“Che cos’è successo?” domanda il giornalista. “I paristi, sono stati i paristi, sono stati certamente loro!” accusa la fidanzata dell’artista. “A fare cosa?” domanda il giornalista. “Mi hanno aggredita, mi hanno schiacciato la testa contro il finestrino, stavo camminando e mi hanno schiacciato la testa, i paristi!” denuncia la fidanzata dell’artista. “Ma perché?” domanda il giornalista. “Perché sono paristi! Loro odiano i buoni, i giusti, mi hanno attaccata perché sono la fidanzata del mio ragazzo che è un artista attivista per i diritti umani degli stranieri anti-parista” dice la fidanzata dell’artista umanitarista registra. “E poi che cos’è successo?” domanda il giornalista. “Mi hanno minacciata! Mi hanno minacciata forte!” accusa la fidanzata dell’artista. “In che modo?” domanda il giornalista. “Mi hanno detto di dire al mio ragazzo di stare tranquillo e poi se ne sono andati, vigliacchi, vigliacchi! Questa città non è più sicura! Nessuno può più dormire tranquillo in questo paese! Sono tornati! Sono tornati i paristi! Aiuto! Aiuto! Il Ministro Interiore deve intervenire! E’ una vergogna! Tutti i cittadini hanno il diritto di vivere in sicurezza! Basta con questo clima di paura e di odio imposto dai nuovi paristi! Il Presidente della Repubblica deve sapere! I paristi sono tornati! La democrazia è in pericolo! La stampa lo deve dire! I paristi vano fermati! Tutto il mondo deve sapere! I paristi sappiano che le loro minacce non ci spaventano! Proseguiremo a rappresentare i nostri spettacoli nei luoghi occupati, i razzisti paristi sappiano che difenderemo sempre i diritti umani universali dei migranti che a milioni approdano sulle nostre coste, i paristi farneticano di sostituzione etnica, delirano di demografia, sragionano di denatalità mai così grave nemmeno durante il primo conflitto mondiale, vaneggiano di boom demografico dei migranti del sud, che se gli indigeni non fanno figli e i migranti sì presto saremo tutti sostituiti, dicono che siamo noi a dover essere salvati! Sono pazzi! I violenti paristi sappiano che continueremo sempre a difendere i diritti delle minoranze sextranxfreegender, i paristi sappiano che continueremo sempre a realizzare spettacoli contro il sentimento identitario nazionale a favore del sentimento identitario degli stranieri in costante ingresso nel nostro paese, contro il nazionalismo e l’orgoglio patrio indigeno per l’orgoglio patrio dei migranti stranieri illegali, contro il populismo, contro il sovranismo indigeno in favore della multilateralità internazionale ugualitaria filantropica umanitaria, i paristi sappiano che noi non abbiamo paura!” dice la fidanzata dell’artista. “Lei ritiene che vi colpiscono per le rappresentazioni teatrali che promuovono il multiculturalismo e la libertà free sex drugs tra i giovani?” domanda il giornalista. “Assolutamente sì! Sono paristi! Sono totalitari supremali della pelle candida! Loro odiano la diversità che colgo l’occasione per ricordarlo, è la nostra forza, è la nostra ricchezza! Non è vero che sono solo slogan ed è piuttosto vero il contrario, che la diversità distrugge ogni ricchezza, loro odiano i migranti illegali dalla pelle scura! Loro odiano le minoranze etniche alle quali la Terza carica dello Stato Libero Democratico Repubblicano ha dedicato la festa della Repubblica, loro odiano e colpiscono i politici di sinistra preoccupati solo a diffondere un po' di uguaglianza, loro odiano indiscriminatamente tutti, senza ragione, loro odiano tutti quelli che non la pensano come loro, loro odiano tutti quelli che non amano la dittatura militare totalitaria, ci accusano perché abbiamo occupato un’intera area pubblica e per i nostri spettacoli che voglio ricordarlo, sono aperti a tutti, sono gratis e aperti a tutti, noi siamo aperti, noi siamo contro i muri, noi abbattiamo i muri, i muri non servono, si sbagliavano gli antichi a costruirli, noi svolgiamo un servizio pubblico per la collettività, la politica deve riconoscerlo e difenderci!” dice la fidanzata dell’artista perseguitata dai violenti odiatori paristi. “Com’è iniziata la vostra attività?” domanda il giornalista. “Eravamo degli studenti di area politica sinistra, una sera ci siamo riuniti e abbiamo deciso di occupare degli edifici in quel quartiere centrale, li volevano abbattere, volevano costruirci degli appartamenti di lusso per i ricchi, un centro commerciale, un parco e dei parcheggi, noi invece, con il consenso della popolazione, per protestare contro la speculazione edilizia, abbiamo lanciato il nostro progetto sociale, e abbiamo creato un teatro e lo abbiamo chiamato il Teatro Straniero, ogni settimana organizziamo spettacoli anti-paristi aperti a tutti, molti attori famosi hanno collaborato con noi, anche gratis, solo per poter diffondere le loro idee di uguaglianza, di tolleranza e d'inclusività del diverso straniero, contro il razzismo indigeno e il parismo identitario, ma loro, i paristi, ci odiano!” dice la fidanzata dell’artista. “Perché se un gruppo studentesco identitario di destra occupa un edificio, si tratta di gesto d’odio violento che preoccupa e che produce un danno erariale di milioni mentre se un gruppo studentesco di area opposta fa la stessa identica cosa si tratta un progetto sociale condiviso dalla comunità e da artisti famosi, per la diffusione di valori positivi di libertà e dell’uguaglianza?” domanda il giornalista. “Perché è così che funziona la Libertà!” dice la fidanzata dell’artista per la libertà. “Perché se attivisti politici sinistri in un blocco nero mascherato, agenti della sovversione, manganellano, sprangano attivisti politici identitari indigeni nazionali, incendiano sedi politiche, piazzano bombe di fronte alle sedi partitiche nazionali, si tratta di lotta politica giusta contro l’oppressore, mentre se gli idenditari semplicemente si difendono dagli attacchi dei sinistri rivendicando le proprie prerogative in piazza, il proprio diritto a esistere e a non essere soppiantati dagli stranieri illegali del sud, la democrazia è in pericolo?” domanda il giornalista. “Perché è così che funziona la Libertà!” dice la fidanzata dell’artista per la libertà.
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