“Cosa faccio taglio?” domanda il Ministro. “Si tratta di un’azione necessaria!” dice il commissario unionista. “Ne sono consapevole, è necessario, chiedevo solo una vostra conferma definitiva, allora cosa faccio, taglio?” dice il Ministro. “Si, faccia presto!” conferma il commissario straordinario unionista. “Ecco, mi preparo, la lama è ben affilata, posso tagliare il mignolo o preferite il pollice opponibile? No vi prego ditemi voi, le mie azioni sono animate dalle migliori intenzioni, io voglio mantenere buoni rapporti, il mio è un gesto riparatore” dice il Ministro. “Siamo ancora piuttosto adirati con voi!” dice il commissario unionista. “E va bene io comincio con il mignolo destro, ecco, solo un attimo per concentrarmi, se faccio così certamente è meno doloroso, ecco, un bel respiro, e ahhhhhhhhhhhhhhhhh!” geme il Ministro. “Si ma non basta non è abbastanza, non ci sentiamo soddisfatti, i rapporti non possono dirsi ristabiliti, si tratta di un bel gesto, un gesto che va nella corretta direzione, ma non basta, dovete fare di più, molto molto di più se volete sedere al tavolo e svolgere le azioni che abbiamo previsto per voi” dice freddo il commissario economico unionista. “Non siete soddisfatti? Non c’è problema, lo capisco, ah, ah, fermo l’emorragia, ecco, solo un attimo, ci metto un attimo, eccomi sono pronto a contrattare, ecco, allora, il mignolo non basta, è troppo poco, ecco allora io metto il pollice opponibile sul tavolo, il pollice opponibile è essenziale per l’essere umano per svolgere qualsiasi tipo di attività prensile, ha un valore inestimabile, non dimentichiamo che il pollice opponibile distingue i primati dagli animali, in termini evolutivi il pollice opponibile ha dato all’essere umano un vantaggio inestimabile, ci sono due falangi, solo due e non tre come nelle altre dita, se volete inizio con la falange distale altrimenti detta ungueale, e poi se non vi sentite soddisfatti, se non siete contenti potrei passare alla falange distale, ecco diciamo partendo da qui con un taglio netto e profondo, c’è da calcolare il fatto che l’osso è più grosso e robusto, forse il coltello non è sufficiente, gli operatori della cucina forse hanno qualche accetta per tagliare le ossa degli animali, in tal caso sarebbe utile averla qui immediatamente al mio tavolo” dice il Ministro all’inserviente di sala che corre spedito in cucina. “Ecco” dice l’inserviente consegnando l’accetta. “Grazie, ecco, chiedo scusa per il piccolo contrattempo, solo qualche secondo per la consegna dell’accetta, ecco riprendendo il discorso, se voi volete posso iniziare con il taglio netto della falange ungueale, appena sotto, diciamo di un valore intorno al tre per cento come previsto dai trattati, e poi vediamo come vi sentire, le mie azioni sono animate dalle migliori intenzioni, io voglio mantenere Buoni Rapporti con la commissione unionista, non mi voglio isolare, voglio dialogare, voglio continuare a servire, noi non ci vogliamo astenere dal servire, i buoni rapporti sono fondamentali, senza un rapporto non possiamo riceve i vostri comandi, siamo senza comandi, noi vogliamo essere comandati, non siamo in grado di camminare con le nostre gambe, vogliamo mantenere Buoni Rapporti!” dice il Ministro visibilmente provato. “Proceda” dice il commissario unionista. “Certamente, grazie, ecco, mi preparo al taglio della falange ungueale del pollice oppositivo al tre per cento, ecco, posso avere delle garze e anche degli antidolorifici presto – dice il Ministro all’inserviente di sala – ecco, un attimo solo non vi spazientite, adesso mi porteranno delle garze per la raccolta del liquido ematico” si scusa il Ministro. “Faccia presto” dice il commissario spazientito. “Ecco, un attimo solo, abbiate pazienza generosi commissari, abbiate pietà, un attimo solo, grazie, ecco ho ricevuto le garze, sono pronto, sono pronto, un bel respiro e ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!” geme il Ministro. “Ecco le pillole” l’inserviente di sala porge le pillole antidol al Ministro madido di sudore. “Grazie, grazie, ecco, rispettabilissimi commissari, ecco, ah, ah, asciugo il liquido ematico, così, ecco, ah, ah, recupero le parti asportate, ecco, così, ah, ah, ditemi adesso se siete soddisfatti, come vedete io non sono venuto qui a ‘battere i pugni sul tavolo’, eccomi, come vedete sono prostrato sanguinante di fronte a voi, come potete constatare sono venuto qui con spirito di servizio, senza nessun tipo di pretesa prevaricatrice, con atteggiamento di totale sottomissione, adottando un contegno deferente, animato da una volontà riparatrice, io voglio mantene BUONI RAPPORTI, so che ci siamo macchiati di gravi colpe nel passato e siamo qui per estinguerle, siamo in debito e vogliamo ripagare tutto con gli interessi, non vogliamo scappare dai nostri obblighi e doveri nei Vostri confronti, e vi chiediamo scusa per quello che abbiamo fatto e grazie per la pazienza che ci avete voluto accordare riconoscendo le nostre