsi con appartenenti al proprio genere mutevole transitorio, perché non è vero che l’uomo può amare solo la donna e viceversa, l’amore è infinito può riguardare chiunque con chiunque, alcune mie pazienti sono innamorate del proprio robot, del proprio assistente vocale, che cosa c’è di male? Tutto è possibile, tutto è libertà! Noi esperti della mente dobbiamo rivedere le nostre terapie, dobbiamo ammodernarle, slegarle dall’appartenenza al genere sessuologico, cambiare le diagnosi e così i trattamenti, rigettare gli stereotipi, i nuovi maschi devono abbracciare le proprie deviazioni, ritagliarsi una propria nicchia, uno spazio confortevole separati dai propri parenti, dove poter coltivare lontano da occhi giudicanti, la propria nuova condizione, senza l’isolamento il pericolo è la depressione, l’ansia, fino al suicidio, i nuovi maschi non devono temere di rifiutare i tradizionali e francamente, vecchi e violenti, stereotipi pregiudiziali preconcettuali mitologici di genere sessuologico emozionale, questo ci dicono gli esperti del maschio e della mascolinità, i vecchi modelli paradigmatici erano troppo rigidi ed è la rigidità a causare patologia mentale, repressione, solo la libertà può restituire salute, questo tutti gli studi esperienziali ce lo confermano, chi si oppone alle invasioni migratorie è più soggetto alla sofferenza mentale e al suicidio determinato dal fallimento dell’imposizione della propria volontà, chi invece abbraccia lo straniero, chi accetta il vincolo esterno, chi si affida al destino, chi rifiuta la violenza e la rigidità, chi accoglie lo straniero dentro di se, chi ama e da amore è meno soggetto alla depressione, più felice, più emotivamente coinvolto, meno soggetto al conflitto sociale violento, meno irrequieto, più pacifico, più adatto alla nuova società globale globalizzata governata dall’Unico Istituto Responsabile Terreste, la società deve aprirsi ai nuovi modelli paradigmatici, deve rifiutare le vecchie linee guida sessiste, oppressive, restrittive, retrive, e per farlo basta aprirsi, rinunciare a tutto e aprirsi al nuovo” dice il dottore della mente. “Lei è un politico o uno psicologo?” domanda il paziente maschio colpevole candido malato. “Io sono scienziato della mentalità, guarisco la mente, il maschio soffre perché schiacciato dalle pressioni sociali e dai cattivi maestri, è sempre stato abituato alla competizione sfrenata, all’odio del diverso e non all’amore, al rifiuto del proprio lato sensibile, emotivo, dell’aspetto femminile della propria personalità cangiante e multi sfaccettata, il maschio è sempre stato abituato alla vergogna nell’esprimere amore e sentimenti dolci per soggetti appartenenti alla propria rigida categoria sessuologica, il maschio è stato costretto, è stato violentato a essere virile, ma la sua natura è molto più dolce, amorevole, l’uomo non sa solo dare ma sa anche ricevere con molto piacere, grazie alla scienza l’uomo non è più costretto a ingravidare la donna per riprodursi, oggi ci pensa la scienza alla riproduzione umana stando attentata a non sovraffollare il pianeta, il maschio è stato spodestato, ma non deve sentirsi in colpa, al contrario, deve gioire perché la fine di questa responsabilità riproduttiva lo rendere libero di prendere e dare piacere a chiunque, non è più costretto ad amare solo le donne, ma può scambiare affetto anche con gli altri uomini, può eccitare ed eccitarsi con altri maschi, noi psicologi della mentalità dobbiamo aiutare l’uomo a ricevere e ad abbracciare il lato più intimo e nascosto di se, quello che prova amore indistinto senza false categorie devianti derivanti da stereotipi passatisti e da una forzata rigidità sociale, noi accettiamo la rigidità solo se è foriera di piacere, tutto è transitorio nella vita, l’amore è libero, l’uomo può amare chiunque ed è sbagliato porre limiti all’amore, noi psicomentali dobbiamo promuovere le interazioni tra maschi affinché possano esprimere senza reticenze il proprio lato dolce e amorevole, coccolarsi, esprimersi liberamente senza oppressioni pregiudiziali, questo garantisce lo sviluppo di una società sana senza patologie mentali e soprattutto, senza violenze pericolose, l’uomo e la donna, nonostante le apparenti differenze, sono praticamente identici, l’uomo non può prevalere sulla donna, in una società equilibrata l’uomo deve operare insieme alla donna e non schiavizzarla, senza più l’obbligo riproduttivo gli uomini e le donne, gli esseri umani in generale, sono finalmente liberi di essere quello che vogliono essere” dice il dottore della mente. “Quello che voi li spingete a essere” dice il maschio che ha abbracciato pienamente il suo lato femminile ed è pronto ad accettare qualsiasi imposizione esterna. “La mascolinità va ridotta, controllata, diminuiti i comportamenti rischiosi, perché il maschio non è più solo maschio, ma un’entità multidimensionale, un maschio può essere tale anche se si scambia piaceri con transitori sessuologici, perché non esiste un modo giusto o sbagliato di amare, esistono infiniti modi per manifestare i propri sentimenti” dice il mentale. “Il potere incontrastato se la prende con i suoi sudditi, pretende il controllo totale, e per ottenerlo è disposto a tutto, anche a modificare la natura se questo gli è utile, piegando tutto e tutti al suo unico dio, che coincide con il suo interesse particolare, il dio del potere è il suo interesse particolare, il suo tornaconto, ciò che è a lui più conveniente, ciò che accresce il suo potere, il potere agisce con i suoi sudditi indifesi e inermi, come il fattore con il suo bestiame, castra i tori, ingravida artificialmente le vacche per prendergli il latte, le inocula con sostanze chimiche, realizza improbabili incroci di razza, fa esperimenti indegni, macella le mucche per mangiarne e venderne la carne, chi o che cosa può salvarci?” dice il maschio malato. “Come dice?” dice il mentale.
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