“Ministro la prego, lei è un mago della diplomazia, un luminare ineguagliabile, Ministro la prego ci aiuti a capire la situazione attuale!” dice il giornalista. “Ex Ministro, sono stato Ministro dell’Interiore ma adesso sono un semplice servitore statale” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “Ovunque la confusione regna incontrastata, c’è molta incertezza nel mondo, ovunque si alzano venti di guerra, in particolare nella zona mediana del mondo, sempre lì, chissà come mai, c’è bisogno di competenza, responsabilità, ma all’orizzonte no riusciamo a scorgere statisti, diplomatici o politici di spessore in grado di dominare queste vicende estremamente complesse, la prego ci aiuti a capire” dice il giornalista. “Volentieri, è un piacere, più esterno e più ricevo prestigio, anche in termini economici” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “La sicurezza mondiale è in pericolo?” domanda il giornalista. “Si” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “Il nostro paese che fa parte di una Grande Unione di Popoli Nordici Uniti in Pace e Libertà, è preparato per affrontare i pericoli della guerra alle porte?” domanda il giornalista. “Certo che no, i paesi nordici procedono in ordine sparso, vagano senza meta mi sento di dire, vagabondano più che altro, è veramente disdicevole a mio giudizio, deprecabile, la diplomazia delle dichiarazioni ufficiali non funziona, in questi momenti concitati si rende necessario uno scatto di reni, una presa di coscienza è di responsabilità, un salto di qualità!” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “Che cosa intende dire?” domanda il corrispondente. “Molti politici nostrani auspicano l’uscita unilaterale del nostro paese, un grande paese, dall’Unione dei Popoli Uniti in Pace e Libertà, questo, oltre che incosciente e irresponsabile, è poco lungimirante mi lasci dire, noi nordici che oltre ai venti di guerra subiamo una quotidiana invasione dell’elemento straniero migratorio, noi nordici dicevo, abbiamo bisogno di più Unione, e non meno Unione, dobbiamo unirci, abbattere i flebili confini nazionali e sbarazzarci una volta per tutte, dei mantelli nazionali in favore dell’Unione Unitiva del Popolo Uno, solo così riusciremo a fronteggiare le sfide globaliste globali!” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “Ma in termini concreti come può funzionare?” domanda il giornalista. “Per esempio per quanto concerne la politica estera, ogni paese unionista ha ancora il suo Ministeriale Estero, che rappresenta gli interessi del paese di appartenenza nelle questioni diplomatiche e nelle relazioni con i paesi non solo unionisti ma anche extra unionisti, ebbene, dobbiamo superare questa impasse!” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “Come?” domanda il giornalista. “Nominando un solo responsabile per le questioni estere unionista, perché avere trenta ministeriali degli esteri che non riescono ad accordarsi nemmeno per un caffè, quando se ne può avere uno solo che da solo si occupa di tutto con efficienza e sveltezza per non parlare dei risparmi in termini economici? Perché? Siamo responsabili dico io, facciamo il rappresentante estero unionista, facciamo il rappresentate unico economico unionista, facciamo il responsabile di guerra unico unionista, aboliamo le nazionalità, facciamo finalmente l’Unione Unica, facciamo l’Unico responsabile per l’immigrazione unionista, basta divisioni sull’accoglienza integrativa dei migranti, perché andare in ordine sparso, uno stato accoglie migranti, l’altro no, quando possiamo procedere uniti tutti nella stessa direzione? Nominiamo subito un solo responsabile per le migrazioni per tutti i paesi unionisti che decide per tutti i paesi, per tutti i popoli, accogliamoli tutti e non se ne parli più, basta! Questione migrazioni risolta una volta per tutte! Andiamo avanti, passiamo al prossimo problema, è questo il modo di procedere, risolviamo la complessa molteplicità nell’Unità, l’Unità è l’unica salvezza dei popoli nordici in crisi d’identità, la nostra unica chance! Perché arroccarsi in difesa del passato, di quello che eravamo, perché essere nostalgici, perché farsi prendere dai rigurgiti quando possiamo abbracciare amorevolmente il migrante e insieme imboccare la florida strada verso il sfavillante futuro?” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “Straordinario, quando la sento parlare tutto diventa chiaro, semplice e possibile!” dice il giornalista. “I popoli nordici sono timorosi di quello che li attende, hanno paura del cambiamento, basta avere paura dico io! Basta con questa afasia! I popoli nordici devono smetterla di ripiegarsi sui propri piccoli, mediocri interessi identitari, basta pensare alle proprie piccole patrie, è finito il tempo delle braccia incrociate, è giunto il tempo delle braccia aperte in accoglienza dello straniero che ogni giorno arriva con l’unica missione umana di arricchire i popoli nordici isteriliti dalle proprie pigrizie e dalle indelebili colpe congenite!” