Autore Alex Payne
Pubblicato 01/03/2022, 19:15
“L’invisibilenemico rialza la testa, la curva s’impenna inesorabilmente, la gente muore di concause, gli infettati sono milioni ma asintomali, i governi liberati di tutto il mondo emanano misure contenitive, restrittive, ovunque è indetto il coprifuoco, gli agenti ordinativi fanno irruzione nei domicili privati alla ricerca di estranei denunciati dai delatori come in quella democratura recente, la gente vive nella paura dell’invisibile, le autorità amministrative chiedono sacrifici anche alle autorità ecclesiastiche per ridurre la celebrazioni dei riti sacri, siete pronti ‘al
dialogo’? Siete pronti a fare la vostra parte? Siete pronti a chiudere i luoghi di culto per prevenire il contagiamento d’invisibilenemico?” domanda il giornalista.“Certamente, noi siamo sempre stati molto ‘responsabili’, ‘aperti al dialogo coercitivo’, lo diciamo sempre alle pecorelle smarrite, ‘siate responsabili e non ribellatevi alle autorità, non rifiutate i comandamenti di Legge delle autorità perché le autorità sono il Padre’, dal vertice delle autorità ecclesiastiche fino ai parrocchioni sul territorio, noi religiosi della religions one, abbiamo sempre fatto la nostra parte, se dobbiamo chiudere i luoghi di culto faremo la nostra parte ancora una volta, non ci spaventa il dovere, non ci costa nulla, se dobbiamo chiudere le chiese le chiuderemo, siamo i primi a dire che non ci piace ‘l’ordine sparso’, eviteremo gli assembramenti pericolosi nei luoghi di culto per limitare il contagiamento d’invisibilenemico come ci chiedono le autorità temporali e scientifiche, noi siamo per il primato della scienza politica, in passato abbiamo avuto delle polemiche con le autorità politiche e la Vera Scienza, ma oggi quei contrasti sono superati per sempre, la battaglia è persa, e siamo pronti a fare quello che la politica e la scienza ci comandano per salvaguardare la salute pubblica di tutti i cittadini sovrani e liberati anche se momentaneamente costretti alla reclusione forzosa in attesa dell’inoculazione coercitiva militare, abbiamo sempre seguito i protocolli, non abbiamo mai messo in discussione le autorità temporals, anche se lo stesso i contagiamenti non fanno che aumentare, ma questo non ci deve portare a dubitare dei protocolli e delle misure gov-lab-pharm-chem, come per i comandamenti divini, li seguiamo anche se non li comprendiamo a fondo, anche se apparentemente non ci sembrano giusti” dice il religioso.
“Bravi, bravi, vedo che avete appreso la lezione, credo sia evidente a tutti che i luoghi di culto sono in realtà dei luoghi d’infezione anche mentale, dello spirito” dice il giornalista.
“Esattamente, la gente si stringe la mano in segno di pace e rimane infettata dal maligno, meglio non frequentare più i luoghi di culto, sono il primo io a dirlo che sono un prelato, meglio stare reclusi in casa, dio ci ascolta anche da lì, come il Santo Patriarcale della religione, recentemente ricoverato per un problema gastrico, dico, ‘peggio di questa crisi pandemale infettante, c’è solo il dramma, la tragedia, di sprecarla’ per cambiare la società e il mondo, lo stesso dicono tutte le autorità economic globoals, gli istituti emettitori valutari, non solo il mercante non è stato scacciato ma si è comprato il tempio ed è lui a scacciare i predicanti e i falsi profetanti che non diffondono il verbo ortodosso da lui prescritto, spero che la luce emanata da queste parole possa illuminare i cuori smarriti di tutti i fedeli per fargli comprendere una volta per tutte che la resistenza al maligno è inutile, che il Signore si è preso tutto e non è rimasto luogo alcuno sulla terra dove lui sia presente e vigile per ricordarci che tutto è suo e che bisogna fare come lui ci comanda se non vogliamo fare una brutta fine” dice il religioso.
“E sui poveri stranieri del sud che ogni giorno a migliaia sbarcano sulle nostre coste? Qual è il suo pensiero?” domanda il giornalista.
“ ‘E’ necessario avere un sistema di accoglimento integrato e diffuso’ su tutto il continente nordic per accogliere i nuovi fratelli del sud, dobbiamo ancora una volta essere ‘responsabili’, che significa fare quello che il Signore ci comanda, ‘caritatevoli’, restituire tutto allo straniero del sud che sale al nord per riprendersi quanto gli è stato tolto con l’inganno e la forza, noi religion guardiamo a quest’invasione straniera come all’avverarsi di una profetizzazione divinistica” dice il religioso.
“Che cosa pensano le autorità religions riguardo alla pillola della libertà chem-lab, data liberamente senza prescrizione medicale, alle ragazzine minorenni che fanno sxfreestyle?” domanda il giornalista.
“Ancora una volta si tratta di una scelta di ‘responsabilità’, se una ragazzina fa freestylesx tutta la notte con gli amichetti e poi la mattina ha dei dubbi sulla sua fertilizzazione, e perché mai non dovrebbe ingoiare liberamente la pillola della libertà per scongiurare in qualsiasi modo possibile il grave ‘pericolo’ gravidativo che tanto male fa all’ambiente e alla ‘casa comune’, comunistica, come dice il Santo Patriarcale? Perché noi religions dovremmo limitare le libertà, i diritti umanali universali essenziali delle donnali che vogliono sbarazzarsi di un’altra vita?” dice il religioso.
“Bene, bene, tutto procede bene, e invece per quanto riguarda le coppie stesso sxomontranxfree che si amano, che vogliono unirsi per sempre?” domanda il giornalista.
