“Dov’è successo?” domanda il direttore.

“In quella grande città del nord, in stazione, su un treno” dice il corrispondente.

“Chi è stato?” domanda il direttore.

“Un ventiduenne, un uomo, ha mandato all’ospedale due poliziotti, li ha pestati brutalmente di fronte agli sguardi impotenti dei passeggeri e del capotreno” dice il corrispondente.

“Parliamo di un ventiduenne, un uomo, ma che tipo di uomo?” domanda il direttore.

“Uno straniero scur illegale del sud clandestino senza permesso” dice il corrispondente.

“Certo, beh allora gli agenti razzasti l’avranno maltrattato, avranno violato i suoi diritti umani universali, solo in questo caso è giustificata una reazione così scomposta” dice il direttore.

“Non aveva il biglietto, si rifiutava di scendere dal treno, pretendeva di viaggiare senza biglietto, quanto gli agenti gli hanno intimato di scendere li ha assaliti massacrandoli di botte, poi sono arrivati i rinforzi e il trentaduenne, l’uomo, è stato arrestato mentre cercava di fuggire” dice il corrispondente.

“Capisco, gli inquirenti indagano?” domanda il direttore.

“Nessuna indagine, se un indigeno candid picchia uno straniero scur del sud, la magistraturale avvia indagini complicate che coinvolgono investigatori, psicologi, agenti di polizia sguinzagliati sul territorio e negli archivi digitali alla ricerca della prova che dimostra in maniera inequivocabile il razzalismo feroce degli indagati, le cui vite sono scandagliate indietro di anni, senza nessun rispetto per la privacy i dati sbattuti in prima pagina per informare la gente sul razzalasmo endemico patologico dei candid contro gli strangers del sud indifesi e per accertare e dimostrare le certe aggravanti razzali degli indigens contro i poveri e inerti straniers del sud, che sono premiati come eroi da tutte le autorità nordic perché vittime del razzasmo premale totale dei candids, erette statue in loro nome dopo aver abbattuto quelle dei locali indigeni, il loro volto spruzzato su tutti i muri dagli artisti di strada, invece se un uomo ventiduenne picchia a sangue due agenti candid in servizio, la magistraturale libera e indipendente non indaga, archivia, non approfondisce il caso, per accertare eventuali motivazioni razzalistiche contro gli indigeni, tutto normale, equo” dice il corrispondente.

“Beh è normale, il razzalismo antixeno pertiene solo agli indigeni contro gli stranieri illegali del sud che salgono al nord per arricchirci e prendersi le terre, il contrario non è statisticamente provato” dice il direttore.

“Si ho letto gli studi degli esperti delle curve, ma sono molto scettico al riguardo” dice il corrispondente.

“Non sei pagato per essere scettico ma per raccontare i fatti, in un certo modo!” dice il direttore.

“Si signore!” dice il corrispondente.

“Bravo, vai alla tua scrivania!” intima il direttore.