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “Perché l’Unione ha perso terreno nei confronti delle grandi potenze mondiali? Come ha fatto il vecchio continente nordico, una volta sovrano del mondo, a perdere la sua premazia diplomatica mondiale?” domanda il giornalista. “E’ semplice, ha causa dei suoi egoismi identitari, ha causa dei particolarismi dei popoli, per colpa degli egoismi congeniti, i nordici oltre che colpevoli sono patologicamente egoistici, questo gli esperti della psicomente lo spiegano molto bene, i nordici sono malati, sono premali, si pensano migliori, rifiutano di mescolarsi con l’elemento scuro del sud, ma questa convinzione gli fa perdere terreno nella sfida globale” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “Come se ne esce, come può il continente vecchio nordico riconquistare la sua premazia mondiale?” domanda il corrispondente. “Sarò molto franco e diretto, se il problema è l’egoismo, l’attaccamento alle piccole cose, e abbiamo visto che è così, allora l’unica via d’uscita è l’altruismo, l’apertura totale, totalistica, l’Unione può riconquistare il posto che merita solo attraverso l’altruismo totale, solo attraverso l’accoglienza integrativa del migrante, l’apertura definitiva di tutti i confini, solo attraverso il rimpiazzo arrichente, l’Unione potrà riguadagnare terreno diplomatico nei salotti internazionali che contano, senza questa prova di coraggio, i popoli nordici perderanno sempre più prestigio multilaterale, in altri termini se non accogliamo migratori stranieri, se non affrontiamo con decisione la questione migrale nell’unica direzione accoglitiva, saremo sempre più isolati in campo internazionale, sempre più deboli, sempre più fragili, a un passo dalla morte, il nostro futuro è appeso alla questione migranti, se dimostreremo di essere capaci di accogliere, di auto perfezionarci anche grazie all’inserimento dell’elemento sanguigno straniero estero, allora riusciremo a farcela, altrimenti saremo condannati per sempre e in eterno” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “Molti osservatori faziosi sostengono che il declino è dovuto proprio all'inoculazione coercitiva dell'elemento straniero, ma ci dica, che cosa deve fare l’unione nell’immediato?” domanda il giornalista. “Dare prove di fedeltà, ci vogliono atti concreti, per esempio, il nostro paese è circondato da paesi instabili, in stato di guerra permanente, ci sono milioni di disperati che scappano, prendiamoli tutti subito, adesso non domani, subito! Forse così potremo riguadagnare prestigio internazionale! Forse solo così i nordici non saranno isolati, se vogliamo evitare l’isolamento internazionale dobbiamo necessariamente accogliere migrali, le questioni sono evidentemente connesse, inscindibili! L’Unione deve avere il coraggio di parlare con una voce sola, ci sono ministri particolari che si oppongono all’accoglienza migrale, addirittura parlano di soppiantazione etnos dei meravigliosi popoli nordici! Ma scherziamo? Ma dove vivono questi sui monti? Pazzia! Questa è follia! Dobbiamo chiedere la consulenza degli psicomentali! I popoli unionisti devono remare da una parte sola, se uno rema da una parte e l’altro dall’altra la barca rimane ferma è evidente! Allora uno solo decide e dice per esempio sui migranti, siete tutti benvenuti! Solo così l’Unione farà il salto di qualità che merita, il progresso che è nelle sue corde! L’Unione deve avere il coraggio di proiettarsi verso il roseo futuro imminente, l’Unione deve avere il coraggio di difendere e affermare la pace e i diritti umanistici una volta per tutte, solo risolvendo la questione migrale in una dimensione accoglitiva, l’Unione potrà riappropriarsi della sua capacità decisionale imprescindibile” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “La chiave è il migrante” dice il giornalista. “Certamente, più precisamente, l’accoglienza del migrante, opzione opposta non è data, il vantaggio dell’Unione è l’unicità delle sue opzioni, questo riduce i tempi morti delle discussioni inutili e rende tutto molto più produttivo, azzera la resistenza interna” dice soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. “In questo senso ci è giunta notizia di una bella iniziativa messa in atto da parte di un gruppo femminile d’indigene locali del suo paese, si tratta di volontarie autoctone che invece di spingere indietro i migranti, parliamo di decine di migliaia di migranti solo lo scorso anno entrati dal valico nordico, migranti illegali clandestini stranieri entrati illegalmente nel vostro paese, invece di denunciarli alle forze dell’ordine per la giusta espulsione, ecco non solo li