“Quali sono le motivazioni?” domanda il direttore. “Apparentemente nessuna” dice il caporedattore. “Ha quasi ammazzato un uomo colpendolo con un cacciavite, eviscerandolo in mezzo alla strada, cercando di fare lo stesso con un altro ragazzo, senza valide motivazioni?” domanda perplesso il direttore. “E’ così” conferma il caporedattore. “Raccontami un po, che cosa è successo?” domanda il direttore. “Si tratta di un uomo, un essere umano, gli inquirenti hanno fermato un essere umano” dice il caporedattore. “Puoi essere più specifico per cortesia?” domanda il direttore. “Il criminale è un quarantenne” dice il caporedattore. “Usi l’età adesso?” domanda il direttore. “Mi permette di indicare il criminale senza rivelare i dati di provenienza, in questo modo sono in linea con il protocollo deontologico” dice soddisfatto il caporedattore. “Straordinario! Dunque è stato un essere umano di circa quarant’anni a sventrare quel ragazzo” dice il direttore. “Pare di si, gli inquirenti dicono che è stato il quarantenne l’autore del tentato omicidio, il blitz è avvenuto nella notte...” dice il caporedattore. “Il blitz? Parliamo di un crimine o di un’azione militare? A me pare più un atto criminale molto grave compiuto senza valide ragioni, per futili motivi, come dicono gli inquirenti” domanda il direttore. “Preferisco usare blitz perché così posso evitare di scrivere che si tratta di un atto criminale efferato molto grave, questo discolpa in qualche modo l’essere umano quarantenne autore del crimine, e poi blitz ha dei richiami inevitabili al secondo conflitto totale e contribuisce così a tenere viva la rimembranza di quei tragici eventi letteralmente impressi nel nostro patrimonio genitale” dice il caporedattore. “Capisco, molto astuto vai avanti” dice il direttore. “Il blitz è avvenuto di notte, le vittime sono state avvicinate dal quarantenne, sostantivo, che avrebbe chiesto loro delle indicazioni stradali, una banalità, i due giovani hanno dato le indicazioni richieste, al che l’essere umano di quarant’anni si sarebbe allontanato dopo aver ringraziato, ma pochi istanti dopo l’essere umano di quarant’anni sarebbe sbucato dall’oscurità forse colpendo con un cacciavite alla pancia con un forte fendente, uno dei due giovani, sventrandolo e lasciandolo mezzo morto sulla strada, poi avrebbe cercato di fare lo stesso con l’altro giovane che però si era già rifugiato all’interno di un locale della zona, l’essere umano di quarant’anni però molto risolutamente, avrebbe cercato di entrare nel locale per sventrare con il lungo cacciavite anche il secondo giovane ma l’intervento dei dipendenti del locale avrebbe fermato le sue aspirazioni criminali, vistosi circondato l’uomo sarebbe scappato” dice il caporedattore. “Gli inquirenti sono sulle tracce del quarantenne?” domanda il direttore. “Gli investigatori investigando sono riusciti a tracciare l’identikit del presunto uomo aggressore grazie all’ausilio delle telecamere di sorveglianza stradali, il quarantenne è stato arrestato alla fermata del bus in centro città, indossava gli stessi abiti della sera del blitz” dice il caporedattore. “Con nonchalance! Veniamo al punto” dice il direttore. “Si tratta di uno straniero irregolare pregiudicato noto a tutti nella zona della stazione centrale, danneggiamento, porto d’armi abusivo, resistenza a pubblico ufficiale, spaccio, stupro, furto aggravato, e adesso tentato omicidio, era già stato espulso da un altro paese del continente vecchio nordico, anche la giustizia del nostro paese aveva già emesso un decreto espulsivo nei suoi confronti” dice il caporedattore. “Ufficialmente era un espulso” dice il direttore. “Sventrato da un uomo espulso, potrei titolare così!” dice il caporedattore. “Non scherzare, va bene il sostantivo quarantenne per indicare lo straniero illegale irregolare criminale del sud, non possiamo chiamare le cose con il loro nome, il codice è importante, qui ci mandano tutti a casa, hai sentito che hanno fatto il Ministeriale del Sentimento Odiatore? Stai attento a quello che scrivi, impara l'arte del non dire dicendo, ma a quanto vedo sei sulla buona strada! Vado di fretta, poi c’è altro?” domanda il direttore. “Una donna è stata massacrata in periferia” dice il caporedattore. “Un altro quarantenne?” domanda il direttore. “Un quarantanovenne, uomo, essere umano” dice il caporedattore. “Altro? Abbiamo finito?” domanda il direttore. “Un ventitreenne lanciava sanpietrini contro i passanti ferendone alcuni in modo grave, è stato arrestato in centro città dagli uomini delle forze ordinative che sono stati anch’essi aggrediti dal ventitreenne” dice il caporedattore. “Un cittadino indigeno impazzito?” domanda il direttore. “Migrante illegale irregolare clandestino del sud, processato per direttissima è stato subito, per direttissima, rimesso in libertà per ricevere le consuete cure psicomentali umanitarie” dice il caporedattore. “Dai ho una riunione, basta, devo andare!” dice il direttore. “Un uomo è stato fermato per traffico internazionale di droga...” dice il caporedattore. “Arrivederci!” saluta il direttore. “Un ventenne!” dice il caporedattore.
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