“Dobbiamo trovare il modo per offuscare la campagna elettorale dell’ultra destro” dice lo stratega. “I destri sono favoriti alle prossime elezioni dobbiamo trovare il modo per criminalizzarli” dice il politico sinistro. “Usiamo il metodo tradizionale” dice lo stratega. “Intendi dire la Giustizia?” domanda il politico. “Esattamente, ha sempre funzionato fin dagli albori della rivoluzione, perché cambiare?” dice lo stratega. “In che modo?” domanda il politico. “Codice di procedura Penale, avviso di garanzia con annesse norme di legge violate, presunta corruzione, intercettazioni di pericolosi malavitosi che citano il nome del politico da colpire, edizioni speciali dei telegiornali, inchieste giornalistiche, speciali, editoriali indignati, la corruzione nella politica, gli elettori traditi e poi tutta la macchina delle dichiarazioni e delle smentite politiche, delle necessarie esternazioni sulla fiducia nel lavoro dei magistrati, la giustizia deve fare il suo corso, il Presidente del Consiglio che chiede le dimissioni, le ritrattazioni, le marce indietro, le liti sui mezzi mediatici virtuali, il polverone mediatico utile a nasconde ogni cosa e in primo luogo la verità, il polverone mediatico trascende ogni tipo di considerazione tecnica legata all’effettiva presenza del crimine, la colpevolezza o l’innocenza diventa una questione legata al consenso non alla realtà degli atti criminali, se la maggioranza dei politici si schiera contro il politico sotto inchiesta allora è colpevole e deve dimettersi dai suoi ruoli politici, indipendentemente dalla colpevolezza reale, il Presidente del Consiglio ne ha chiesto le dimissioni e tanto basta, le prove passano in secondo piano, non servono, esattamente come avveniva ai tempi della rivoluzione, solo che all’epoca non c’era tutto questo consenso popolare” dice lo stratega. “Li abbiamo istruiti bene, le mani devono restare pulite, la lotta alla corruzione, così possiamo destrutturare le istituzioni dello Stato necessarie al suo funzionamento, il taglio degli stipendi, l’abolizione delle province, le revisioni di spesa, le cessione delle prerogative statali agli istituti privati sovranazionali, la corruzione serve a giustificare queste tremende amputazioni, onestà, onestà, e la gente lancia le monetine, la campagna elettorale dell’ultra destra identitaria sovranista nazionalista si gioca soprattutto sui migranti, vogliono fermare l’invasione etnica, la gente è con loro, capisce che quelli da salvare non sono i migranti illegali clandestini neri del sud che sono in boom demografico e che hanno un intero continente di colore su cui espandersi, ma gli indigeni candidi del nord, che sono in denatalità, la gente capisce perché vede questi migranti invadere i propri quartieri, con i loro bambini, loro non chiedono di essere integrati ma pretendono di vivere con i loro costumi e le loro tradizioni, la gente vede la ghettizzazione sociale, l’atomizzazione urbana, che gli indigeni diventano minoranza e sono gli indigeni a doversi adeguare ai migranti, sono gli autoctoni a dover essere integrati ai migranti che illegali nel nostro paese sono investiti di tutti i diritti sociali degli autoctoni, la gente vede tutto questo e appoggia i nazionalisti sovranisti populisti dell’ultra destra estrema, dobbiamo nascondere e criminalizzare ogni atto propagandistico da loro attuato, domani il capo degli ultra destri si recherà in visita al confine dove sono state costruite delle barriere di rete metallica sorvegliate dai militari per fermare l’invasione etnica illegale clandestina proveniente dal sud, i crimini sono diminuiti, c’è meno intolleranza per lo straniero perché la popolazione ha conservato la sua omogeneità, ma noi non dobbiamo e non possiamo dargli questa opportunità, non possiamo permettergli di fare propaganda sui benefici dell’interruzione dei traffici umani illegali!” dice il politico sinistro. “Sono d’accordo, il Presidente del Consiglio proprio nelle ore in cui il Ministro si recherà in visita al confino, organizzerà una conferenza stampa dove chiederà la testa del politico destro presunto corrotto, anche in assenza di evidenze specifiche, questo non rileva, farà un bel discorsetto, una reprimenda storica, sulla necessità di una politica moralmente accettabile, la lotta alla corruzione, onestà, onestà, sui valori democratici, sulla divisione dei poteri, sul rispetto dei poteri indipendenti dello stato, sulla necessaria fiducia nella magistratura che per definizione è autonoma e indipendente libera da influenze esterne