Autore Alex Payne
Pubblicato 01/03/2022, 19:15
“Un altro giorno d’invisibilenemico, ogni giorno un nuovo passo verso il cambiamento sociale inarrestabile, signor Presidente regionale, che cosa fate per fronteggiare la minaccia invisibile?” domanda il giornalista.
“Il governo ci chiedere di chiudere tutto! Noi non ci opponiamo, per carità, siamo uomini delle istituzioni, abbiamo giurato fedeltà alla Carta, quello che ci dicono di fare facciamo, non possiamo contravvenire alle imposizioni dall’alto, ma così proprio non va bene!” si lamenta il presidente regionale.
“Nella sua regione molte città si sono ribellate alla nuove disposizioni reclusive anti-invisibilenemico, anche nella capitale ci sono state ribellioni importanti” dice il giornalista.
“E’ proprio questo il punto! Il gov-lab centralissimo legato all’internationals, ci chiede di chiudere, ci mandano una letterina e ci dicono di chiudere tutto per mesi che c’è l’invisibile galoppante, ma noi come facciamo? La gente si ribella, scende in piazza chiedendo libertà, libertà, libertà, bruciano le mascherine, negano la presenza invisibile, si rifiutano di stare reclusi in casa!” si lamenta il presidente regionale.
“Voi invece che cosa chiedete al governo?” domanda il giornalista.
“E’ molto semplice, noi non abbiamo i mezzi per contenere la popolanza liberata dichiarata sovrana dalla Fondante su cui ho giurato!” si lamenta il presidente regionale.
“Capisco, lei non si oppone alle disposizioni gov-lab-internationals, ma chiede più mezzi allo stesso gov-lab che le chiede di chiudere tutto, per poter imporre la reclusione alla popolanza liberata e sovranale che violando i confinamenti domiciliari, scende in piazza chiedendo libertà e negando l’invisibile” dice il giornalista.
“Esattamente! Mi dicono di chiudere, di recludere, di confinare la popolanza liberata e sovrana, io lo faccio, mica mi tiro indietro, io sono servitore dello Stato Liberato e di chi lo governa dall’esterno, io servo, ma almeno datemi i mezzi per potere servire, per poter recludere, per poter isolare, per poter concentrare, per poter rastrellare, per poter perseguitare i cittadini liberati violatori delle misure reclusive imposte per fronteggiare un invisibile che loro non senza ragioni legittime, negazionano! Ci vuole equità, equilibrio e uguaglianza! Mi diano una polizia! Ecco! Mi diano una polizia! Lo Stato liberato può contare sulle forze ordinanti per imporre i sui diktat internationals e per garantire l’attuazione dei suoi provvedimenti, mentre noi regionali non abbiamo i ‘mezzi’, ‘gli strumenti’, per far rispettare i nostri diktat che poi sono i loro diktat e sussumendo, quelli dell’internationals! Voglio dire, anche i sindaci hanno le loro forze ordinanti municipali! La polizia municipals! E noi della regione che siamo più grandi non abbiamo niente!? Come le dicevo, ci vuole Uguaglianza!” si lamenta il presidente regionale.
“Ci vuole una polizia regionals internationals!” dice il giornalista.
