“Si tratta di una critica molto semplice” dice il sociologo estremo e non poco inquietante. “Ci spieghi” dice il giornalista. “L’area politica sinistra si è sempre detta paladina dei diritti dei più deboli, gli operai, i lavorati, abbiamo potuto constatare con un profluvio di evidenze che più che i lavoratori la politica sinistra difende il capitale potere dei denari, che proprio attraverso la collaborazione dei sinistri internazionali mira alla distruzione delle potenze nazionali conservatrici e tradizionaliste da sempre ostacolo all’arricchimento illimitato e alla brama di potere delle corporazioni sovranazionali, oggi la politica sinistra sempre in sintonia con gli obiettivi del potere del denaro e sempre con l’intento di distruggere le nazioni e i popoli che ne sono l’anima, costi quel che costi, ha trovato un nuovo feticcio da tutelare, il migrante, assurto adesso a categoria trascendentale quasi divina sempre in svantaggio rispetto ai perfidi autoctoni sempre descritti come prevaricatori ed egoisti, la politica sinistra difende il migrante per difendere il potere del denaro che ripaga lautamente gli sforzi protratti per abbattere gli ultimi baluardi nazionali e le ultime schiere di patrioti sognatori” dice il sociologo estremo e non poco inquietante. “Certo” dice il giornalista. “La politica sinistra difende le minoranze etniche straniere, destinate a non rimanerlo a lungo rispetto agli autoctoni se il tasso riproduttivo e i flussi migrali rimangono costanti questo è evidente, la politica sinistra dicevo ha trovato nelle minoranze etniche di colore del sud le nuove vittime da difendere, coltre per nascondere i veri interessi sottesi che sono quelli immaginabili, appena sbarcati i giovani baldi e muscolosi ragazzi di colore del sud sono muniti di maglietta rossa e di bandiere altrettanto rosse per rivendicare in piazza, loro illegali clandestini del sud, i propri diritti in terra straniera, potete immaginare cosa succederebbe se i candidi facessero lo stesso al sud, insomma i migranti di colore approdati a decine, centinaia di migliaia nel nostro paese, sono minoranze etniche da tutelare, ecco la mia considerazione, non è questa una politica razziale? La politica sinistra difendere i diritti dell’etnia colorata del sud nei paesi del nord, a suo dire sempre maltrattata e svantaggiata, quando sappiamo tutti che non è così e considerando i numeri, i migranti godono persino di maggiori diritti degli autoctoni, si tratta quindi di una politica razziale in difesa di una tipologia specifica etnica, e in questo contento i politici sinistra insieme al loro esercito di colore finanziato dal grande potere danariale, si permettono di accusare gli indigeni oppressi da un esercito straniero e minacciati nel loro diritto essenziale esistenziale, di razzismo xenofobale, le sembra possibile?” dice il sociologo dell’estremo. “Qual è il suo appunto?” domanda il giornalista. “Se gli autoctoni candidi del nord nel proprio paese d’origine, particolare non da poco, si organizzano per difendere i propri diritti specifici di maggioranza etnica candida minacciata nella sua esistenza, nel suo diritto a esistere per usare un linguaggio che piace alla politica sinistra dei diritti e delle libertà, una maggioranza minacciata nella sua esistenza dicevo dalla minoranza etnica straniera specifica illegale clandestina, allora questa legittima a mio giudizio, azione politica, è automaticamente delegittimata e bollata come razzismo xenofobale premale violento candido, ma i migranti etnici che manifestano in piazza in un paese che li ospita, non sono prematisti colorati del sud? Perché quello che vale per gli autoctoni non vale per gli stranieri che in quanto ospiti non dovrebbero nemmeno permettersi di rivendicare diritti premali in terra straniera? Non vedete la chiara sovversione? La politica sinistra che fa politiche razziali premali per lo straniero contro l’autoctono candido, si dice per i diritti e le libertà, mentre gli autoctoni che fanno lo stesso sono accusati di razzismo premale violento estremo, c’è qualcosa che non va in questa narrazione, in quanto scienziato sociale mi premeva solo rilevare questa evidente contraddizione ignorata da tutti gli intellettuali della scienza sociale globalisti governativi mondialisti, se tutte le previsioni della scienza demografica ci dicono che è l’autoctono candido del nord, destinato a diventare minoranza e non lo straniero colore che invade illegalmente le nostre terre, perché la politica sinistra non difende i diritti delle minoranze etniche candide nordiche minacciate nel loro diritto essenziale universale all’esistenza? Perché non fa politica razziale per gli autoctoni destinati all’estinzione invece di difendere i migranti colore del sud che sono in boom demografico e che tra l’altro hanno un intero continente fertile su cui espandersi e prosperare? Il razzismo è solo una scusa per accelerare la scomparsa dell’uomo candido? Rilevare questo dato numerico scientifico è razzismo premale? Chiedo semplicemente, perché anche il testo divino auspica la maledizione per chi inculca il diritto dello straniero” dice il giornalista “Io credo di sì, è fortemente premale, gli autoctoni sono colpevoli razzisti, pretendere di esistere per alcune tipologie specifiche è razzistico premale per altre la scienza ha accertato che non lo è, l’uomo nuovo meticcio altrimenti non si fa, l’uomo straniero è intrinsecamente passivo, innocente e buono, l’autoctono malvagiamente e ontologicamente opprime con violenza inaudita e l’oppresso vittima è il migrante pigmento colore scuro non candido, sofferente soggetto estraneo al male bisognoso di soccorso salvavita acquatico, per voi è la fine” dice il giornalista libero dei diritti.
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