“Che cosa succede?” domanda il politico in campagna elettorale. “E’ preoccupato!” dice il segretario speciale presidenziale. “E’ preoccupato?” domanda il politico in campagna elettorale. “Il Presidente è preoccupato, molto preoccupato, ha molti timori, è in ambasce, prova ansia, è molto angustiato” dice preoccupato il segretario speciale. “Quali sono i timori del Presidente? Che cosa lo angustia tanto?” domanda il politico in campagna elettorale. “Il Presidente della Repubblica Libera fondata sul Lavoro produttivo, teme la fuga degli investitori, teme la perdita di attrattività da parte del paese nei confronti degli speculatori stranieri, teme l’assenza degli investimenti da parte delle corporazioni globali, teme l’interruzione del flusso di denaro proveniente dall’esterno perché il paese può avere i suoi mezzi economici solo se li riceve con un prestito interessato da parte degli Istituti Privati Stranieri, il Presidente ci ricorda che abbiamo degli obblighi nei confronti degli investitori stranieri, che siamo legati a loro, che non possiamo spaventarli, non possiamo imbarazzarli, non possiamo metterli a disagio, non possiamo turbarli, farli preoccupare, angustiarli, perché altrimenti scappano e vanno altrove a prestare i loro denari interessati, privandoci così dei mezzi economici necessari per mandare avanti la nostra economia, il Presidente è molto preoccupato, questo non può e non deve accadere, ma da quando si è insediato il nuovo governo nazionale identitario sovranista popolista estremo ultra destra candido premale, a differenza del governo responsabile precedente, gli investitori sono costantemente in agitazione, e molti, giustamente, sottolinea il Presidente, hanno deciso di espatriare lasciandoci senza liquidità vitale, non ci prestano più il loro denaro e noi abbiamo bisogno del loro denaro per questo il Presidente della Nazione è molto preoccupato, rattristato, cupo, inquieto, livido, impensierito, afflitto da molti e pressanti timori, così riferiscono alcuni confidenti che hanno avuto modo d’incontrare l’esimio Padre della Patria, com’è noto a tutti, Egli vive solo per la Nazione, e se la Nazione sta male, se gli investitori stranieri non traggono profitto dalle nostre attività, Egli soffre!” dice preoccupato il segretario speciale presidenziale. “Che cosa teme in particolare il Padre?” domanda il politico in campagna elettorale. “La demagogia, la demagogia preoccupa molto il Presidente, lo angoscia, lo porta al rifiuto del cibo, lo tiene sveglio la notte, chi ha avuto l’onore d’incontrarlo riferisce che il Presidente è molto preoccupato dalla demagogia, dalle esternazioni estemporanee dei politici perché queste spaventano molto gli investitori prestatori di denaro, i mercanti valutari, non solo, le esternazioni dei politici, se non conformi ai desideri e alle volontà dei mercati liberi, provocano l’innalzamento dei tassi d’interesse da pagare sul denaro straniero prestato, e questo è molto preoccupante, per questo il Presidente è cupo, Egli mestamente predilige e auspica il silenzio politico” dice il segretario speciale. “Ma siamo in campagna elettorale! La politica non può tacere, deve denunciare i mali che affliggono il paese, perché solo così si possono trovare le soluzioni ai problemi! Se ignoriamo i veri problemi non possiamo risolverli!” si lamenta il politico identitario nazionale ultra destra estrema. “Sagge parole ma la politica disturba i prestatori di denaro, li mette in agitazione, soprattutto quelle dichiarazioni nostalgiche del passato dove si auspica una nazionalizzazione dell’Istituto Economico Centrale Pubblico Privato, dove si auspica addirittura uno Stato stampatore di mezzi monetari per la propria economia, quest’ultima cosa crea molto molto grave allarme tra gli investitori internazionali che non potrebbero più trarre profitto dalle attività nazionali perché una nazione che si crea i propri mezzi economici non è più costretta a chiederli in prestito agli investitori specialisti del debito stranieri, questo crea molta preoccupazione negli investitori del libero mercato e di conseguenza anche il Presidente della Nazione, garante dell’unità nazionale e dei profitti degli investitori stranieri prestatori di mezzi economici, dopo le vostre recenti dichiarazioni i tassi d’interesse sui prestiti statali sono schizzato in modo preoccupante, devo ripeterlo, c’è molta molta preoccupazione, la condizione politica del paese diventa instabile, rischiosa e chiaramente gli speculatori privati stranieri chiedono un maggiore ritorno, chiedono maggiori garanzie per poterci prestare i loro denari privi di collaterale, e questo preoccupa molto, il Presidente pensa che le dichiarazioni dei politici dovrebbero uniformarsi in qualche modo alle esigenze degli investitori, questo farebbe calare la tensione e di conseguenza la preoccupazione e così i tassi interessati, il Presidente pensa che i politici prima di esternare parole, dovrebbero soppesare bene le conseguenze delle loro dichiarazioni, la pericolosità delle loro affermazioni, la democrazia auspica la libertà espressiva ma i politici non possono dire quello che gli pare, altrimenti gli investitori ci puniscono, è questa sostanzialmente l’essenza della nostra Libertà, è questa l’essenza delle nostre Democrazie moderne, siamo liberi e democratici solo quando agiamo nella direzione voluta dalla libertà mercantile, il Presidente fa un accorato appello alla responsabilità collettiva, alla presa di coscienza, alla moralità, va bene parlare ma non tutto può essere detto, è giusto che la dialettica elettorale si esprima liberamente, ma anche la Libertà ha dei confini ben determinati, non si possono valicare i confini dell’autolesionismo, non si possono fare richiami identitari di difesa della propria gente, contro l’interruzione gravidativa, contro le inoculazioni coercitive, contro le operazioni militari in cielo, contro i sacri interessi degli speculatori multilaterali stranieri, non si può reclamare autonomia decisionale, indipendenza, libertà, autodeterminazione, sovranità, non si possono rifiutare i migranti stranieri clandestini illegali del sud sostitutori, voi capite bene, queste cose preoccupano, inquietano, creano allarmismo, imbarazzo, i mercati vanno rassicurati, le riforme vanno fatte, sono queste le riforme, la propria auto sostituzione, i mezzi economici sono mezzi per un fine e il fine è proprio questo, l’auto annullamento, per questo dobbiamo tranquillizzare a ogni costo gli speculatori multilaterali, non possiamo spaventarli con la demagogia inutile priva di fondamento, su questo punto il disagio del Presidente è emerso chiaramente nell’ultima udienza consiliare, la politica deve capire che se anche siamo in campagna elettorale non tutto può essere detto, i politici devono trovare il coraggio di chiudere la bocca, questo pensa il Presidente, se i politici chiudessero la bocca il Presidente sarebbe meno inquieto, più rilassato, garantiti gli investitori stranieri, avete capito? Chiudete la bocca! Il Presidente nella sua udienza ha citato esplicitamente la Carta Fondativa, ‘Compito della Repubblica è tutelare il risparmio’, e voi politici dovete garantire gli interessi degli specialisti internazionali del credito, il Padre vi richiama al rispetto della Costituzione!” dice il segretario particolare. “La Carta dice anche che la Repubblica ‘controlla l’esercizio del credito’ non lo lascia nelle mani straniere, questa seconda parte dell’articolo non rispettata dallo Stato non preoccupa il Padre della Patria, il Garante dello Stato e della sua distruzione?” domanda il politico estremo ultra destra.
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