“Molestie?” dice il direttore. “Ma non ci sono molestie in redazione!” dice la redattrice. “Trovale, chi cerca trova! Non diceva così...” dice profetico il direttore. “Sono scettica” fa eco la redattrice. “Chiedi in giro alle tue colleghe, in modo informarle, non farla sembrare come una formale intervista ma come un’informale conversazione tra colleghe di fronte al caffè, fa cadere l’argomento sulle molestie sessuologiche, esponiti, apriti, confidati, apri le loro barriere difensive, crea un clima di fiducia, in fondo è questo il nostro vero talento, parla di un tuo caso personale, lamentati, esponi il tuo dolore, il tuo essere vittima perché donna e debole, ignora gli stupri violenti e in molti casi omicidi perpetrati dai clandestini stranieri accolti contro le autoctone, milioni di casi a danno di ragazzine minorenni costrette alla prostituzione, stupri di gruppo, loro hanno il pieno diritto di esercitare la loro legittima anche se illegale mascolinità virile, non possiamo di certo privare gli stranieri clandestini dei loro diritti costituzionali e del diritto umanologico essenziale a essere se stessi in termini di genere biologico fisiologici, le donne autoctone coraggiose che denunciano questi crimini perpetrati contro le donne autoctone candide dagli stranieri illegali, sono accusate di terrorismo estremista violento, in questi casi l’oppressione femminile non sussiste è evidente a tutti mi pare, terminate sulle reti virtuali sociali private della libertà non solo espressiva ma anche fisica, tradotte in prigione per crimini d’odio di discorso violento contro lo straniero religioso imprigionate nella stessa sezione dei terroristi religiosi radicali stranieri del sud di cui loro denunciano i crimini, allontanate per legge dalle terre natie che avevano provato a difendere dai crimini stranieri, i confini nel grande e democratico continente nordale sono aperti, ai milioni di migranti stranieri clandestini illegali senza documentipersiinmare e alle merci, ma non agli indigeni che vogliono vivere dove sono nati, per loro i confini esistono eccome, stato di polizia? Sostituire le popolazioni candidali? Ppsssh! Non scherziamo per favore! Certo è la realtà, è quello che vediamo ma si tratta anche di un’altra, l’ennesima, teoria conspirazionalisticamentaledell’estremorazzistico! La Scienza ha ampiamente dimostrato in forme non intelligibili, che dire che le terre del nord devono essere abitate dai nordici candidi è chiara espressione di prematismo discriminatorio razziologico criminale estremo xenofobale! Le bandiere nazionali nordiche, le statue, le tradizoni discriminano, spaventano gli stranieri, offendono in molti casi, esprimono prematismo candido, vanno tolte, levate, distrutte, via tutto perché esprime estremismo! I simboli nazionali creano identità, sentire comune, omogeneità, ma in definitiva prematismo razziologico, per questo vanno aboliti tutti quanti! Basta simboli comuni, si alla neutralità non offensiva! Se sei orgoglioso di essere un candido nordico allora sei estremo prematistico razziologico! Se sei straniero colorato del sud va bene avere orgoglio, ma non se sei candidale, se sei transitorio, è ok, è un esempio dice il Ministro! Se sei naturale invece discrimini, se sei contro l’aborto sei medioevo, se sei contro le inoculazioni preventivali curative sei contro la Scienza e il diritto alla salutistica! No! Illegale! La Legge Parla! Il LOGOS! Se i bambini candidi sono portati a identificarsi con la propria nazione, questo è razzisticoprematistico! Da evitare! Questa è la natura sinistra e invertita, demoniaca, della nostra libertà malata, ma non è di questo che stiamo parlando, qui parliamo di abusi, di violenze perpetrate dai maschi autoctoni candidi ai danni delle donne autoctone, candidi che abusano candide, è questo il tema, con questa roba andiamo in prima pagina, l’argomento piace agli sponsor, spingono molto su questo, altrimenti non sganciano il grano e siamo tutti a spasso, è questa la libertà espressiva costituzionalmente garantita, loro pagano per un servizio e noi glielo diamo, liberamente, lavori per qualche settimana, la redazione è grande, ogni giorno offri il caffè a una collega diversa, in forma anonima redigi un rapporto giornaliero aggiornato, fai cadere l’argomento sul tema, dici di aver subito molestie da parte di un collega maschio, che non ne puoi più, che ti fissava, che ti cercava, che ti faceva domande inutili, che ti offriva il caffè, che ti mandava messaggini, che sempre l’hai respinto, che alla fine ha capito, ma