gravi debolezze, adesso ditemi voi cari commissario, gentili commissari, se adesso potete dirvi soddisfatti, siete appagati? I nostri rapporti possono finalmente dirsi riparati? Possiamo continuare a fare affari insieme? Abbiamo il privilegio di continuare a servirvi, siete disposti a concederci il privilegio di servivi? Abbiate pietà!” supplica pallido il Ministro. “Non siamo soddisfatti!” dice austero il commissario unionista. “Grazie! Va bene, va bene sua eccellenza, va bene, allora mi preparo, mi preparo in fretta, ecco – portatemi del disinfettante e delle altre garze e anche un doppio whisky presto – ecco, prendo l’accetta, allora se volete avere ancora un attimo di pazienza io sono pronto a tagliarmi anche la falange distale per mantenere Buoni Rapporti, io taglio per mantenere buoni rapporti, io non voglio mancare di rispetto, c’è un patto d’onore, mi mutilo l’arto per soddisfare le vostre richieste, ecco un taglio netto come piace a Voi, grazie, grazie, un attimo ancora cari commissari, bevo un po' d’acqua appena portatami dall’inserviente di sala, un attimo, sistemo le garze, ecco sono pronto, un bel respiro e ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!” piange il Ministro pallido e madido di sudore. “Stiamo perdendo la pazienza” dice il commissario spazientito. “Ma allora non siete soddisfatti? Vi chiedo scusa cari commissari, credevo che il taglio di due dita fosse sufficiente, ma si è trattata di una cattiva stima da parte mia, voi siete di valore superiore e le nostre colpe sono molto molto più ingenti, per ripianare avete bisogno dell’intera mano, vero? Vero? Ecco va bene, io taglio per mantenere buoni rapporti, voglio che ci siano buoni rapporti tra il nostro paese e voi commissari internazionali multilaterali non eletti agenti privati, io lo faccio subito, i buoni rapporti sono essenziali, chiedo solo l’aiuto dell’inserviente di sala – prendi questa, quando te lo dico taglia all’altezza del polso – ecco, un attimo, prendo solo ancora un po d’acqua, tampono il liquido ematico, ecco, sono pronto, presto, taglia, taglia! Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh! - l’inserviente non riesce al primo colpo e si accanisce sull’arto del Ministro Esperto di cose economiche - Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh!” geme il Ministro dissanguato. “Ci sentiamo offesi!” dice il commissario abbandonando la sala seguito dal suo staff. -------------------------------------------------- “Oggi il Ministro Economico si è recato presso la sede unionista privata per incontrare i commissari economici unionisti che chiedono una revisione delle spese dello stato giudicate troppo elevate, ‘lo Stato spende troppo, bisogna tagliare!’, ripetono i commissari come un mantra da anni, da quando lo Stato è entrato nell’Unione Economica Unionista i commissario chiedono riduzioni di spesa pubblica per diminuire il debito economico contratto dallo Stato a favore degli investitori prestatori internazionali, il Ministro è animato dalle migliori intenzioni, è disposto ad attuare ulteriori tagli alla spesa pubblica come ripetutamente chiesto dai commissari, il Ministro Interiore invece dice che sono anni che tagliamo la spesa pubblica ma questo incrementa il debito e aggrava la crisi economica, il Ministro Interiore dice anche che l’unico modo per ridurre il debito non è con i tagli di spesa ma con gli investimenti pubblici, ‘lo Stato deve spendere di più non di meno, ma in primo luogo lo Stato deve riappropriarsi della propria sovranità economica e monetaria, non può continuare a chiedere soldi in prestito agli speculatori stranieri internazionali che c’indebitano e poi usano il debito come pretesto per sottrarci ogni ricchezza nazionale, è molto semplice, il Loro intento e quello di smantellare lo Stato uccidere la nostra gente e prendersi tutto per se, lo sanno bene che le loro misure di austerità aggravano la crisi economica invece di migliorarla, lo sanno anche i sassi ormai, Loro usano l’austerità come i militari i bombardamenti, andranno avanti a chiedere tagli e ancora tagli di spesa fino a quando non saremo completamente distrutti, non saranno contenti fino a quando non otterranno la resa incondizionata, continueranno a chiedere austerità e ancora austerità indifferenti alle conseguenze delle loro scellerate disposizioni, la cura si è rivelata fallace ma loro continuano a prescriverla come unica soluzione valida, tagli, chiusure, riduzioni di spesa, cessioni a terzi di patrimonio statale, fino a quando non ci avranno annullati totalmente! Si tratta di politica, l’economia non c’entra niente!’, questo dice delirante il Ministro Interiore, ma il responsabile Ministro Economicista emerito professore Economicista all’Università Economica della Capitale, è disposto a tutto pur di per MANTENERE I BUONI RAPPORTI con i vertici dell’Unione Economica Privata dei Popoli Uniti Nordici” dice il telegiornalista.
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