interessate, neutra, pura in un certo senso, incorruttibile proprio perché costantemente giudica sulla corruzione o presunta corruzione dei politici che devono essere servitori dello stato, che in presenza di un avviso di garanzia i politici devono dimettersi, eventualmente riprendere il proprio incarico quando finalmente la Giustizia Giusta avrà verificato in tutte le fasi, primo, secondo, cassazione, la totale estraneità ai fatti del politico presunto corrotto, certo i processi durano molto, anni e anni e quando l’innocenza sarà accertata ormai la legislatura sarà terminata e nessuno si ricorderà più di quel politico corrotto dimostrato innocente ma per sempre infangato e ricordato corrotto, ma intanto lo scopo immediato sarà stato raggiunto, offuscare la campagna elettorale delle destre ultra identitarie sovversive premali della candidità, i giornali bucheranno totalmente la visita del destro al confine che lotta contro i migranti clandestini illegali e i trafficanti di esseri umani, e parleranno solamente delle polemiche suscitate dagli avvisi di garanzia della Giusta Giustizia Pura e Infallibile, pagine e pagine e pagine di pure supposizioni, congetture, mere opinioni fatte passare come realtà oggettive, ipotesi prive di fondamento, allusioni, speculazioni, dichiarazioni inutili e insensate, il nulla assoluto, il vuoto pneumatico imposto come certezza assoluta e indubitabile, com’è nel nostro stile, un buco nero, siamo persino riusciti a fotografarlo! Fin dai tempi rivoluzionari non c’è nulla come il teatro della giustizia per captare l’attenzione degli insipienti, indagini aperte non su prove certe ma su ipotesi di presunto reato, mentre i veri e certi reati commessi quotidianamente alla luce del sole sono ignorati bellamente dalla libera magistratura che ha l’obbligo di procedura penale in presenza di evidenze di reato, basta alzare gli occhi al cielo, basta recarsi nei reparti pediatrici, nelle scuole, basta non ignorare la realtà quotidiana per trovare evidenze ovunque, ma loro non si recano, loro non alzano gli occhi, loro ignorano sempre concentrati sui loro codicilli e così non vedono le evidenze di reato, sono costretti a rilevarle nelle intercettazioni mirate a cui sono sottoposti i pre-criminali, criminali a priori, prima di aver commesso alcun crimine, funziona così, prima s’individua il soggetto da criminalizzare per le ragioni più diverse, perché da fastidio, perché denuncia fatti scomodi e per altri innumerevoli motivi, e poi, attraverso una costante azione di sorveglianza e monitoraggio su di lui e su tutti i suoi conoscenti, si cerca di trasformare le sue azioni quotidiane in atti criminali, avete visto è entrato in quel bar a prendere un caffè, è certamente lui il colpevole! Questi sono gli indizi di reato! Un politico che ha cercato di far approvare un legittimo provvedimento di legge richiesto dal suo elettorato di riferimento, è propriamente questo il ruolo dei politici, anche se dovrebbero agire per il bene collettivo, diventa un criminale, basta sbatterlo in prima pagina e dire che si è speso attivamente per l’approvazione di un dispositivo di legge specifico, ecco bell’e fatto il criminale! Basta sguinzagliarli contro i giornalisti senza scrupoli con domande preconfezionate in redazione e nelle centrali di potere, ‘Ma non si vergogna di aver lavorato a quel dispositivo di legge?’, ‘Veramente è il mio lavoro’, risponde smarrito il politico, e poi, dopo la libera magistratura e la libera stampa, in perfetta sintonia, coordinatamente, come i bombardamenti democratici prima degli attacchi di terra dei terroristi globali, arrivano le perquisizioni della polizia, il sequestro dei materiali criminosi, telefono, computer, il congelamento dei conti, delle carte di credito, l’embargo sugli introiti economici, come gli imperialisti fanno alle nazioni messe nel mirino che si rifiutano di cedere sovranità, archivi cartacei e digitali, poi filtrano le prime indiscrezioni, lo stillicidio quotidiano protratto per mesi delle rivelazioni dei testimoni, trapelano dalle carte giudiziarie spezzoni di conversazioni spiate dalla giustizia giusta per inscenare il suo teatro e scrivere i copioni per la recita, i processi pubblici, tutto questo meccanismo inscenato per distrarre l’opinione pubblica dalle cose essenziali, per ingannarla e sottometterla non senza il loro stesso consenso, è così che il potere si lava la coscienza e si sente legittimato a proseguire nel suo inganno senza precedenti” dice lo stratega.
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