“Ancora una volta si tratta di una scelta di ‘responsabilità’, perché noi dovremmo dividere chi si ama? Con quale diritto? L’amore deve essere free, freesx, non si scambia l’amore con l’atto sx, ancora una volta devo citare il Santo Vicario, ‘chi siamo noi per giudicare?’, se vogliono il freesx come fonte perpetua di piacere e di amore, è giusto che liberamente si amino, la legge deve punire chi discrimina e chi legittimamente esprime posizioni contrarie al freestylesx” dice il religioso.
“Le cronache ci raccontano ‘d’incidenti involontari’ spesso molto spiacevoli, non sempre attendibili, altre volte artati, proprio ieri un altro indigen nordic è stato decapitato in mezzo alla strada da un uomo di origini straniere, si tratta di un professore, avrebbe offeso il profeta della religione sudista in una lezione sulla tolleranza e sulla libertà espressiva cardine dei valori nordic, pochi giorni prima un altro sudista, come auspicato anche dalla religions one di cui lei è un alto rappresentante cardinalizio, accolto e integrato al nord, ha accoltellato un uomo e una donna in pieno centro, un altro accolto e integrato, proprio nel nostro paese, sempre pochi giorni fa, ha sgozzato in mezzo alla strada come un capretto proprio un rappresentate della religions one che aveva dedicato la sua intera vita all’aiuto dello straniero illegale del sud al nord, morto per mano, per coltello, di uno straniero illegale del sud sofferente di psicomente e dunque free, così dicono gli inquirenti, quali sono le sue riflessioni?” domanda il giornalista.
“Ancora una volta si tratta di una scelta di ‘responsabilità’, questi stranieri, ‘fratelli’ come dice il Santo Vicario di dio, sono svantaggiati, sofferenti, noi abbiamo il dovere di ‘accogliere lo straniero perché anche noi siamo stati stranianti’, tutti quanti dobbiamo accoglierli e dargli le nostre terre, le nostre ragazze, i nostri cuori e le nostre teste fino all’estremo sacrificio, noi con i nostri costumi, le nostre abitudini, la nostra cultura oscena li offendiamo, loro entrano clandestinamente nelle nostre terre e si offendono, s’indignano, si arrabbiamo perché non siamo come loro ma no è razzasmo questo, lo è se è l’indigeno a offendersi dei costumi stranieri sudisti, loro s’indignano e quasi istintivamente afferrano il coltello per pareggiare i conti, per ripianare l’ingiusta offesa subita, siamo noi i veri colpevoli mica loro che ripianano, per questo non possiamo condannarli, non possiamo biasimarli, agiscono seguendo il loro cuore, il loro concetto di giustizia, non lo fanno per cattiveria, per premalismo, per razzasmo, per bramosia di conquista, no! Non sono veri e propri assassini, loro sono giusti, puri, la purezza della straniero, sono immacolati, non è vero che sono criminali liberati per invadere il nord, loro, al nord, in mezzo al peccato osceno del candid, si sentono smarriti, vanno compresi, non li accogliamo a dovere, la colpa è anche nostra, è soprattutto nostra che non li facciamo sentire come a casa loro, loro sono abituati alle palme, noi gli diamo piani, dobbiamo abbattere pini e piantare palme, banani, siamo senza cuore, loro soffrono, si dispiacciano, non abbattiamo abbastanza stature, loro protestano per le strade perché non sono privilegiati come noi, loro mettono a ferro e fuoco le città perché li discriminiamo, li maltrattiamo, siamo violenti, premalisti, il vero problema, il nemico pubblico numero uno al nord, non sono gli stranieri che sono discriminati, oppressi, ma l’odio razzale premale del candid che si ostina a essere quello che è senza sforzarsi di cambiare, di aprirsi totalmente con cuore e mente aperta alla diversificazione etnos in atto in tutte le terre dove il candid è, ancora per poco, prevalente, il pericolo terroristico numero uno è rappresentato dal candid, è lui che apparentemente subisce, a minacciare le nostre società, bene fanno le forze di sicurezza a tenere i riflettori accessi sugli indigeni candid pericolosi e non sui poveri stranieri del sud, se sei candid sei pericoloso, se vuoi un paese candid sei premalista estremo della violenza conquista del mondo, e se lo straniero ogni tanto non per cattiveria, decapita qualche candid, stupra qualche indigena, non è per premalismo razzale ma per giustizia morale, mentre se il candid non s’inginocchia come si deve allo straniero del sud entrante al nord e già protestante in piazza, è senza dubbio premalismo, il Signore ci dia il coraggio per affrontare questa immane tragedia! Molti maschi indigeni candid premalisti violenti non laureati e per questo idioti, organizzati in milizie paramilitari estreme ultra negli scantinati facilmente riconoscibili perché sono candid e perché indossano cappellini dai motivi mimetici minacciosi, vorrebbero impedire la religions del sud al nord perché alimenta attentati terrorali, ma non è così che funziona! Dobbiamo fare il contrario, aprirci alla religions del sud come ai suoi rappresentanti, non si tratta di chiudere i luoghi di culto della religions del sud ma di aprirne di nuovi, e lo dice un alto prelato della religions one! Serve più religions del sud, non meno! Serve buona religions del sud non meno! Bisogna saturare lo spazio della fede con la religions del sud per evitare sacche estremistiche terrorali che propugnano la decapitazione dell’infedele nordic candid, solo in questo modo sconfiggeremo il terrorale religions del sud, dando più spazio alla religions del sud! Dobbiamo destabilizzare le nations nordics anche da un punto di vista religions, solo così potremo regnare sul caos” dice il religioso.
“Grazie per le sue parole illuminanti” ringrazia il giornalista.
“salvaci”
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