“Questa è la nostra sfida al governo in carica!” dice il sindacale per il lavoro. “Ce ne vuole parlare?” domanda il giornalista. “Intanto il problema! Partiamo dal problema” dice il sindacale per il lavoro. “Qual è il problema?” domanda il giornalista. “Il problema è lo spopolamento di questo paese, le scuole sono vuote!” dice preoccupato il sindacale per il lavoro. “Si apre il tavolo di confronto con il governo, che cosa chiedete?” domanda il giornalista. “I cambiamenti sociologici sono una sfida per il paese e per la sua gente, noi non dobbiamo subire ma governare le nuove dinamiche demografiche!” dice il sindacale per il lavoro. “E’ quello che dice il governo, il sindacale è d’accordo con il governo dell’identità populistica nazionale?” domanda il giornalista. “Persistono delle diversità, il nostro intento è quello di dare una scuola ai nostri ragazzi!” dice il sindacale per il lavoro. “Il problema è proprio questo, ogni anno mancano all’appello centinaia di migliaia di bambini autoctoni, le scuole ci sono, gli insegnanti anche, mancano gli alunni” dice il giornalista. “Noi non distinguiamo tra bambini autoctoni o stranieri per esempio, questa è già una diversità, noi crediamo nell’uguaglianza, non crediamo che i bambini stranieri debbano avere meno diritti degli indigeni, da questo punto di vista le nuove dinamiche demografiche, i costanti flussi migratori che vedono nel nostro paese una meta da raggiungere, non sono una sciagura ma un’occasione?” dice il sindacale per il lavoro. “Voi, per statuto, dovreste tutelare il lavoro, dovreste occuparvi di lavoro, di contratti di lavoro, di tutela dei lavoratori dagli appetiti speculativi degli affaristi, da più di un decennio viviamo una devastante crisi economica senza precedenti ma il sindacale ha sempre taciuto quando invece avrebbe dovuto parlare e urlare, ha avallato ogni nefandezza a danno dei lavoratori resi sempre più instabili e precari, vi svegliate adesso a sostegno non del lavoro ma dell'immigrazione, i politici identitari vi accusano d’ingerenze, di sconfinamenti su tematiche sociali e demografiche che non sono di vostra pertinenza, recentemente avete manifestato in protesta contro il convegno sulla famiglia che si prefiggeva come scopo proprio quello di far fronte all’emergenza denatale spopolativa che come una malattia uccide il nostro paese e che oggi voi stessi riconoscete e denunciate” dice il giornalista. “Certo il lavoro, noi non sconfiniamo, noi facciamo il nostro mestiere che è quello di tutelare i deboli e la diversità straniera, siamo preoccupati per le insegnanti, il governo deve garantire il lavoro, abbiamo già organizzato uno sciopero generale nazionale, il governo deve sentire le nostre richieste, il governo deve fare di più, deve investire maggiori risorse economiche per risolvere il problema, non può voltarsi dall’altra parte, per risolvere la crisi spopolativa il governo non può rinchiudersi nella propria identità e massacrare i lavoratori!” dice accorato il sindacale per il lavoro. “Qui nascono le divergenze rispetto al governo” dice il giornalista. “Esattamente, il governo si rifiuta di accogliere migranti del sud, la depopolazione, la piaga della denatalità, il declino demografico è un problema nazionale epocale da affrontare al più presto!” dice allarmato il sindacale per il lavoro. “Il governo propone il sostegno della famiglia tradizione, voi cosa proponete?” domanda il giornalista. “A noi invece piacciano le nuove famiglie colorate, multimixtrans, ma soprattutto, dobbiamo accogliere più migranti!” dice il sindacale. “Più migranti? Non ne sono arrivati abbastanza? Ne volete di più? Voi del sindacale prendete i mezzi pubblici, i treni, passeggiate in città o nelle periferie?Leggete le cronache? Ogni equilibrio sta saltando, senza i confini non è possibile lo stato sociale diceva un padre dell’economia libertaria modernista, e adesso capiamo perché” dice il giornalista. “I flussi non termineranno mai, è inutile costruire muri, il mix è inevitabile, ci da forza, è la nostra unica speranza, apriamoci senza condizioni, affidiamoci agli aventi, in economia funziona! Abbiamo bisogno di loro, ci servono, abbiamo bisogno del loro contributo attivo, come di il Santo Patriarcale ci ricorda sempre, anche Cristos era migratorio, l’unico modo per risolvere il problema denatale nazionale è quello di accogliere più migranti, regolarizzarli approvando al più presto lo ius soli e culturae, e favorendone la riproduzione, è notorio, sono molto fertili, non se ne incontra uno senza un pargoletto al seguito invece noi siamo sterili, svuotati, impotenti, i migranti invece sono più dotati e soprattutto più riproduttivi, il loro seme è più fertile, sono più prolifici rispetto agli autoctoni ormai sessualmente incapaci, le nostre giovani autoctone accaldate appena sbarcati già se li contendono, così si crea la vita, in questo modo garantiremo l’occupazione femminile, gli identitari sostengono che il lavoro pieno soprattutto com’è concepito nelle nostre società moderne, contribuisce al fenomeno denatale, ma si tratta di un falso mito, l’ennesima teoria delle teorica complottale, le donne occupate fanno più figli, si sa che i datori di lavoro promuovono la natalità delle impiegate, gli identitari mentono in ogni momento, l’unico modo per risolvere il problema denatale è quello di accogliere migranti e farli riprodurre con le giovani autoctone indigene, avremo più figli e le scuole finalmente si riempiranno!” dice convinto il sindacale per il lavoro. “Per riempire le scuole servono i figli dei migranti? Per questa ragione gli identitari parlano di sostituzione etnica, loro vogliono figli indigeni, per questo vi accusano di condurre attivamente politiche sostitutive, vi accusano di essere solo un'altro strumento in mano al potere che attua le sue scellerate politiche di genocidio dei popoli!” dice il giornalista. “E’ stato ampiamente dimostrato, la politica sostitutiva è una teoria complottiva complottivistica, gli identitari sono degli estremi odiatori della violenza razzistica, sono dei criminali usano la questione demografica etnica razziale in modo demagogico e strumentale, non possiamo dare credito alle loro tesi teoriche che suscitano odio in chi le ascolta, dobbiamo silenziarli, fermarli, arrestarli, sterilizzarli perché il loro seme è intriso di razzismo, è notorio, l’uomo candido ha un problema genetico, tende al prematismo candido odiatore immotivato!” dice il sindacale per il lavoro. “Chi denuncia le politiche sostitutive è sospeso dalle reti virtuali, sospesi gli account economici” dice il giornalista. “Meno male, questi estremisti dell’estremo provocano dei danni economici al paese, lo squilibrio denatale è un problema soprattutto economicistico, per questo dobbiamo aprirci allo straniero, dobbiamo rivedere le leggi immigrative, regolarizzare i clandestini illegali, depenalizzare i reati di traffico legittimo di sostanze stordenti, di prostituzione minore, e anche il traffico d’organi, lasciamoli lavorare in santa pace, le organizzazioni criminali straniere esistono perché la legge, in modo assolutamente discriminatorio, considera le attività degli stranieri del sud di colore criminali, ma se le rendiamo legali allora tutto è normalizzato e regolamentato, così diamo dignità e lavoro alla diversità migratoria, in una parola, dobbiamo aprici alla modernità e al progresso” dice il sindacale.
Condividi i nostri articoli
Unisciti ad altri migliaia di visitatori giornalieri!
Se non conservi ciò che ami, se non ti prendi cura della tua casa, non stupirti se va in rovina! Iscriviti alla newsletter!