“Un olocausto, un vero olocausto!” dice lo statista. “Un olocausto? Bisogna essere cauti nell’utilizzare certi termini!” s’indigna l’umanitario. “Bimbi nelle periferie che vivono in mezzo all’immondizia, in quartieri senza strade, senza servizi, case fatiscenti, ferri arrugginiti sporgenti, vetri rotti, giocano in prossimità delle fogne a cielo aperto, in mezzo ai topi, dormono per terra circondati dagli scarafaggi, non sanno leggere, non sanno scrivere, sono milioni in tutto il paese, ma nessuno ne parla, tutti preoccupati ad accogliere e integrare e accudire i migranti clandestini illegali del sud che a milioni ogni anno invadono il nostro paese e il continente nordico” dice lo statista. “I migranti stranieri del sud soffrono dobbiamo aiutarli, abbiamo l’obbligo morale di farlo!” dice l’umanitario. “Milioni di nostri connazionali che vivono nella completa povertà, questo significa che non hanno i soldi per potersi permettere le spese minime per condurre una vita appena accettabile, nessun giocatolo, nessun libro, nessun parco giochi” dice lo statista. “Non ci sono i soldi” dice l’umanitario. “Ogni anno centinaia di migliaia di migranti del sud arrivano, illegalmente, clandestinamente, nel nostro paese, deportati e scaricati sulle nostre coste dai trafficanti di esseri umani in collaborazione con le organizzazioni di salvazione vita, appena arrivati l’intera macchina dell’accoglienza umanitaria si mette in moto per finalizzare il lavoro suppletivo, militari, forze dell’ordine, magistrati, avvocati, medici, umanitari che si prendono cura di questi stranieri, li curano, si preoccupano di sfamarli, vestirli, alloggiarli, frizionarli, coccolarli, questi selvaggi scorrazzano liberamente nel paese nella totale illegalità, dopo l’asilo umanitario gli viene riconosciuta una certa cifra economica, corsi di lingua, di nuoto, corsi di apicoltura persino, per integrarli bene nel tessuto sociale, questa la motivazione ufficiale, ma nonostante questo tutti i giorni questi miserabili senza ragione, sono in piazza a manifestare contro il presunto razzismo di chi li sfama, li accoglie, li ospita, gli da una casa, un lavoro, li fa riprodurre, gli lava e gli bacia i piedi per farsi sostituire, cure e diritti che nemmeno gli indigeni locali hanno, un oltraggio che grida vendetta di fronte all’Eterno, se non fosse discriminatorio, razzistico e oltraggioso rivelare la provenienza etnica dei criminali detenuti, si scoprirebbe in proporzione, una sovra rappresentazione degli stranieri nelle carceri nordiche, si scoprirebbe un razzismo straniero illegale nei confronti degli autoctoni accoglitori e pronti alla sostituzione, ma un dato non rilevato non esiste, così per rappresentare la realtà come la si vuole basta raccogliere certi dati e ignorarne certi altri, lo stupro delle giovani autoctone candide da parte dei migranti sudisti di colore, non è di per sé un dato etnico? Certo, allora è semplice, non riveliamo l’etnia dei perpetratori perché discrimina, suscita giusto odio verso i criminali, opprime, dunque vietato per legge! Questione risolta! Ma se i candidi nordici sono così razzistici, perché tutto il mondo sudista vuole trasferirsi nelle terre del nord? In questo contesto, di fronte a questa vera e propria invasione sostitutiva, il Governo del paese non trova le risorse per salvare i suoi bambini, milioni di bambini, dall’inedia, dal degrado, dalla povertà, dalla prostituzione e dalla morte, invece di chiudere i confini e contrastare l’invasione, il paese come una prostituta esperta si apre alla diversità sostitutiva, sciagurato destino quello di chi non è padrone in casa sua, è ampiamente documentato, il traffico di esseri umani è diventata l’attività criminale più lucrativa, persino superiore al traffico di droga, organizzazioni criminali con diramazioni mondiali organizzano il contrabbando illegale di esseri umani, facilitatori, intermediari, trasportatori, case sicure, camionisti, scafisti, presunti umanitari, falsificatori di documenti e così via, la vera domanda è, chi paga questa gigantesca macchina sostitutiva mondiale?” domanda lo statistico. “Si sa che date le condizioni sfavorevoli, i migranti sono più propensi alla violazione, spesso sono vittime di razzismo, sono discriminati ed è propriamente questo che li spinge a delinquere, il dato etnico non rileva per questo non è rilevato, per questo li aiutiamo, così sono meno motivati a delinquere, per questo facciamo i ricongiungimenti famigliari, perché così si sentono come a casa loro e non delinquono, spesso la delinquenza nasce dalla paura, dobbiamo comprenderli, dobbiamo accudirli, dobbiamo lasciarli sfogare liberamente, dobbiamo farli riprodurre, farli eiaculare abbondantemente, questo ridurrà la loro naturale inclinazione alla violenza, sono giovani e vanno compresi, li importiamo giovani perché sono fertili, saranno gli uomini continentali del futuro, i migranti soffrono, dobbiamo aiutarli, il razzismo è reale, è un virus che subdolamente si diffonde e va combattuto in ogni modo possibile! Dobbiamo abbattere i confini, aprirci alla diversità nera, rinunciare agli egoismi nazionalistici sovranistici populistici candidi, la storia ha cambiato capitolo, dobbiamo avere il coraggio di farci sostituire senza reazioni scomposte, perché ostinarsi a voler essere maggioranza etnica candida nel proprio paese è razzistico, perché the best prevention against racism, is integration!” dice l’umanitario.
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