accolgono e li accudiscono, ma specificamente gli curano i piedi doloranti perché provati dalle lunghe ore di cammino” dice il giornalista. “Ecco vede, è questa la direzione giusta! E’ esattamente questo che intendevo, curare i piedi dei migranti illegali clandestini, come il Santissimo Patriarcale che li bacia con voluttà, solo in questo modo non saremo isolati nel quadro internazionale, questo ci ridarà il prestigio che meritiamo nelle diplomazie multilaterali! Brave! Missione giusta e lodevole! Queste indigene che invece di aiutare gli indigeni aiutano gli stranieri vanno assolutamente premiate e incentivate, faccio un appello al garante dell’Unità Nazionale, al protettore del popolo indigeno che si è dimostrato molto sensibile alla causa migratoria solidale illegale straniera, cavaliere della patria subito!” si complimenta soppesando le parole l’ex Ministeriale Interiore. ... “Sono coraggiose queste indigene totalmente dedite alla causa del migrante straniero illegale, misericordiose perché non hanno voltato lo sguardo dall’altra parte e di fronte al bisogno dello straniero armandosi di garze e disinfettanti, si sono prodigate con passione totale alla cura del piede graveolente straniero, si sono date interamente all’altro straniero come prescrive la nuova dottrina religiositaria ufficiale, queste indigene non accettano i respingimenti dei migranti clandestini che a centinaia di migliaia entrano illegalmente nel nostro paese, e per questo sfidando le forze ordinative si recano nel luogo del crimine per sostenere e curare i migranti maschi illegali stranieri, queste attiviste sociali sono delle moderne redentrici perché si oppongono alle torture inflitte ai ragazzi migratori stranieri che clandestinamente entrano nel nostro paese e centinaia di migliaia ogni anno! Brave! Perché proprio i piedi?” domanda il giornalista. “Perché i piedi sono diventati il simbolo delle vite da portare in salvo” dice l’attivista dei piedi migranti. “Da questo confine non presidiato ogni giorno entrano illegalmente, clandestinamente nel nostro paese, centinaia, migliaia di giovani maschi migratori stranieri provenienti da tutto il mondo ma in prevalenza dal sud del mondo, voi li vedete passare ma invece di denunciali alle forze dell’ordine li accogliete e gli disinfettate i piedi graveolenti!” dice il corrispondente. “Siamo un piccolo gruppo spontaneo umano d’indigeni umanitaristici, amiamo l’uomo straniero e semplicemente vogliamo aiutarlo, vogliamo curarlo, accudirlo amorevolmente! Così abbiamo iniziato a frequentare i luoghi degli illegali per curare i piedi doloranti dei ragazzi migratori stranieri, è così che dimostriamo la nostra umanità! Noi ci prendiamo cura di tutto il corpo, degli organi principali, i migratori hanno degli ottimi organi, ma in particolare dei piedi sfiniti e provati dopo ore di cammino attraverso i boschi, piedi neri, piedi macerati, piedi feriti, piedi infetti, escoriati, noi li curiamo, li aiutiamo, arrivano sempre in maggior numero, vengono a curarsi da noi, così è nata la nostra organizzazione umana indipendente di pedicure per gli stranieri, la nostra è solo passione umana solidale, non possiamo fare finta di nulla questi ragazzi stranieri sono esseri umani come noi, è così che sono giunte le prime donazioni in denaro a nostro favore, aiutare lo straniero premia, noi andiamo dove sono i ragazzi stranieri, li accudiamo, gli portiamo da bere, da mangiare, dei vestiti, del denaro, loro si sentono accolti e decidono di persistere, non scappano, rimangono, è bellissimo!” dice commossa l’attivista estetista femmina indigena. “Qual è il vostro obiettivo umanitario?” domanda il corrispondente. “Formare una rete nazionale, continentale, di curatori di piedi di giovani ragazzi maschi stranieri provenienti dal sud del mondo, noi siamo contro l’indifferenza, noi siamo per la solidarietà nei confronti dei giovani ragazzi clandestini del sud, per questo abbiamo chiesto a un calzaturificio locale di prepararci centinaia di paia di scarpe di tutti i numeri per i giovani migranti camminatori stranieri, devono poter viaggiare comodi, non devono più soffrire di calli o escoriazioni sanguinolente varie ai piedi, scarpe leggere e con suole robuste ma in grado di respirare per evitare il problema del fetore sudorativo piedale, scarpe moderne dotate di membrana traspirante microporosa per la fuoriuscita dei gas putridi, scarpe impermeabili e buone per tutte le condizioni climali, perché la responsabilità del loro destino, del destino dei loro piedi e letteralmente nelle nostre mani umane!” dice commossa l’attivista estetista femmina indigena.
Condividi i nostri articoli
Unisciti ad altri migliaia di visitatori giornalieri!
Se non conservi ciò che ami, se non ti prendi cura della tua casa, non stupirti se va in rovina! Iscriviti alla newsletter!