“Lo odio!” dice l’attore famoso del cinema. “Anch’io lo odio” dice il cantante famoso. “Ma l’odio non era vietato?” si domanda il giornalista. “Lo odio, lo odio, e tutti lo dovrebbero odiare, perché è detestabile! Lo odio, lo odio, lo odio, lo odio, lo odio!” dice l’autrice famosa. “Il Presidente candido dovrebbe fare la stessa fine di quel corrispondente informatore straniero che è stato sequestrato, torturato per giorni e infine assassinato, i resti sotterrati nel cortile dell’ambasciata straniera!” dice la speaker specifica famosa. “E’ un prematista candido! Dice che i candidi sono sotto attacco! E’ pazzo! Dovrebbero avvelenarlo!” dice il cuoco specifico famoso. “Andrebbe incenerito è così odioso!” dice il cantante e scrittore di canzoni famoso. “Io non lo torturerei, semplicemente gli sparerei, lo ammezzerei come un cane per strada, come si fa con la gente comune!” dice l’attore famoso riferito al Presidente della Nazione. “Anch’io, senza scomodare faticose torture medioevali, semplicemente gli sparerei in testa” dice il cantante scuro di musica moderna famoso. “Mi sento un po' retro, un pizzico rivoluzionario! Io lo decapiterei! Sì, gli taglierei la testa in piazza! Si è messo in testa di costruire un muro al confine per fermare l’invasione di milioni di migranti del sud, farnetica di sostituzione etnica del candido, adesso arrivano anche dal continente nero! Come riescono ad attraversare l’oceano? Questo è razzismo! I muri non si edificano, i muri si abbattono sempre! Tutte le grandi civiltà del passato, che costruivano muri di straordinaria fattezza, irraggiungibile ancora oggi, si sbagliavano, i muri non servono, si sono prodigati inutilmente, non è vero che sono i muri a determinare, a creare la civiltà! Sciocchezze! Follie razziste!Io gli taglierei la testa! Tagliategli la testa! Non è incitamento all’odio violento contro il Presidente della Nazione! Si tratta d’igiene pubblica!” dice la commediante attivista donnista. “Si anch’io” dice il satanistico famoso. “Anch’io!” dice il regista famoso. “Io lo farei esplodere! Lo imbottirei di esplosivo e lo farei esplodere! Boom!” dice la cantante anziana con la benda sull’occhio famosissima. “Sì, una bella esplosione!” dice il cantante omotransit famoso. “Io lo farei decomporre, come i cadaveri ma da vivo!” dice originale il cantante ribelle famoso. “Che ne dite di una bella coltellata?” domanda il tecnico sonoro famoso. “Certamente, tante coltellate, come a quel Cesare!” dice il fotografo famoso. “Al Presidente piace giocare a golf! Io lo finirei con la mazza da golf!” dice lo scrittore famoso. “Originale!” dice l’attore famoso. “Io lo butterei giù da un burrone!” dice la comica famosa. “Ma questo è discorso d’odio! Voi state incitando all’odio contro il Presidente legittimo di questo grande paese!” denuncia il giornalista. “Vuoi forse limitare la nostra libertà espressiva costituzionalmente garantita?” domanda l’attore specifico famoso. “Mi limito a constatare che se le frasi violente che avete pronunciato contro il Presidente eletto della nazione più potente del mondo, fossero state indirizzate verso altri soggetti specifici, subito sareste stati accusati di razzismo specifico e immediatamente privati della libertà, perso ogni privilegio sociale, perso il lavoro, la carriera finita!” dice il giornalista. “E con questo che cosa vorresti concludere?” domanda altezzoso il cantante famoso. “Che in alcuni casi la critica è libertà di parola, il altri odio specifico e per questo meritevole di essere sanzionata e perseguitato il suo autore, in tutti i paesi del mondo si stanno approvando leggi speciali che vietano la critica di determinati soggetti specifici comunitari, perché questo inciterebbe all’odio specifico e metterebbe in pericolo il loro diritto a esistere in modo speciale in quanto popolo speciale, perché allora dire di voler uccidere il Presidente candido nei modi più diversi, tra cui lo strangolamento, il soffocamento, lo stupro mortale e così via, non costituisce in alcun modo un incitamento all’odio contro la tipologia specifica rappresentata dal Presidente specifico? Se il Presidente del paese più potente del mondo fosse il reale detentore del potere mondiale, pensate che gli artisti sinistri mondiali potrebbero esprimersi in questo modo nei suoi confronti? Pensate che la loro carriera non sarebbe finita un momento dopo? Perché per delle semplici allusioni contro i privilegi reali, di un determinato gruppo specifico espresso sui media sociali, dimostrazione ne sono le stesse leggi speciali emanate a loro protezione in tutto il mondo, leggi speciali che solo il loro gruppo speciale ha, bene, se allusioni al riguardo sono fatte, non artisti famosi in tutto il mondo con milioni di seguaci, ma soggetti assolutamente oscuri e insignificanti, sono censurati, licenziati, imprigionati persino? Perché in un caso la libertà di parola è libertà d’espressione e d’opinione, e nell’altro caso è incitamento all’odio violento meritevole di essere punito con sanzioni, multe, con la privazione della libertà espressiva e di movimento, l’isolamento sociale, la criminalizzazione e la condanna perpetua? Perché se la medesima critica è rivolta a un soggetto candido è libertà espressiva mentre se è rivolta a un appartenente tribale specifico religioso è incitamento all’odio specifico? Non avrai due pesi e due misure dicono i testi antichi ma non è questo il caso” domanda il giornalista specifico perseguitato. “Maledetto candido, t’investirei con un camion!” dice l’autore. “La legge del più forte rende tutto coerente, non c’è giustizia in questo mondo” dice il giornalista candido censurato per aver detto la verità e aver denunciato i crimini del potere protetto dalle leggi speciali.
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