“Partiamo!” annuncia il militare governativo.
“Di nuovo? Di che si tratta?” domanda il giornalista.
“Una missione militare all’estero al fianco dei nostri alleati, per aiutare i nostri alleati regionali” dice il militare governativo.
“Ma la nostra Fondante Carta non ripudia la guerra? Non ci dovrebbe essere un passaggio parlamentare al riguardo per informare l’opinione pubblica?” domanda il giornalista.
“La Carta ripudia la guerra solo se fatta per la difesa dei nostri interessi nazionali, qui invece difendiamo gli interessi internazionali dei nostri alleati regionali, il sangue è versato per uno scopo nobile, altruistico, il loro precipuo interesse, in questo modo rispettiamo il Dettato Fondativo, il passaggio parlamentare è sospeso, l’assenso automatico in presenza di richiesta militare alleata è prassi, loro ci chiamano, noi andiamo, come quando serve un taxi, oltre a questo c’è il virale infettivo mortale, non possiamo burocratizzare, ci vuole lo Stato efficiente mica siamo dittatura, al riguardo il Ministreriale ha già predisposto una formale delibera d’insindacabile approvazione, in realtà le nuove missioni approvate sono diverse in tutto il mondo ma non posso dare maggiori dettagli per ragioni di sicurezza militare, si tratta comunque di missioni MULTILATERALI INTERNATIONAL Umane” dice il militare governativo. “Qual è l’entità della missione? Saranno impiegate molte risorse?” domanda il giornalista.
“Sarà coinvolto l’esercito, l’aeronautica e la marina militare, decine di elicotteri da guerra, decine di carrarmati, migliaia di droni, satelliti spaziali, molti reparti speciali, migliaia di soldati, incursori, commandos, alcune portaerei e fregate militari incroceranno nei luoghi di guerra” dice il militare governativo.
“Ho già una vaga idea al riguardo ma la prego ci dica Generale, qual è lo scopo della missione?” domanda il giornalista.
“Ci recheremo in teatri di guerra ad alto rischio, il profilo è ‘COMBAT’, i nostri militari si preoccuperanno di salvare vite umane...” dice il militare governativo.
“Ahh…” prorompe il giornalista.
“Che succede?” domanda il militare governativo indispettito.
“Chiedo scusa un colpo di tosse, ma la prego prosegua!” sollecita il giornalista.
“I nostri militari dicevo, si preoccuperanno attraverso l’impiego degli elicotteri bombardanti, di salvare vite umane sul campo di battaglia e dell’evacuazione medica del personale medico salvatore di vite umane nell’ambito della neonata missione ‘Salva la vita dell’altro diverso da te’” dice il militare governativo.
“Si chiama proprio così la missione?” domanda il giornalista.
“Eravamo indecisi tra ‘Aiuta lo straniero guarendolo’ e ‘Salva la vita …’ abbiamo scelto il secondo nome” dice il militare governativo.
“Chi guiderà la missione?” domanda il giornalista.
“I nostri alleati, loro comandano noi eseguiamo, loro sono la mente noi il braccio, sono loro che ci guidano, sono loro a dettare le regole per il nostro e il loro interesse regionale tattico, noi prendiamo ordini da loro” dice il militare governativo.
“Capisco, un’altra missione paritaria per salvare vite umane, diceva che la missione ha un profilo ‘COMBAT’, questo significa che i nostri militari oltre che salvare vite umane morenti, spareranno colpi per uccidere, che è propriamente il ruolo dei militari” dice il giornalista.
“Assolutamente no! Noi siamo li per salvare vite, i nostri militari non sopprimono vite ma le salvano! Profilo ‘COMBAT’ significa che quel teatro di guerra è infestato dai terroristi sanguinari facenti parte del movimento terroristico di oppressione dell’innocente civile soprannominato ‘Odio per distruggere’, noi saremo lì per aiutare, per dare una mano ma in particolare per ‘andare a recuperare i morti e i feriti sul campo di battaglia’” dice il militare governativo.
“I nostri militari, i nostri paracadutisti, i nostri specialisti, i nostri incursori, i nostri commandos armati fino ai denti sono lì per ‘recuperare cadaveri sul campo di battaglia’ ho capito bene?” domanda il giornalista.
“Certamente, i nostri militari sono umanitari, come le organizzazioni filantropiche che ‘salvano vite umane’ e trafficano in esseri umani per portali al nord nei continenti ormai ex candidi” dice il militare governativo.
“I nostri militari muoiono all’estero per addestrare militari, per pattugliare, per recuperare mine, per costruire ospedali, per recuperare cadaveri dai campi di battaglia, per difendere l’interesse dell’Alleato straniero regionale” dice il giornalista.
“Siamo militari non discutiamo gli ordini che arrivano dall’alto, la geopolitica è questione complessa, costantemente siamo chiamati a intervenire in teatri di guerra difficili, in questo caso i Terroristi Sanguinari Trafficanti di Droga del Male combattono contro i Lealisti Margherite del Bene, noi stiamo con il Bene contro il MALE, i nostri alleati appoggiano i Lealisti del Bene e noi appoggiamo gli alleati che appoggiano il Bene” dice il militare governativo.
“Come nei fumetti, il Bene contro il Male, alcuni informatori sostengono che le guerre combattute dagli alleati vanno sempre peggio, c’è una grave emorragia di uomini e di spese economiche, per questo gli ‘alleati’ hanno chiesto, ordinato, un nostro impegno militare diretto, risparmiano le loro vite sacrificando le nostre, i nostri militari versano il loro sangue per gli alleati, per combattere le guerre degli alleati” dice il giornalista.
“Le nostre missioni militari sono altamente umanitarie, è questo che conta, gli alleati hanno bisogno dei nostri addestratori specializzati, dei nostri costruttori di ospedali, noi non interveniamo direttamente nei teatri di guerra solo per addestrare militari indigeni, costruire ospedali, guarire vite morenti e raccoglie fiori dai campi verdi, questo è il nostro impegno primario nelle missioni international guidate dai nostri partner, dai nostri ‘alleati’, dai nostri amici, e se sei amico devi essere pronto a dare la vita per l’amico” dice il militare governativo.
“Qual è la verità?” domanda il giornalista.
“Quel profeta minore del passato diceva che la verità rende liberi, è sbagliato, la verità rende liberi solo nella misura in cui la si ignora, noi militari diciamo, la verità rende schiavi, mi creda, la verità è meglio non conoscerla altrimenti si diventa schiavi del potere UNO, è così che vi proteggiamo, nascondendovi la verità, è così che vi rendiamo liberi, facendovi credere di esseri liberi perché nel tempo del potere Totale, solo la menzogna rende liberi, la verità ci mostra quello che siamo, SCHIAVI” dice il militare governativo.