“E’ uscito il rapporto annuale della OpenWorld” dice l’osservatore internazionale. “Che cosa sostiene il rapporto?” domanda l’avventore. “Nel continente e nel mondo intero, i populismi estremistici sono in forte ascesa, la rabbia popolare è pericolosa, si tratta di segnali allarmanti da non sottovalutare, aumentano le disuguaglianze e i rigurgiti incontrollati nazionalistici che minacciano le moderne democrazie, ma in questo contesto mondiale nero e inquietante, c’è una luce di speranza” dice l’osservatore internazionale. “Qual è la luce di speranza?” domanda l’avventore. “Per fortuna i giovani manifestano xenofilia, riscoprono la passione verde ambientalista, l’impegno sociale civile ed etico, in favore dell’accoglienza integrativa mescolante del migrante straniero illegale clandestino del sud sofferente, contro ogni forma di xeno-razzo-intollerante-odiatore anti-amore!” dice l’osservatore internazionale. “I giovani sono facili da manipolare, mancano di visione generale e il sistema, zittiti gli adulti, se la prende con i più piccoli indifesi, lavorando sui programmi scolastici e sui costumi sociali! Comunque anche le società cosiddette democratiche sono profondamente diseguali, i popoli temono per la restrizione della propria libertà che vedono erodersi ogni giorno di più in favore della sorveglianza capillare di massa come nemmeno nelle peggiori distopie letterarie, i popoli non credono nella cosiddetta libertà di stampa, nella magistratura cosiddetta indipendente, dubitano della trasparenza dei processi elettivi, diffidano del sistema economico giudicato come un metodo di controllo sociale che non ha nulla a che vedere ne con l’economia ne tanto meno, con la libertà, e poi perché il nazionalismo, il giusto desiderio dei popoli di difendere le proprie legittime prerogative minacciate dal degrado, dalla denatalità, dall’immigrazione di massa incontrollata che avvilisce la nostra gente e la nostra cultura, giuste prerogative minacciate dagli appetiti rapaci dei liberi mercanti, perché il nazionalismo è definito da tutta la libertà informativa libera, rigurgito incontrollato?” domanda l’avventore. “Perché in un mondo globalizzato, soggetto a un unico potere globale, i nazionalismi e i nazionalisti che lo sostengono, non sono altro che dei disgustosi rigurgiti gastrici acidi deleteri per la salute da reprimere e perseguitare con ogni mezzo! Inoltre costituisce reato opinionistico sostenere che l’accoglienza incontrollata arricchente di milioni di clandestini illegali del sud, come dice il nome stesso, arricchisce a dismisura la nostra cultura nonché il nostro patrimonio genetico migliorandolo e rafforzandolo contro le intemperie, come sostengono i migliori antropologi mondiali globalisti, per queste sue parole infondate lei sarà proscritto e subirà il dovuto trattamento ostracizzativo fino alla completa privazione della libertà mobile e infine ci preoccuperemo di garantire su tutte le piattaforme mediatiche libere e indipendenti, il necessario e costituzionalmente garantito, diritto all’oblio permanente, lei sarà cancellato dalla faccia della terra! Il nazionalismo è il più grande pericolo della terra, dobbiamo impegnarci tutti per debellarlo senza distinzioni, le bandiere nazionali sono un oltraggio al mondo, per questo devono essere ritirate immediatamente, le bandiere nazionali sono divisive, identificano, demarcano, separano, discriminano, offendono la diversity entrante quotidianamente nel paese illegalmente attraverso i confini non più presidiati, opprimono i migranti, li fanno sentire a disagio, non si sentono a casa loro, si sentono spaesati, noi invece dobbiamo metterli a loro agio, dobbiamo adorare i loro dei, imparare la loro cultura, mangiare i loro cibi, seguire le loro tradizioni, e di contro, cancellare ogni traccia del nostro passato criminale e colpevole nonché supremale primatistico, demolire ogni statua, privarci di ogni elemento cultural-identitario in nome dell’accoglimento del migrante illegale clandestino diverso del sud, non sono loro che devono adeguarsi a noi, visto che sono loro a occupare le nostre terre siamo noi a doverci adeguare e assimilare a loro, siamo noi che dobbiamo concedergli le nostre fanciulline vergini, la polizia deve impegnarsi per ritirare e demolire, al più presto, ogni elemento identitario nazionale indigeno, per evitare altre inguaribili sofferenze ai poveri migranti del sud che ci premiano col la loro presenza arricchente sul suolo patrio, evitargli ogni sofferenza oltre a quelle che già hanno dovuto subire per arrivare in quello che è ormai il loro nuovo paese e come tale, è giusto che se lo organizzino come meglio gli pare!” dice l’osservatore internazionale.
Condividi i nostri articoli
Unisciti ad altri migliaia di visitatori giornalieri!
Se non conservi ciò che ami, se non ti prendi cura della tua casa, non stupirti se va in rovina! Iscriviti alla newsletter!