“Esattamente! Noi vogliamo chiudere ma questi bastardi d’indigeni tutte le sere scendono in piazza chiedendo Libertà! Libertà! Libertà! Loro dicono che invisible non ce n’è, io rispondo che Libertà non ce n’è! Vorrebbero vivere liberamente, capisce? Noi gli diciamo state in casa che c’è l’invisibile e l’oro ridono, escono e protestano! Così non va bene! Non c’è dignità morale così! Dateci la polizia ordinante, così saremo capaci di far rispettare le leggi e di raddrizzare la schiena a questa popolazione di recalcitranti inclini al ribellismo violento e ingiustificato, negazionatori dell’invisible! Ci diano una polizia, un esercito di ordinativi magari stranieri, perché no?, gli stranieri hanno meno vincoli di solidarietà con la popolanza indigens, per questa ragione sono più inclini alla violenza indiscriminata verso i non ottemperanti indigens, per esempio, ci sono un sacco di giovani stranieri illegali clandestini dediti alla delinquenza a spasso per le nostre città liberate, ogni giorno sbarcano a migliaia liberamente mentre gli indigens sono costretti in casa, gli indigens sono disoccupati, senza un futuro, investiamo sugli straniers scur del sud, diamogli un lavoro, una divisa, uno stipendio, una dignità, un po' di rispettabilità, una macchina, una pistola, una casa, una donna indigena che si prenda cura di loro e che li scaldi durante le sere fredde d’inverno, adoperiamo questa miniera d’inestimabile valore di stranieri per reprimere la negazione indigena dell’invisibile! Metteremo il turbo al cambiamento e in men che non si dica avremo il nuovo mondo rinnovato e ristorato! Ci vuole una polizia straniera del sud, così i candid si sbarazzeranno dei loro privilegi, della loro tossicità, così ci sarà uguaglianza, assenza di razzasmo, assenza di discriminanza razzale premale, ci vuole una polizia straniera del sud al nord ‘per avere la capacità concreta di attuare i provvedimenti’ reclusivi sostitutivi gov-lab! La rabbia sociologica è pericolosa dobbiamo reprimerla dopo averla suscitata! Guai ai fomentatori di violenza! Non saranno tollerati! Guai a chi scende in piazza negazionando l’invisible! Guai a chi scende in piazza a superdiffusionare l’invisibile che negaziona! Guai a chi urla in piazza slogan anti-gov-lab! Guai a chi si sgola chiedendo libertà in piazza! Guai! La Vera Scienza si è espressa!” si lamenta il presidente regionale.
“A che cosa si riferisce?” domanda il giornalista.
“’C’è una correlazione tra i decibel della voce e le goccioline infettate contagianti emesse!’” si lamenta il presidente regionale.
“Su questo non c’è dubbio ma è la presenza dell’invisibile nelle goccioline che i negatoristi negazionano” dice il giornalista.
“Ed è per questo che li recludiamo forzosamente! I test ci dicono in modo IRREFUTABILE, che l’invisibile nelle gocciolanti mucali emesse dal vociare, c’è! Lui si nasconde lì pronto a colpire e ad ammazzare ferocemente!” si lamenta il presidente regionale.
“Come si combatte l’invisibile?” domanda il giornalista.
“Lavandosi le manine, stando isolati e mascherati! Non c’è altro modo per ora, prima dell’arrivo dell’inoculx salvatore! I cittadini devono apprendere il valore della sopportazione, la durezza del vivere, devono imparare ad abbracciare la sofferenza, lo ripetiamo da sempre, NON C’E’ ALTRA ALTERNATIVA, non ci sono scorciatoie, si deve fare come dice il gov-lab asservito ai protocolli internationals, non sono ammesse le fughe in avanti, devono comprendere che gli ospedali sono al collasso, i dottori ‘rifiutano i ricoveri’, che ‘mancano i posti letto’ nonostante la ‘pioggia di miliardi dell’Unione Unionale Nordic’ a debito, nonostante l’aiuto dei militari, anche il presidenziale garante della Carta si è appellato all’Unità, dobbiamo collaborare tutti insieme e chi negaziona non collabora, collaborare significa fare quello che viene ordinato, il presidente garante chiede un ulteriore sforzo di generosità, chi nega l’invisibile lo fa mica perché non c’è ma per ‘guadagnare visibilità’! Tutti questi manifestanti in piazza che chiedono libertà cercano visibilità mica libertà! Si è svegliato male come sempre! Sciagurati noi poveri! Perché rifiutate la mano tesa del presidente e il suo invito alla generosa responsabilità ‘quali che siano le convinzioni’? Se uno non ‘crede’ all’invisible deve comunque essere generoso, non è possibile un comportamento negante e non responsabile, non conforme! Tutti devono adeguarsi all’OBIETTIVO COMUNE, anche se nessuno se lo è scelto questo obiettivo, caduto dall’alto come sempre e in quanto altoproveniente accettato come dono divino, il presidenziale invita a mettere da parte i ‘calcoli di convenienza’, insomma, il solito messaggio, guai agli ordini sparsi soprattutto adesso che c’è l’invisibile, guai a negarlo per riprendersi la libertà, l’invisibile c’è e quindi dobbiamo restare reclusi, chi lo nega è perché vuole essere libero mica perché l’invisibile non c’è, si tratta di egoisti che vanno repressi e intubati dopo essere stati pronati e medicalizzati silenziati inumati annullati! Il progresso non si ferma mica perché ci sono in giro questi untori criminali negatori terrorali!” si lamenta il presidente regionale.
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