poi è tornato alla carica, che ti ha chiesto di uscire a cena per discutere di lavoro, che ti ha persino sfiorato la mano una volta, che sei disperata, getti l’amo e poi le lasci parlare, ti racconteranno i loro casi di violenze sessuali, gli sguardi insistenti, gli ammiccamenti, le palpatine, tu segni tutto, registri tutto, mi mandi tutto, io distillo il composto, ti rimango il riveduto, tu ci scrivi dei pezzi sopra con uno pseudonimo con il pretesto dell’argomento scottante, e poi usciamo in prima pagina con un nuovo caso di abusi sessuologici questa volta nel mondo della libera informativa! Se scrivi bene di sicuro ci scappa il premio! Sono tanti bei soldini! Su questo tema adesso ci scappa il premio, io lo so, parlo con le alte sfere e lo so, dovrai dare l’impressione che il fenomeno è reale non costruito, variegato, multisfaccetto, sotterraneo ma diffuso, ampiamente diffuso ma soprattutto impunito, questi maschi predatori se ne vanno in giro con il coso duro a molestare impunemente, a scrivere bigliettini, a regalare fiori, a fare sorrisini, a ricattare sessualmente, ma la festa è finita, basta, il tempo delle molestie criminali impunite è finita! Dai i numeri, i numeri fanno impressione, danno scientificità all'inconsistenza, non so, le aggressione da parte dei maschi candidi al lavoro contro le donne indifese è giunta al cinquanta per cento nell’ultimo periodo di riferimento analitico rilevatorio, da dove arrivano queste percentuali non importa, nessuno si chiede mai, è stato dimostrato, nel cervello si stampa solo il numero cinquanta per cento che è un bel numero, vuol dire la metà, prosegui, solo l’uno virgola sei denuncia i casi di violenza subite, forse perché non ce ne sono? No, perché hanno paura delle conseguenza, temono di perdere il lavoro per cui hanno tanto studiato, le donne soffrono e sono ricattabili perché deboli ma solo quando fa comodo, sono schiacciate dall’uomo candido maschilista schiavo del pene turgido che molesta apertamente le colleghe in redazione, senza paura delle conseguenze penali dell’atto criminoso, ribadisci sempre sul fatto che il fenomeno non è un’invenzione per demascolinizzare l’uomo, ma è reale, strutturato, ben collaudato e radicato, e proprio per questo va denunciato apertamente perché il maschio candido affetto da mascolinità tossica la deve smettere di approcciare le donne in redazione invece di fare interviste e di andare a caccia di notizie utili alla consapevolezza sociale collettiva! Come un tempo i rapporti di classe, come quel fantasma continentale, qui sono in gioco i rapporti di potere tra i generi sessuologici che abbiamo visto sono molteplici e come un cancro in metastasi aumentano in modo geometrico, sia chiaro, in tutto questo contesto la vittima è sempre la donna, non l’uomo privato della sua mascolinità, castrato, criminalizzato perché uomo in quanto uomo candido maschile, ma la donna e l’uomo omo insomma il clima molesto c’è, è diffuso, è vero, il clima molestatore aggressivo violento contro la donna e l’omosex che sono le categorie umane più deboli e penealizzate, e per questo meritevoli di essere tutelate e difese, per non parlare delle battute imbarazzanti, discriminanti e aggressive contro le donne sulla loro presunta frigidità, sulla scontrosità in certi periodi, sulla fragilità emotiva, sulla menopausa, i dati parlano forte e chiaro signori, questo è un nuovo crimine contro l’umanità e il COLPEVOLE è sempre la mascolinità candida! Questo conferma la realtà del fenomeno, non solo le attrici pornografiche sono molestate, non solo le artiste, le registe, le poliziotte, le scrittrici, le pompiere, le sportive, le sceneggiatrici, le badanti nel fine settimana, le libere muratrici, le soldatesse sui campi di battaglia ferite dalle mine nemiche terroristiche, le controllore sul treno, le politiche, le mediche, le ministre, ma anche le giornaliste in redazione! Dobbiamo dire Basta a un sistema culturale che discrimina, penealizza e offende e violenta le donne in quanto donne femministe! Dobbiamo fermare questa deriva, curare la piaga purulenta, arrestare questo cancro maschile candidale che opprime le femmine! Potere alle donne femmine! Le donne devono trovare la forza e il coraggio di denunciare il mascolino tossico occhiuto oppressore!” dice entusiasta il direttore per la donna oppressa. “Ma perché! Sono tanti anni che faccio questo mestiere, non ho mai subito molestie, si certo, gli sguardi, gli ammiccamenti, gli appuntamenti, tutte le colleghe, soprattutto quelle giovani e carine, sono