“E’ in calo” dice il Presidente dell’Istituto Statico Nazione. “In calo?” dice il politico. “La disoccupazione è in calo nel quarto trimestre dell’anno precedente, l'occupazione quindi registra una crescita marginale rispetto al trimestre precedente dell'anno di riferimento” dice il Presidente dell’Istituto Statico Nazione. “Qual è l’entità dei numeri?” domanda il politico. “Stiamo parlando di numeri non rilevanti ma significativi” dice il Presidente dell’Istituto Statico Nazione. “Qual è l’entità dei numeri?” domanda il politico. “I numeri statistici segnano uno zero virgola zero uno, qualche migliaio di unità su una popolazione di quasi cento milioni di soggetti” dice il Presidente dell’Istituto Statico Nazione. “Con questi numeri voi avete il coraggio di parlare di calo della disoccupazione? Quali sono le fasce coinvolte” domanda il politico. “L'aumento riguarda gli uomini e le classi d'età estreme, il calo è di entità non estremamente rilevante ma significativo, incoraggiante nel medio lungo termine, il secondo mese consecutivo di diminuzione dei disoccupati non e' tuttavia sufficiente ad evitare un aumento della disoccupazione nella media del quarto trimestre, nel trimestre crescono i dipendenti sia a termine sia permanenti, mentre calano gli indipendenti” dice lo statistico. “Quali sono le classi estreme?” domanda il politico. “Le classi di eta' estreme sono rispettivamente meno zero quattro punti per i quindici ventiquattrenni e meno zero due punti per i cinquantenni settantenni, mentre e' in crescita per la fascia più significativa venticinque trentacinque anni d’età a più zero quattro punti mentre rimane stabile tra i trentacinque cinquantenni, nel quarto trimestre alla crescita degli occupati si associa quella delle persone in cerca di occupazione più due e quattro percento, mentre calano gli inattivi allo zero virgola zero uno” dice lo statistico funambolo dei numeri. “In generale quali sono le percentuali?” domanda il politico. “La diminuzione riguarda ed è distribuita tra tutte le classi di età ad esclusione dei venticinquenni trentacinquenni che registrano un aumento di molte decine di migliaia di unità, il tasso di inattività per le fasce estreme permane intorno al dieci percento, mentre per le fasce medie resta stabile al quaranta percento con punte del quarantacinque percento” dice lo statistico. “Parlate per non farvi capire, truccate le carte, nascondete la verità, come fate a parlare di calo della disoccupazione? Stiamo parlando di qualche migliaio di occupati in più nelle fasce estreme, gli anziani, mentre nella fascia d’età più significativa la disoccupazione aumenta, la percentuale generale rimane sostanzialmente stabile da oltre un decennio, oltre il quaranta percento, da quando ci siamo introdotti in questa follia economica unitaria, non c’è nessun calo è nessuna crescita come periodicamente annunciano i giornali per dare l’impressione dell’alternanza, il paese ristagna nell’elevata inattività da oltre un decennio, da quando ci siamo ficcati in questa follia economica unitaria, un questa dittatura economica che usa il controllo del denaro per tenere i popoli in stato di sottomissione, per fiaccarli e per renderli più vulnerabili all’invasione sostitutiva straniera, siamo in una maledetta guerra, la guerra delle élite dei soldi contro i popoli, quando la gente se ne renderà conto? E voi economisti, quando la smetterete di giocare con i numeri e di nascondere la verità?” dice il politico. “Se una tecnica è vincente non la si cambia di certo” dice il maestro delle tre carte.
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