“Hanno manifestato?” domanda lo scettico. “Sì, i migranti hanno manifestato in centro città, c’era da aspettarselo, anzi dobbiamo prepararci a vedere simili manifestazioni con sempre maggiore frequenza in tutte le principali città nordiche, è stato un grande successo, la manifestazione ha avuto un grande successo di pubblico” dice il giornalista. “Perché li chiamate migranti? Non si tratta forse di stranieri irregolari, approdati clandestinamente sulle nostre coste? Tutti quei manifestanti sono degli illegali, presenti illegalmente nel nostro paese, e fanno una manifestazione in piazza mostrando cartelli identitari?” domanda lo scettico. “E’ invalsa la pratica di chiamare tutti questi clandestini migranti, per non offenderli, per non urtare sensibilità, per non suscitare odio contro di loro” dice il giornalista. “Ma l’odio contro gli indigeni che denunciano l’illegalità dei clandestini, va bene? Gli autoctoni che denunciano l’invasione illegale degli stranieri del sud sono costantemente ostracizzati, accusati di razzasmo dell’identità candida, perseguitati, licenziati persino dai posti di lavoro per poche righe di commento su qualche media sociale digitale” dice lo scettico. “Lo so, ma gli indigeni candidi sono maggioranza, mentre i migranti provenienti da tutte le parti del mondo ma in particolare dal continente del sud di colore nero, sono ancora per poco minoranza e per questa ragione, anche in ottemperanza ai dettati cartali fondativi, le istituzioni indigene devono, hanno l’obbligo, di tutelare le minoranze razzali, etnos, religio straniere, per questo il giudice ha dato il via libera alla costruzione di nuovi centri religiosi al nord, per tutelare la libertà espressiva e di culto delle minoranze straniere presenti nel paese” dice il giornalista. “E’ proprio questo il punto, gli indigeni candidi voglio conservare il loro status maggioritario, non vogliono essere rimpiazzati dagli stranieri illegali del sud, la Carta Fondamentale dovrebbe in primo luogo tutelare gli indigeni” dice lo scettico. “La Carta Tutela tutti gli esseri umani senza distinzioni, la Carta è Universale non particolare, per questa ragione è la migliore del Mondo! I Padri Ricostitutivi già cento anni fa, avevano previsto questa situazione, segno questo di una lungimiranza sconcertante! Straordinaria! Per questo hanno prescritto la tutela degli stranieri presenti nel paese” dice il giornalista. “Che cosa chiedono i clandestini? Quali sono le ragioni della loro protesta?” domanda lo scettico. “Abbiamo attraversato il deserto a piedi, siamo fuggiti dai campi concentranti, dove i ricchi trafficanti di esseri umani da noi poveri migratori, pagati profumatamente, radunano i migranti illegali prima di traghettarli al nord , abbiamo sfidato la furia delle onde, abbiamo combattuto contro il mare in tempesta, per arrivar qui, per arricchire questo paese invecchiato e avvizzito, e dunque facile alla conquista, paese che è di tutti non solo vostro, e invece di amarci, di accoglierci, di integrarci, di regolarizzarci, di accasarci, di scaldarci, di baciarci i piedi come invece fa il Santissimo, darci un lavoro, una donna indigena calda, visto che siamo tutti giovani maschi fertili pieni di energie e risorse nascoste, invece di darci diritti, certo non ci scacciate ma ci fate annegare nel mare della burocrazia, nelle tempeste delle lungaggini burocratiche, ci sotterrate sotto quintali di carte scritte in una lingua che non è la nostra, perché ci fate questo? Perché ci fate soffrire? Perché urtate le nostre sensibilità? Perché ci odiate? Perché non ci amate? Perché siete razzasti? Perché le istituzioni non ci riconoscono? Perché non ci date i diritti che la carta riconosce Universali? Noi siamo gli squali neri e siamo qui per rivendicare i nostri diritti, noi vogliamo i nostri diritti subito, adesso! Questo rivendicavano gli squali neri, si è trattato di una manifestazione pacifica in favore dei diritti delle minoranze straniere, molti indigeni erano al loro fianco in piazza, in molte occasioni i manifestanti hanno cantato e ballato insieme in simpatici rapporti amorevoli” dice il giornalista. “Squali neri?” domanda lo scettico. “Esattamente, si sono organizzati e si sono dati un nome, essendo tutti di specificità tipica di colore nero si sono dati il nome ‘squali neri’, rivendicano diritti specifici per il loro gruppo etnos, per la loro gente a loro dire sottomessa e schiavizzata” dice il giornalista. “Perché se i candidi non dico in piazza, ma su qualche piattaforma digitale per esempio, semplicemente rivendicano tutele e diritti per la loro gente, per difendere la propria specificità etnos minacciata dalla dispersione, dal mescolamento, dalla disomogeneità, contro l’invasione etnos straniera illegale clandestina del sud, sono accusati di razzasmo, di premalismo etnos candido, di ziscismo ultra estremo, mentre se degli stranieri illegali, clandestini, irregolari appena approdati illegalmente nel nostro paese, vestiti con magliette rosse di grido, colore indicativo, brandendo cartelli con scritte e grafiche stilizzate forniti non si sa da chi, e qualche macete, scendono in piazza in centro città, chiedendo maggiori diritti per la loro gente, per la loro specificità etnos, identificandosi per il colore tipico della pelle, non sono razzasti, non solo premalisti, odiatori, totali, ma a favore dei diritti universali? Perché se gli indigeni difendono la candidità, sono ultra estremi violenti odiatori, mentre se gli stranieri illegali, fanno la stessa cosa, difendono la loro specificità etnos in piazza, sono amore accoglitivo dell’inclusività della diversity? Perché un colore è Bene, e l’altro è Male?” domanda lo scettico. “Dobbiamo essere corretti da un punto di vista politico nei confronti delle minoranze straniere arricchenti, loro ci aiutano, noi siamo in denatalità, loro in boom demografico, faranno loro i figli che noi non facciamo, per questa ragione non possiamo spaventarli, metterli a disagio, urtare i loro sentimenti amorevoli, altrimenti vanno via e non ci aiutano più, preparate le vergini c’è un drago che rivendica le sue vittime” dice il giornalista.
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