certa sono state oggetto di attenzioni non richieste da parte dei colleghi maschi, ma non credo si possa parlare di violenza, di molestie, penso si tratti di normale corteggiamento in alcuni casi di galanteria, come si fa a trasformare uno struscio in molestia, ma soprattutto perché trasformare una normale dinamica uomo donna in violenza, in molestia sessuologica” dice la giornalista donna. “Perché? La risposta è complessa, dovresti averlo compreso ormai, è fondamentale discreditare l’uomo agli occhi della donna, esattamente come avveniva nelle colonie ai tempi degli schiavi, dobbiamo creare divisione tra uomo e donna, affinché non si alleino contro il sistema di potere che li rende schiavi, così facevano i coloni, quando frustavano lo schiavo di colore in cortile sul ceppo lo facevano per una ragione, distruggere l’immagine maschile, quello che facciamo noi oggi con simili inchieste, la donna senza la figura maschile si sentiva abbandonata, lasciata sola, facile preda, questa pubblica umiliazione dell’uomo di colore creava distacco, la donna rompeva il suo legale di fiducia e di dipendenza con il suo compagno indigeno e si affidava interamente allo schiavista che aveva dimostrato pubblicamente di essere l’unico detentore del potere, ma lo schiavista agiva anche nella direzione opposta quando ingravidava le giovani schiave, creava divisione, lo schiavo guardava con diffidenza la schiava che praticava sesso con lo schiavista, in questo modo si creava diffidenza, sfiducia reciproca, sospetto tra gli schiavi, distruggendo lo stesso legame famigliare di sangue, il legame umano più forte, i bambini erano marroni, un mix razziale, gli schiavi erano totalmente sradicati, automi senza legami, perfetti per il lavoro, non si prendevano cura dei bambini perché non erano loro figli ma del padrone, alieni sradicati schiavi perfetti, anzi, li odiavano perché gli ricordavano la frusta del padrone, un terribile colpo per loro che li rendeva muti, apatici, impotenti sul proprio destino, ancora una volta, perfetti per il lavoro, allo stesso modo oggi le donne divise dagli uomini aggressori e demascolinizzati, effeminatati, private della figura autoritaria maschile, devono farsi uomo, mascolinizzarsi, fenomeno piuttosto visibile a cui la donna allettata dal potere si presta con piacere perdendo la sua caratteristi regina che la rende unica è impareggiabile agli occhi dell’uomo la sua femminilità, la donna si fa maschio dunque e si affida alle istituzione cosiddette libere, al governo che incarna il potere maschile e che infatti si preoccupa di proteggerla, approvando leggi contro le aggressioni floreali degli ormai timidi ed emotivi colleghi candidi al lavoro, certo che esistono casi di violenza, noi usiamo questi casi per colpevolizzare, condannare, effeminare, castrare, di fatto criminalizzare, sottomettere un’intera categoria umana maschile candida umiliando il maschio di fronte alla donna, uomo che sarà quindi portato all’onanismo, a ritrarsi, a richiudersi in sé, e questo avrà certamente degli impatti demografici estintivi, che è sempre il chiodo fisso dei nostri allevatori, per i loro gusti siamo in troppi che infestiamo questo pianeta, al contrario dell’epoca coloniale adesso lo scopo è quello d’incrociare la donna candida con lo straniero sudista al quale è ancora concesso il diritto all’orgoglio e alla mascolinità, gli stupri degli stranieri non suscitano indignazione tra le donniste, al contrario, i migranti illegali clandestini stranieri vanno scusati perché non li accogliamo a dovere, hanno paura, soffrono, sono deboli, anche l’uomo candido è chiamato a essere donna per meglio accogliere dentro di se lo straniero di colore del sud, così agisce il governo totale, è necessario rimuovere dalla mente degli uomini il loro individualismo, la lealtà alle tradizioni familiari, il patriottismo nazionale, la stessa memoria storica, e i dogmi religiosi, questo diceva il Presidente dell’Associazione Mondiale della Sanitività Psicomentale ed è estremamente indicativo, per cui datti una mossa, inizia a raccogliere materiale utile per la distruzione maschile! Fate sempre attenzione a quello che leggete perché nell’inoculazione detta curativa benefica malare preventivale c’è sempre del veleno, e lo scopo dell’inoculazione è proprio inoculare quell’invisibile ma essenziale dose di veleno non la profilassi in sé che è dimostrata inesistente” dice il direttore colono. “Grande Creatore liberaci dal Male!” dice la donna oppressa.
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